giovedì 28 giugno 2012

Hot&Food: ricette d'estate!

E’ estate! 
In realtà già da qualche giorno ma si sa, io arrivo sempre oltre tempo massimo.
E mi chiedo: dov'ero con la testa il 21 giugno? Non si sa.

Forse questa è la volta buona per riprendere a postare con i ritmi di una volta (ricordate i bei tempi di un post al giorno?) e spererei almeno in 3 post a settimana, magari lasciando perdere per un po' la psicanalisi per riprendere con spignatti, prodotti cosmetici e qualche ricetta sfiziosa, così da tenervi belli freschi.
Infatti le alte temperature di questi giorni richiedono rimedi rinfrescanti che andrò a riassumervi rubacchiando cose qua è là sparse in giro per il blog, chiaro, il mio di blog (così almeno vi evito lo sbatti di girare per post alla ricerca del mio scrub cocco e limone, prodotto Top, che trovate nel post "Semifreddi (afrodisiaci) per le feste" - lo vedete nella foto sulla destra, in background).

In realtà vi vorrei parlare anche di risparmio energetico e di risparmio più in generale dato che si preannunciano rincari decisamente "HOT" anche sulle le bollette di luce e gas, a partire dal 1 luglio.

E allora guardate un po' le mie strategie per ridurre (in alcuni casi aumentare ma questa è un'altra storia...).

Chi mi ama o mi segue saprà bene che il riso nero Venere nella mia cucina non manca da quando l'amica Mus di Veganblog me lo ha presentato in questa veste del tutto inaspettata.
Sulle caratteristiche del riso nero Venere vi rimando al mio post di Venere ma in sintesi vi dico che è un ottimo riso per mille ragioni (fidatevi!) e se consumato crudo, senza cottura come faccio io, non solo manterrà inalterate le proprietà garantendovi il massimo apporto nutrizionale ma vi farà risparmiare anche ai fornelli perché "si cuoce" direttamente nel frigo.

Per saperne di più sul cibo crudo o Raw Food, per dirlo all'americana, vi rimando al post "la Zucca illuminata".

Guardate come lo preparo (dosi per 3 occasioni, in totale 180 grammi).


Così come lo vedete è praticamente già cotto
(messo ieri a mezzanotte in frigo e ora è pronto da mangiare...)


Peso il riso, lo metto in una ciotola sotto l'acqua corrente tiepida/fredda e "lo massaggio".
Infatti mentre lo passate tra le mani (questo intendo per massaggio) è importante che stiate nel momento: non fate altre cose che vi possono distrarre. Solo così riuscirete a ristabilire il contatto con voi, indispensabile per la sopravvivenza dell'essere umano in questo mondo difficile :).

Tanti sono i modi per ristabilire un contatto con noi. Lettura, meditazione, recitazione, cucina, corsa, Yoga (domani devo proprio riuscire ad andare!), ecc ecc. Trovate il vostro e non pensate che sia una cazzata inutile/perdita di tempo non serva.

Io spesso (e soprattutto volentieri) sto nel momento. 
E quando mi capita mentre lavo i piatti ho delle intuizioni incredibili su progetti da realizzare, oggetti da produrre, libri da scrivere (poi accade che mentre qualcuno traduce in azione come l'amica Ayame, nel mio caso spesso e volentieri restano nel nebuloso territorio della mente e lì se la suonano e se la cantano per fatti loro). 
Anche quando sono ai fornelli ho delle intuizioni (e deduco sia a questo punto più un fatto di feng-shui ma non ho una conoscenza dell'argomento tale da poter affermare una cosa del genere - da aggiungere all'interminabile lista degli argomenti da approfondire).

Dunque martedì sera mentre cucinavo (in realtà era mentre ripulivo col cucchiaio di legno la pentola dagli ultimi residui di riso nero Venere...).
No scusate, prima finiamo qui se no perdiamo continuamente il filo.

Come si prepara il riso nero Venere crudista?
Una volta lavato il riso (vi direi di comprarlo biologico magari al Centro Botanico ma io non sono ancora riuscita a passarci per cui mi accontento del "Gallo" - non dovrei forse dirlo su questo blog?) lo mettete in un contenitore di plastica o vetro (come preferite in base alla disponibilità) e lo riempite di acqua fredda in una dose doppia rispetto a quella del riso (io utilizzo il bicchiere del frullatore ad immersione e lo vedete sulla destra nella foto del post sul frullato estivo della colazione - da quel 30 luglio alcuni ingredienti sono variati e non solo nel frullato...). Lo coprite e lo mettete in frigo
Dopo 8/10 ore sarà pronto per essere mangiato (lo potete conservare così per altri 2/3 giorni ma a me finisce prima).
La ricetta classica.
Io di solito lo faccio scaldare leggermente in padella con un sussurro del mio mix di erbe bio (più che un sussurro è un urlo), olive nere (un ruggito in questo caso... le olive nere sono una "new entry" di questo periodo, e abuso di loro così come faccio con le banane - vi rimando al post sul perché per iniziare bene la giornata occorra la banana - non pensate male, si parla soprattutto di cibo), peperoni crudi visto che sono anche di stagione, e, se non siamo vegani (e non lo siamo), anche del pecorino grattugiato o della mozzarella light (in questo periodo ho riscoperto la mozzarella light :)). Potete anche aggiungere del pepe nero (io lo infilo un po' ovunque) e se gradite (e io gradisco) dell'ottimo olio spremuto a freddo: io a quello extravergine di oliva, che si fa chiamare Evo, preferisco l'olio di semi di girasole biologico che risulta meno strong (e in fatto di oli non amo molto che siano "strong").


