domenica 26 febbraio 2012

Le chiacchiere di Arlecchino

Si è chiuso ieri il Carnevale a Milano e in altri paesi della provincia di Como (come ad esempio Erba - ci sono passata ieri). E infatti venerdì, per l’occasione, ho pensato che un po' di chiacchiere sarebbero state gradite. Nulla di verbale, piuttosto qualcosa da mangiare e preferibilmente non fritto e anche senza zucchero (e chiaramente senza uova).

Perché senza uova.
Qual'è secondo voi il senso di usare le uova per preparare un dolce se non mettendole viene comunque buonissimo? Giusto per parlare di cose concrete e anche piuttosto fritte (e buone), vi ricordo le mie frittelle di domenica scorsa...
Capisco se state seguendo una dieta nella quale avete necessità di introdurre un tot di proteine o se avete voglia dell'uovo all'occhio di bue, strapazzato, in camicia, sodo, alla coque, o di una bella frittata d'avena Dukaniana, ma se non ne avete necessità perché allora metterci le uova? Ho notato che sono sempre in mezzo come il giovedì...

Ritornando al Carnevale (e mentre scrivo mi è venuto in mente che a Carnevale le uova si usano da lanciare :)), o meglio, alla nostra ricetta, ecco a voi le mie chiacchiere di Arlecchino.
Chiacchiere perché il sapore è molto simile a quello delle chiacchiere (se non fosse che qui ci ho voluto aggiungere della cannella e che sono più simili a dei biscotti e sono anche un po’ più spesse sarebbero state proprio un'altra cosa chiacchiere).
Di Arlecchino per via della forma (avete presente i rombi, triangoli, poligoni del costume?).

Ingredienti:
200 g di farina di grano tenero biologica tipo "00"
25 g di farina di Kamut biologica
25 g di farina riso biologica
40/50 g di olio di girasole biologico spremuto a freddo
70 g di malto di riso biologico (ma anche 100 g vanno bene)
latte di riso biologico  qb
cannella biologica in polvere qb
un pizzico di bicarbonato 

E se avessi anche usato l'olio di riso allora sarebbero state delle autentiche "risate" di Arlecchino (seppure demoniache), non vi pare?

le mie chiacchiere al forno senza lievito, senza zucchero e senza uova
Il retro del biscotto, più scuro e bruciato, evoca il ghigno nero del demonio...


Preparazione.
Si mischiano tutti gli ingredienti e si crea una frolla che ho lasciato in frigo a riposare per quasi un'oretta. L'ho poi stesa con un mattarello e tagliata all'Arlecchina.
Ho messo poi a cuocere in forno a 180° per 10-12 minuti (forno ventilato preriscaldato).
E se gli date una bella spruzzatina di zucchero a velo saranno ancora più dolci -di Carnevale!

Questi biscotti, che sono equiparabili per il sapore ai biscotti secchi, sono piaciuti moltissimo ieri a mamma e papà e questo prima di sapere che al posto dello zucchero ci avevo messo il malto di riso (che non provoca la "botta di calore" come avviene invece con lo zucchero che nel mio caso mi fa dare i numeri soprattutto nelle giornate calde fuori stagione come ieri - per chi fosse un po’ pratico di Ayurveda, io sono 100% “Pitta” e ho il fuoco dentro... il prossimo post sarà proprio dedicato a questo argomento) e che non avevano nemmeno le uova, così come quelle mie frittelle buonissime che se fossero state anche senza zucchero sarebbero state perfette. Ho anche rivelato loro della piccola percentuale di farina di kamut (mamma apprezza sempre queste composizioni) e della cannella. Un biscotto l'avevo anche fatto a forma di cestino (era un biscottone) e l'ho riempito con la marmellata Rigoni ai mirtilli neri che è senza zucchero aggiunto.
Inutile dire che ce li siamo pappati durante il viaggio in auto, prima della nostra passeggiata, insieme ad altre specialità all'uvetta che però ho pensato bene di non fotografare (!).
E prima di loro, il marito li aveva trovati assolutamente (per me inaspettatamente) adatti al suo tè della colazione. Sono anche questi "Husband Approved".