------------------------------------------- (saltare se andate di fretta)-----------------------------------------------
Ora posso raccontarvi dell'intuizione (che bello, non vedevo l'ora :)).
Dicevamo di martedì sera...
Stavo cucinando per la mia ospite, la Moni, per dirla come la diciamo noi qui al Nord che ci aggiungiamo l'articolo (è quello determinativo giusto per ripassare un po' di grammatica) davanti al nome proprio di persona.
Ho preparato un magico piatto a base di seitan saltato con peperoni, olive nere e riso Venere (e ti pareva!) che avrebbe richiesto un buon vino di accompagnamento (esperti di vini accorrette numerosi a suggerirmi che vino ci sta bene così almeno la prossima volta mi organizzo). Infatti non c'era nessun vino sulla mia tavola perché c’è stato un piccolo malinteso (Moni scusami, davvero!!) circa il mio stato attuale che non è di gravidanza ma tutt'altro. E lei ha pensato bene di non portare il vino anche, e soprattutto, per via dei miei messaggi minatori (riporto esattamente l'sms che le ho scritto: "Moni mi raccomando, non portare nulla altrimenti non ti faccio entrare dalla porta!!!! :D Non è un suggerimento, è un ordine!!! A stasera ;)" ) che stava a significare che a me importava solo della sua presenza e che non sarebbe dovuta impazzire per andare a recuperare "doni di circostanza" secondo uno dei più classici "clichè" (anche questa una "New entry"). 
Ma il vino da quel che ho appreso solo poi non sarebbe stato un clichè! :-| 
---------------------------------------------- (fine della storiella) ---------------------------------------------------- 


Così l'idea di andare a prendere il gelato che nel suo caso sarebbe stato tassativamente al limoncello. In realtà prima della gelateria (esattamente il civico prima) c'è un'enoteca per cui avremmo avuto addirittura due possibilità.

Mentre raccattavo dalla pentola gli ultimi chicchi di riso avanzati e si parlava di gelato, ecco arrivare l'intuizione:

"Creerò un gelato col riso nero Venere che chiamerò gelato al gusto di Venere aprirò una gelateria che avrà dei gusti speciali..."


Sembra vero gelato, incredibile!!

Di lì a poche ore avrebbe preso consistenza nel mio porta frutta in acciaio dell'Ikea uno splendido e cremoso gelato da potersi, forse, anche mangiare (stasera il giudizio inappellabile). 

Lontani i tempi in cui si tentava un gelato alla banana come questo.

Questa volta tutto sembra avere funzionato! 
Forse saranno state le giuste dosi (buddità inclusa), lo stare nel momento mentre con la frusta mescolavo per non far formare i cristalli-trappola di ghiaccio, l'atmosfera di un caldo pomeriggio di giugno... insomma, sta di fatto che questa volta dovremmo poterlo chiamare gelato :).

Ingredienti per il gelato di Venere.
  • 200 grammi riso nero Venere (cotto con procedimento a crudo, mi raccomando)
  • 1 banana media= 100 g (per dolcificare: è dolce e nel "mood" di Venere - è afrodisiaca se non vi fosse ancora chiaro il "mood" del gelato :))
  • latte parzialmente scremato Accadì 150 ml (scusate ma ora ho ripreso con il latte vero e io bevevo questo) 
  • pepe nero se volete (io volevo ma non so come, ma è finita che non l'ho più aggiunto... comunque posso aggiungerlo al momento, anzi forse meglio)
  • frullatore ad immersione
  • frusta per dolci
  • corrente (quindi bollette pagate)
  • freezer (il mio è un po' da sbrinare ma fa lo stesso)

Come si fa?
Frullate bene il riso con il latte e disponete il composto (che in realtà potreste anche già bere così) in una ciotola/portafrutta/o quel che volete. Coprite con la pellicola trasparente e mette in freezer per circa 40 min. Dopo 35 minuti circa tirate fuori e mescolate con la frusta (ovviamente stavo facendo altro e ho accumulato 15 minuti di ritardo sulla tratta pc-freezer :)). Trascorsi altri 35/30 minuti tirate fuori, frustate e ripetete l'operazione per altre 3/4 volte.

Nota.
Il contenitore non è rimasto per ore in freezer come la prassi avrebbe richiesto perché ho deciso di creare il mio gelato ieri pomeriggio verso le 15:30 e volevo tutto e abbastanza subito, tipico del mio modo di essere (un po' come i bambini con il giocattolo, lo vogliono subito!).

Per una variante Vegan vi suggerisco di provare con il latte di riso che da anche un tocco un po' più dolce al tutto (e poi tra risi se l'intendono). Io lo voglio rifare con il latte di riso e infatti l'ho aggiunto ora sulla lista della spesa che farò tra poco.

Ho come l’impressione che anche questo post sia già troppo lungo e divagante ma in quanto a parole non so proprio cosa fare per risparmiare! 

Altro rimedio per consumare meno ai fornelli quando fate la pasta, o il riso... (che siano elettrici come quelli di Miss Raw o a gas come i miei -i fornelli, chiaro).

Udite udite! 
Una volta che l’acqua bolle, buttate la pasta e mettete il coperchio, spegnete la fiamma e attendete qualche minuto in più rispetto ai tempi di cottura indicati... ed ecco fatto! 
Ma in questo periodo chi ve lo fa fare di usare i fornelli?  Mangiate crudo che vi fa solo bene - sui benefici del Raw Food ormai saprete tutto (magari lo avete letto anche su Phit magazine di marzo...?).

Altro rimedio per risparmiare energia (e consumare calorie?).
Io quest’anno nemmeno azionerò il Pinguino perché ho constatato con stupore che il mio corpo si è stranamente abituato a questo clima (in casa ieri mentre preparavo il gelato avevo 29°C e mi stavo strafogando di  mangiando una corretta dose di crema alle nocciole "Altromercato" che data la temperatura era praticamente quasi allo stato liquido...). 
Per cui altro risparmio sulla bolletta.
Non ho l’auto, quindi non inquino e sono altre spese in meno. Mi muovo in bici e brucio altre calorie (oltre a quelle che brucio con la corsa e affini).
Però persevero con il bio (in questi giorni ho anche voluto provare pesche e pomodorini non bio e non sanno di nulla!) che se anche è leggermente più costoso mi da maggiori soddisfazioni soprattutto in campo cosmetico. Infatti...

Ve lo racconto nel prossimo post!

domenica 10 giugno 2012

Smell of Freedom

Ero convinta di essermi lasciata alle spalle il deserto ma non è esattamente così.

--------------------------------------------------------------------------------------------------
Divagazione (giusto per chiuderla sul nascere del post).

A proposito di miraggi...
Nel deo-post di venerdì avevo parlato di deodoranti e vi avevo detto che in certi casi perseverare con l’eco bio è diabolico (ragion per cui si era resa necessaria l'aggiunta di Chestnut Bud alla mia pozione di Bach).

A conferma che a volte le cose le vediamo non come sono ma come le vogliamo vedere (in pratica fingiamo di non vedere perché forse così è più facile) vi devo dire che purtroppo il deodorante che attualmente è mio amico è pieno di pallini rossi e anche dei peggiori!

Guardate qui cosa dice il biodizionario:
AquaALUMINUM CHLOROHYDRATE (1 rosso - antitraspirante), PPG-15 STEARYL ETHER  (1 rosso - emolliente), STEARETH-2 (1 rosso - tensiottivo), parfum (chiaramente di sintesi), STEARETH-21 (1 rosso  tensiottivo), Talc (2 verdi - assorbente), BENZYL SALICYLATE (1 giallo - allergene del profumo), 
Coumarin (1 giallo - allergene del profumo), Eugenol – (1 giallo - allergene del profumo/denaturante), Geraniol (1 giallo - additivo, allergene del profumo), HYDROXYCITRONELLAL  (1 rosso - allergene del profumo), Isoeugenol (1 rosso – allergene del profumo), Limonene (1 giallo - allergene del profumo)

Il più grave è proprio il primo ingrediente dopo l'aqua, l'ALUMINUM CHLOROHYDRATE (al quale però credo di dovere comunque i miei ringraziamenti per il discreto supporto dimostratomi). 

Ma conosciamo meglio ALUMINUM CHLOROHYDRATE:
Funzione: antisudorazione/deodorante
Chemical/IUPAC Name: Dialuminium chloride pentahydroxide.

E' utilizzato nei deodoranti con funzione antitraspirante. La sua azione astringente (non fisiologica, in quanto tende a chiudere i pori sudoripari) lo rende potenzialmente irritante.
Utilizzato su mucose o parti lesionate può provocare sensibilizzazione e altri danni.
E' sospettato di favorire il cancro al seno, ma ciò non è stato ancora confermato (potete guardarvi questo approfondimento). 



Ca***!!!
E mi ritrovo punto a capo, di nuovo in pieno deserto (e il deodorante in questa condizione mi diventa fondamentale!).