E comunque, salvo questa parentesi carnascialesca, che i dolci siano fritti o al forno in ogni caso non si scappa dall’acrilammide per cui, meglio sempre un dolce crudista anche se per la pizza, quella marinara della domenica (questa volta totalmente senza aglio per non rischiare di dover dormire sul terrazzo considerate le raffiche di vento), tra pochi minuti farò certamente un’eccezione...
;)

domenica 19 febbraio 2012

Frittelle all'anice (senza uova)

In occasione del Carnevale Ambrosiano (dal 21 al 25 febbraio Milano sarà invasa da maschere, coriandoli e stelle filanti) anche nella mia cucina, più precisamente da un pentolino di olio bollente, hanno preso forma (si fa per dire) degli ammassi irregolari morbidosi di farina, meglio noti come frittelle
Putroppo nessun trucco qui, i fritti sono fritti anche nella mia cucina e questa volta addirittura ho dovuto mettere (quasi sotto minaccia) lo zucchero, che però è quello di canna biologico... 

Ma cosa mi sta accadendo?
Nulla, semplicemente il marito ha reclamato delle frittelle "normali" e ho tentato il più possibile di avvicinarmi alla sua richiesta. Lo zucchero qui non potevo mica sostituirlo con agave o malto di "qualcosa" (ho appena comprato quello di riso) poiché questa volta non poteva essere un esperimento e non conosco bene il comportamento di questi ingredienti a contatto con l'olio bollente. Ma non pensate che abbia utilizzato l’uovo, che scherzate? Assolutamente no, senza uovo poiché a mio parere totalmente inutile!

Vegane? 
Quasi, nel senso che ci ho messo 50 g di yogurt magro biologico non potendo utilizzare quello di soia (non è purtroppo tollerato dal marito). Né mi è stato concesso di usare il kamut, anzi, mi è stato proprio vietato (non vi dico la difficoltà avuta nel dover mollare giù il sacchetto di farina di kamut, l’avrò preso in mano due tre volte) ma questa volta ho resistito e sono riuscita ad utilizzare solo della farina di grano tenero biologica "00". Incredibile ma vero. Ho però voluto lasciare un messaggio subliminale, come i Beatles a proposito della presunta morte/sostituzione del vero Paul McCartney... conoscete la storia? Quando la lessi 10 anni fa per la prima volta rimasi sconvolta (cercate, cercate su Google e fatevi la vostra opinione).

Vero come queste frittelle. Guardatele, non sembrano delle vere frittelle? 

frittelle senza lievito e senza uova
In questo caso l'arancia grattugiata/maculata che sta nel gruppo
è un chiaro riferimento alle maschere di Carnevale...

Non solo sembrano ma lo sono (e sembrerebbero anche buone).  
Pensate che sono addirittura state approvate anche dal marito che mi ha permesso di fregiarle (come pochissime altre mie ricette) dell'etichetta di Husband Approved”.

Ma vediamo cosa ci ho messo (ne sono venute circa una trentina con queste dosi).

Ingredienti.
  • 250 g di bio farina di grano tenero "00" (ideale sarebbe stato fare 1/3 di kamut o altra farina integrale)
  • 80 g di bio zucchero integrale di canna
  • (meno uno spicchio) mela stark bio grattugiata (lo spicchio mi è servito per non fare odore di fritto...)
  • 50 g di yogurt magro (se usate quello di soia la ricetta è vegana)
  • un pizzico di aroma di vaniglia chimico (non vi dico nemmeno il nome ma non era purtroppo il baccello di vaniglia, non erano previste...)
  • un altro pizzico di bicarbonato di sodio
  • uvette (macché, non le gradisce)
  • scorza d'arancia biologica
  • semi di anice (non ho resistito, ho voluto metterci il mio zampino :))
  • latte di riso qb per raggiungere la consistenza di una pastella
  • olio di girasole biologico spremuto a freddo - ideale per friggere (la quantità dipende dalla pentola, più è stretta meglio è - la dovete riempire per almeno 3,5 cm di altezza)