Da oggi si ricomincia con la sperimentazione su tutti i precedenti deodoranti più o meno eco-bio anche perché, come già detto più e più volte, le cose cambiano e non è detto che magari ad oggi non possano anche comportarsi bene (riproverei con il bicarbonato di sodio, magari arrangiato in questo modo più pratico e con aggiunta di olii essenziali).
--------------------------------------------------------------------------------------------------

Ritornando al deserto...
Vi devo riferire che purtroppo le trappole che si nascondono sotto la sabbia sono tante soprattutto quando siamo meno vigili, più stanche (certo il caldo e la camminata non giocano a nostro favore) e magari in un periodo di sete, fame o carestia. 
Parlo della carestia di quella cosa che ha a che fare con la nostra natura più profonda e selvaggia, quell'energia che scorre e ci fa fare cose, la passione creativa. In pratica l'anima.
Potrebbe infatti sopraggiungere un beduino di passaggio a sedurci, ma noi non dobbiamo lasciarci incantare! Tutti i giorni un beduino (o una carrozza dorata, scegliete l’immagine che preferite) ci si presenta per tentarci e mettere a rischio la nostra integrità.

"Quando la vita-anima personale è ridotta in cenere, la donna perde il tesoro vitale e comincia diventare arida come la Morte" e assumerà qualsiasi cibo le capiti a tiro. C’è infatti qualcosa nella fame che provoca un annebbiamento del giudizio.
E questo avviene quando una donna è eccessivamente addomesticata e così sperimenta indecisione, noia, depressione, improvvisi stati di ansia (comunque la buona notizia è che c’è un fiore di Bach per ogni condizione, guardate qui).

"Il desiderio di essere facilitati (il beduino o la carrozza) non è la trappola, è un qualcosa che l’Io desidera naturalmente. Il suo prezzo è la trappola” e potrebbe condurci all’inizio della fame dell’anima. 
E il rischio è di afferrare la prima cosa che prometterà di farci sentire di nuovo vive. Per questo acume, intuizione, prudenza e tenacia non devono mai mancare all'appello.

Quando tocchiamo il fondo per via di scelte distruttive, istinto danneggiato, fame o cattura non dimentichiamo che è sul fondo che stanno le vive radici della psiche.


Queste sono le piantine cresciute grazie anche al mio supporto per la
causa ecologica
 del progetto CO2 Neutral, ricordate?
Mi hanno mandato le foto :) :) :)


"Sul fondo si trova il terreno migliore per far crescere qualcosa di nuovo". In quel senso toccando il fondo, sebbene ciò sia estremamente doloroso, si trova anche il terreno della semina.

E noi donne (non addomesticate e con la psiche intatta, chiaro) siamo come un saguaro (che non centra nulla col giaguaro, piuttosto siamo come lupi). 
Il saguaro è un cactus che vive nel deserto e lo si può sforacchiare, tagliuzzare, calpestare (se ci riuscite senza pungervi!) e continua a vivere e crescere e a ritornare all’antica bellezza (non vale ovviamente per il mio di stoffa acquistato a Barcellona -  lo vedete nella foto di questo post).

Inevitabilmente siamo influenzati da molte collettività, che siano la famiglia, la religione, la scuola. 
Ma non dobbiamo conformarci a nessuna di esse poiché il rischio sarebbe perdere il collegamento con la nostra natura più profonda.

Non dobbiamo confonderci con l’ambiente in cui stiamo ma arricchirlo con la nostra speciale fragranza.
E io da oggi ne ho una tutta speciale! 

Infatti...
Due settimane fa (o forse sono già tre??) sono passata da Lush per scegliere la fragranza selvaggia che mi avrebbe dovuta accompagnare per le prossime settimane in questa camminata tra deserto e savana (sinceramente non ho ancora capito dove mi trovo!). 
Il mio caro e buon vecchio Dirty (della cui linea ho anche il sapone solido blu - non è perseverare, me lo hanno dato come campione omaggio senza nemmeno sapere che mi piaceva, ma che caso :)) l’ho voluto momentaneamente sospendere poiché ha superato fin troppo brillantemente il test (per capire meglio di cosa sto parlando vi rimando al post dedicato alle "Strategie di sopravvivenza in ufficio").

Appurato che era tempo di nuove esperienze olfattive, dopo una indecisione durata 4 tappe da Lush in due giorni (vi ricordo che sto assumendo anche Scleranthus, il rimedio per le persone che trovano difficile decidere tra una o più alternative) ho optato per "una fragranza profonda che si apre su una nota fresca e vivace di erbe, lemongrass e fiori, per poi evolversi in qualcosa di più grande e complesso, con note di legno, sandalo e spezie. È il profumo della libertà, per vivere la vita con le ali ai piedi!" ("esselodice Lush...").
E devo dire che non solo Bach mi ha supportata nella scelta, ma anche Fabiana ha avuto il suo ruolo e alla fine il responso è stato: Smell of freedoom...
ooooooh yeah!

(riporto paro paro le parole del sito di Lush - qui trovate scheda prodotto e l'Inci completo)
"La libertà è un dono prezioso, va celebrata respirandola a pieni polmoni ogni mattina e ogni sera
Questo profumo è dedicato a tre persone che la libertà l'hanno persa e poi ritrovata (ma di chi parlano? Non ho capito...).
Da loro prende la gioia e l'allegria di una vita riscoperta, e la bellezza di chi ha saputo liberare la propria mente da troppi inutili ingombri". 

Capito??
Acquistata la versione spritz da 10 ml (e da 25 euro!): è pratico da tenere in borsetta, da usare quando vi sentite soffocare (ne basta una sola spruzzatina altrimenti poi comunque non riuscirete a respirare - e gli altri pure!).

Proseguendo sulle note della agognata/ritrovata libertà...
La psicologia Junghiana classica sottolinea che la perdita dell’anima avviene in particolare intorno ai 35 anni.
Io di anni ne ho solo 31 e credo di avere sempre più o meno fatto di tutto per non perderla ma la lotta è da portare avanti tutti i giorni e non dobbiamo mai lasciarci sedurre né fermarci e restare immobili, mai mai mai (se ancora non lo avete letto vi suggerisco di andare a vedere "Chi ha spostato il mio muffin?").. 
L’istinto ci verrà in aiuto poiché la donna nasce con l’istinto intatto. E se unito alla riflessione e alla consapevolezza ci guiderà nel nostro cammino: "Dal deserto alla savana, la gazzella e la banana", ovunque!

Titoli di coda.
Ringrazio Lisa che mi hai fatto conoscere Clarissa Pinkola Estés e il suo meraviglioso "Donne che corrono coi lupi", grazie al quale questo post ha avuto luogo (e non solo il post :)). 
Se siete donne e non lo avete ancora letto (i libro, non il post) è giunto il momento di farlo. 
Se siete uomini siete comunque in ritardo ma va bene, potete leggerlo (post e libro)...

venerdì 8 giugno 2012

Deo-post (al verde)

In effetti qualche eurino (o anche "zero") in più al mese farebbe comodo. 
Ma non disperiamo (e poi non è questo il punto). Se già inizierete ad attuare qualcuno degli accorgimenti di cui vi racconto spesso e volentieri nei miei post (però dovete andarveli a spulciare per fatti vostri... va beh dai vi metto giusto gli scrubbini al cocco che utilizzo ancora con regolarità anche se nella versione più bianca con scorza di limone) vedrete che un po’ di risparmio lo otterrete e potrete così spendere quello che avanzate per inutili acquisti fuori luogo e/o fuori stagione, che non faranno altro che accumularsi nel vostro armadio già "esploso" e creeranno ulteriore confusione nella vostra vita.

Ciò premesso, c’è bisogno di Ordine, Strategia e Costanza che vi scrivo con la lettera maiuscola proprio perché li vedo come dei personaggi tra l'immaginario e il reale (a parte Costanza che è anche un nome proprio di persona - era una delle maestre delle elementari) che da oggi troveranno posto nella mia quotidianità, pronti, all'occorrenza, a bacchettarmi.

A parte questa divagazione nel classico stile “Anice e limone”, volevo parlarvi di
deodoranti, anche perché in questa stagione più che in altre è bene farceli amici.
In realtà è l'inverno la stagione peggiore, o almeno lo è per me. 
Mentre in estate l’ascella respira e chiacchiera, in inverno soffre in apnea, messa a tacere dall'abbigliamento e sotto il peso di certi riscaldamenti centralizzati – e in quanto tipo Pitta ayurvedico capite bene che non li sopporto, è la mia natura, e oltretutto sono responsabili dell'inquinamento e scusate se è poco!-  non faranno altro che farvi ingrassare perché sapete bene che con un clima più tendente al freddo si brucia di più (per produrre calore e mantenere la temperatura corporea costante serve energia con conseguente dispendio calorico).

Ok basta, non divago, torniamo al deodorante...
Il mio deodorante ideale che poi vi presenterò (lo vedete comunque nella foto ma non vi dico ancora quale dei due :D) è complice e discreto, per nulla invadente.
In questo caso non è bio ma considerata la gravità della circostanza (in certi casi un fallimento non è un'ipotesi auspicabile) lo accettiamo tra gli amici.

Testati (prego seguire sottolineatura per non perdersi).
Fatta accezione per il bicarbonato di sodio (che vi ricordo oltre ad essere utile per le pulizie della casa e in forno per far lievitare cose in assenza di lievito -così che si evita di far lievitare poi la pancia per chi avesse intolleranze- è ottimo utilizzato sotto le ascelle inumidite ma è poco pratico e non sempre efficace) e per l’allume di potassio (è quello che sembra ghiaccio o ghiacciolo, come preferite - provato anche lui ma non so che fine abbia fatto e perché abbia smesso di usarlo anche se suppongo non facesse a dovere il suo lavoro), che non saprei come catalogare e ai quali dedicherei una categoria a parte, per il resto, a partire dalla mia infatuazione per Teodoro (che però voglio riprovare, le cose cambiano in continuazione, vi ricordo che "qualcuno di recente ha addirittura spostato il mio muffin", per cui...) passando di stick in pasta (mi riferisco ai deodoranti in crema in tubetto di Fitocose, naturali o ai fiori d'arancio, poco importa dato che mentre su mia madre funzionano per dei giorni che sembrano settimane, e anche Fabiana li usa orgogliosa della sua discrezione in pubblico, con me non fanno altro che parlare ad alta voce) non c'è niente da fare: l'eco bio non può funzionare!

Idem con  la pasta all’ossido di zinco che durante le notti passate in compagnia di iPad, persa tra spignatti e letture non di carta, avevo scoperto essere utilizzato anche come deodorante: bene, anche in questo caso a me è andata male.
  
Alla fine della fiera, considerato che magari vogliamo relazionarci oltre che con gli acari della casa (e purtroppo quelli stanno sempre nascosti da qualche parte), anche con altre persone è bene valutare altre opportunità.
Magari vogliamo, perché no, frequentare corsi in palestra o semplicemente andare al parco a respirare l’aria ionizzata dopo un temporale (dovete sapere che i fenomeni violenti -non proprio tutti- quali i fulmini così come l’acqua che cade da grandi altezze, generano una forte energia, caricando l’aria circostante di ioni negativi che, a dispetto del nome, apportano numerosi benefici - e se vi leggete Phit di Maggio trovate l’articolo sul sale che parla anche di questo), o a corerre da brava gazzella
In tutti questi casi, se non si vogliono fare stragi, è fondamentale che il deodorante assolva ai i suoi compiti egregiamente, ovvero, offrendo il suo supporto in modo discreto, come quegli amici che sai che ci sono se avrai bisogno ma non ti stanno addosso (però se hai bisogno accorrono). 

Ecco, il mio deodorante è così: interviene in aiuto quando l’ascella sta per cedere.
Lo vedete qui a sinistra nella foto.

Aggiungi didascalia (Cosa scrivo??)


Ad oggi ne ho provati svariati che si credono naturali, senza questo o quello, efficaci 48h, delicati... peccato abbiano tutti una profumazione così forte da preferire quasi il mio odore naturale (magari non esageriamo...). 

Mentre, "Borotalco" (in questo caso invisibile, antimacchie, con microtalco, assorbe il sudore, 0% alcool) è il solo che fa tutto in silenzio e lo gradisco per via di questa sua discreta profumazione di borotalco che e mi ricorda quando ero bambina.

(poi stasera, forse, vi metto l'Inci... non sarà verde ma è meno peggio di quel che si può pensare - scusate, devo essermi bevuta il cervello, ho avuto un abbaglio: l'INCI di "Borotalco" non è pessimo, è INNOMINABILE!!! Ve lo mostro in questo post sulla libertà...)

Divagazione.
Ignoro l’inci ma, come detto, ve lo metto, perché in certe situazioni (ribadisco) meglio non rischiare. 
E se errare è umano, perseverare è diabolico (ho anche aggiunto Chestnut Bud alla composizione dell'ultimo flacone di fiori di Bach – giuro, il prossimo post sarà sui fiori di Bach, promesso, non come dicevo a proposito dell' Ayurveda che, causa circostanze inattese giunte a stravolgere i miei piani -e non solo nel blog!- non è mai più stata portata avanti) . 

  • Divagazione (nella divagazione). A questo proposito non posso far altro che suggerirvi di iniziare a stirare camicie qualora viveste con un compagno/marito e non le voleste portare in lavanderia. Così come anche iniziare ad utilizzare un detersivo pseudo normale per il bucato in lavatrice, magari come quello della foto della linea Viviverde e non più le noci della befana (leggetevi i miei commenti alla fine di quel post e capirete).

Tentativo n° (TBD).
Ma ieri ho voluto fare un ulteriore tentativo con questo altro deo Nivea Pure&Natural Action dato che presentava dei gran "senza" (senza conservanti, senza sali d'Alluminio), per me sempre fonte di attrazione: vi ricordo che mi piacciono i senza zucchero, senza burro, senza farina, senza forno, senza riscaldamento, senza detersivo, senza ferro da stiro, ecc). 
Bene, l'ho rollato sotto le ascelle dopo la doccia delle 17:30 e alle 18:40 ero praticamente sola, senza amici (mi ha mollata ;()
In pratica come un terzo incomodo: fastidioso (profumazione troppo forte) e nemmeno simpatico (con me non funziona!). Espulso!

Colgo l’occasione del post (chissà poi quando scriverò... forse presto, forse tardi, chi lo può dire?)  per una review (wow, ho sempre voluto usare questa parola ma non l’avevo ancora fatto) su questa crema viso pelli normali o miste della linea GARNIER Skin naturals - Bio Active (certificata Eco Cert)  che ho voluto/dovuto provare poiché la mia insostituibile alleata crema all'Alchemilla di Fitocose (in realtà a sto giro ho ordinato la più leggera al Propolis) è finita inaspettatamente, o meglio, "facevo finta di non vedere come stavano realmente le cose" (è un vizio, confermo la scelta azzeccatissima di Chestnut Bud) che la quantità nel flacone, assolutamente visibile ad occhio nudo, stava per terminare e una volta terminata non ce n'era più (certo, era terminata, FI-NI-TA!!!). E ovviamente non potevo non idratare la mia pellaccia da 31nne nell’attesa che "tra 15 giorni mi recapitino il solito pacco" (+ solito teatrino dal balcone con il corriere annesso - vedi post della campanella :)).

Questo è l’inci (dato il tempo è denaro ottimizziamo :)). Non male.
Il tocco però non è corposo, è una fluidità vuota, non so come meglio spiegarlo... 
Gli do un 6 tirato tirato giusto che oggi è l’ultimo giorno di scuola (a quest'ora già finita suppongo). E comunque resta troppo fluida per i miei gusti e non si assorbe nell'immediatissimo anche se poi alla fine la sua funzione la fa, e, UDITE UDITE... La profumazione è anni ’80, la stessa delle estati ad Arma di Taggia, quando mi preparavo per la spiaggia con le mie scarpette di gomma (non credo fossero Melissa), creme, cremine, secchiello e formine.. In pratica ha un odore di ricordi e di infanzia!
Solita divagazione ma in questo caso ci stava anche perché stiamo entrando nel clima estivo e ne approfitto anche per ricordarvi che non possono mancare all’appello: lo shampoo solido di Lush (lo vediamo qui nella foto – è sotto quel mostro verde gommoso porta auricolari proveniente dal mio viaggio a Barcellona), gli smoothies, il riso nero "venusiano"  che non richiede cottura (e risparmiate anche sul gas e, se avete le piastre, sull'elettricità - in pratica sulla bolletta) più una serie di altre cose che vi dovete però andare a cercare da soli se no io qui faccio notte e altro che corsa stasera!
Ovvio, poi restano sempre le banane, un must, che in qualsiasi momento della giornata non dovrebbero mai mancare...
Buon weekend!

mercoledì 6 giugno 2012

Dal deserto alla savana, la gazzella e la banana

Rieccomi!
Nell’ultimo post scritto in lucidità (senza gli effetti di "euphoria") mi trovavo nel deserto, vi ricordate? 
Bene, non solo sono sopravvissuta al deserto ma sono addirittura approdata alla savana.

"Ogni mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa.
Ogni mattina in Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà di fame.
Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: l'importante è che cominci a correre." 

Ed è proprio quel che ho iniziato a fare! 
Da qualche settimana, da brava gazzella, ho iniziato a correre con una frequenza di 2/3 volte a settimana per non esagerare (non voglio ingrossare le gambe!). E quando inizi a correre, che tu sia gazzella o leone (gatto, orso, qualsiasi altro animale insomma), la banana è fondamentale.

Se nel motore di ricerca interno al blog digitate la parola "banana" vedrete un’esplosione di post pieni di banane anche perché la banana è la prima cosa che introduco nel mio corpo la mattina (secondaria solo al bicchiere di acqua del rubinetto che bevo a digiuno per depurarmi del sonno) altrimenti come potrei iniziare bene la mia giornata senza banana?
La mia colazione tipica  (anzi direi, monotona!) è costituita da un bel frullato alla banana come ben sapete.

Ecco cosa uso:
  • banane bio equosolidal in quantità industriale
  • cacao (idem come sopra)
  • latte qb
  • avena/crusca d'avena dukaniana (se non è scaduta... oggi ne ho trovata nel mobile una scaduta il 14 luglio 2011 - chissà quale era il messaggio dato che è il giorno del mio compleanno!)

Ultimamente ho rincontrato il mio buon vecchio latte Accadì, il cui piacevolissimo sapore (è naturalmente dolce) ho riscoperto dopo un lungo periodo di astinenza volontaria. 
Come sapete (o forse non lo sapevate ma ora evidentemente lo sapete) mi piace ogni tanto praticare periodi di astinenza da qualcosa: da qualche mese mi astengo dal consumo di carne, dalla frequentazione di persone, ecc. (non tutte le astinenze sono volontarie, chiaramente).

Ma arriviamo alla bianca nota dimagrante, notizia fresca fresca di ieri (grazie per la info o tu che leggi :))...
Nel latte c'é un "ingrediente segreto", una sorta di vitamina, che mantiene in linea anche quando si segue una alimentazione smodata, ricca di grassi. Lo dimostra una ricerca su topolini condotta da Johan Auwerx of École Polytechnique Fedérale di Losanna e pubblicata sulla rivista Cell Metabolism.
Il suo nome è nicotinamide riboside. Si tratta dello stesso gene attivato dall'antiossidante più famoso del vino rosso, il resveratrolo
I topolini che assumono questa sostanza, pur se 'sottoposti' a una dieta ricchissima di grassi, restano magri, bruciano più grassi e diventano anche degli ottimi "corridori" grazie ai loro muscoli che mostrano una maggiore resistenza allo sforzo.

Ma è una notiziona questa!!! (sto esultando)

Ritornando sulla banana…
Le ovvietà che sappiamo sulla banana sono ovvie per cui ve le ometto (vi ricordo però che la banana è indicata per aumentare la libido maschile e combattere l'impotenza per via di un enzima). 


banane e Dieta delle banane
Le mie amiche banane :)

Tra le cose meno ovvie ma risapute... molti sapranno che la banana è ricca di potassio e per chi svolge attività sportiva è l'ideale.
Il potassio contribuisce a normalizzare il battito del cuore e regola l'afflusso di ossigeno al cervello (la grande quantità di potassio presente nelle banane fa di loro un perfetto alimento per chi ha problemi di pressione alta). 

Inoltre l’apporto energetico della banana è immediato. Non a caso la banana è considerata una dei carburanti maggiormente efficienti per il nostro organismo, grazie agli zuccheri, agli amidi e alle fibre
E se siete gazzelle in corsa è il frutto che fa per voi!

Le banane contengono anche un tipo di aminoacido che viene trasformato dal nostro corpo in  serotonina che è in grado di svolgere un'azione rilassante, e rendere l'umore più sereno.
Il nome dell'aminoacido è triptofano e voi assidui lettori del blog saprete sicuramente di cosa si tratta (eccolo qui il triptofano).

Nota bene.
La banana viene fortemente consigliata a chi ha problemi allo stomaco in quanto pare essere l'unico frutto che è in grado di neutralizzare l'acidità e ridurre l'irritazione delle pareti dello stomaco.

Il risultato è un'energia costante e nessuna sensazione di buco allo stomaco per molte ore... (balle, qui devo dissentire, a me la banana apre lo stomaco!!).
La banana è molto indicata anche dopo l'attività fisica per ridare vigore ai muscoli grazie all'apporto del glicogeno.

Da qualche giorno a questa parte ho avuto un’impennata nel consumo di banane. 
Viaggio ad una media di 6 banane al giorno, da due giorni, 6 e 6 fanno 12 e oggi è il 6 giugno, quindi 6/6 del 2012... è preoccupante?? Intendo delle banane, non la data.
Forse nemmeno poi tanto, infatti…

Con mia grande sorpresa apprendo giusto ieri (ri-grazie) che esiste una dieta delle banane che ignoravo pur a mio modo praticandola. Nel 2008 spopolò nel web ma io a quel tempo ero in piena Dieta a Zona e di banana me ne facevo solo una mezza alla volta per via dei "blocchi" (per chi non lo sapesse questo è il blocco a cui mi riferisco: 7, C 9, G 3 ), frullata con le proteine della soia in polvere e al latte.

Ma vediamo un pò cosa prevede il programma della dieta delle banane:

Colazione.
Per la prima colazione sono previste una o più banane + bere un bicchiere di acqua tiepida. La maggior parte delle diete suggerisce che si può bruciare più calorie bevendo acqua fredda (anche questa cosa dell'acqua fredda brucia calorie è una recente scoperta - tri-grazie). 

Pranzo.
Qui viene la parte più semplice. Per il pranzo si può mangiare qualsiasi cosa ci piaccia. 
Questa dieta non pone restrizioni su cosa si può o non si può mangiare.

Bene, nel mio caso direi ancora banane!

Merenda/spuntino.
Se si ha fame, si può fare uno spuntino nel primo pomeriggio...
Indovinate il mio snack quale potrà essere??
Ancora banana/e, sempre ovviamente in versione super frullato al triptofano (ovvero, banana + cacao).

Cena.
Per la cena si può mangiare tutto ciò che ci piace, magari non troppo tardi (ok intorno alle 20). Sarebbero da evitare i gelati e altri prodotti lattiero-caseari come dessert dopo cena... a meno che si tratti di questo mio esperimento (da non riprodurre!) che indovinate un po' cosa contiene? Banana ovviamente!

Anche ieri sera a cena molto semplicemente, banane...

Uno dei principali motivi per cui la dieta della banana è ritenuta efficace è che la banana aiuta la digestione e migliora il metabolismo. 

Se poi alla banana si aggiunge una nuova composizione floreale (non nel frullato ovviamente, mi riferisco ai fiori di Bach e magari il prossimo post sarà su questo), e un particolare ruggito di leone (anche di questo vi parlerò un’altra volta – come vedete sto cercando di non divagare e perdermi in piacevoli ipertesti senza una meta precisa come mio solito) ecco che sarete fuori dal deserto in un batter d'occhio!

Dopo questa botta di buon umore direi che mi vado a fare un bel secondo frullato di banana prima della corsa della gazzella nella savana al Parco Sempione.