Per fare lo zucchero a velo.
zucchero bianco + macina caffè = zucchero a velo

Come si preparano le frittelle di Carnevale?
Ho riempito un un pentolino del diametro di 13 cm circa, con il fondo antiaderente, con 3,5 cm di olio e ho messo a scaldare a fiamma bassa/moderata.
Ho mischiato farina, zucchero (ho dovuto farmi forza
), semi di anice, bicarbonato, vanillina e scorza d’arancia. Ho frullato mezza mela con lo yogurt e l’ho aggiunta alla farina insieme all’altra metà di mela (meno una fetta che ho buttato nell’olio così da impedire all’odore di fritto di invadere la casa - è il metodo di mia mamma è serve abbastanza così come anche il caffè messo a bollire in un pentolino che pare riesca ad assorbire gli odori). Ho  tagliato a cubetti la restante mela, l'ho aggiunta all'impasto, ho mescolato il tutto aggiungendo a poco a poco il latte (sarà stato circa 100 ml) così da raggiungere la consistenza utile. Nel frattempo l'olio ha raggiunto la temperatura giusta (faceva le bollicine) e ad una cucchiaiata alla volta ho dato vita alle mie frittelline.
Man mano venivano pronte le mettevo su della carta assorbente che però non assorbiva un bel niente perché infatti non erano unteevviva (subito non ha assorbito ma dopo qualche ora un pochettino sì...)! E per l'occasione le ho spolverate con dello zucchero a velo...
Ecco fatto, pronte da mangiare (3 le ho mangiate anche io e poi ho bevuto 2 tè verdi per bilanciare :))
Ogni mano/sessione era da 5/6 frittelline così che avevo spazio nella pentola per girarle.

Attenzione!!! 
Prendono colore in men che non si dica (qualcuna infatti l’ho bruciata). 

Questa sera abbiamo ospiti a cena (cognata&boy) e se non altro posso esibire queste frittelle (il riso Venere crudo resterà invece in frigo).
Ovviamente ora la mia testa è già al lavoro per elaborare delle versioni non fritte e senza zucchero che però siano il più possibile simili a quelle tradizionali... (mi faccio gli auguri da sola).

venerdì 17 febbraio 2012

Il post di Venere

Non mi sembra vero. 
Ieri mattina, dopo svariati tentativi mai andati a buon fine (causa pigrizia, suppongo), ho ufficialmente ripreso a fare yoga con il mio adorato maestro! Ero ferma da quasi 2 anni, da quando si era spostato dalla mia zona... (causa pigrizia la mia, confermo :)). Non vi dico la felicità nel vedere che il mio corpo si è riappropriato delle posture di un tempo in una maniera così naturale ed era come se non fossero mai passati questi mesi/anni. All'epoca ero ancora una ventenne e invece adesso, a luglio saranno 31... ma ce ne preoccuperemo al momento opportuno, certo non adesso (e poi lo yoga, così come la meditazione, mantiene giovani - ne ho le prove...)

Elucubrazioni.
Credo di essere sulla buona strada per riappropriarmi anche di un’altra parte di me che non vi ho mai rivelato (e non è detto che lo faccia) ma che mi è mancata tremendamente e nemmeno me ne rendevo conto. Quella stessa mancanza che ultimamente è stata responsabile del singhiozzo del blog (ve lo dicevo in questo post). Ieri invece, io ho avuto il singhiozzo per tutta la sera (che strano, non mi capitava da un sacco). Quando non sto bene la prima cosa che accade è la mancanza di appetito e, a differenza di una volta, ora non accade che mi butti sul cibo in maniera compulsiva ma tutt'altro, lo dimentico e ne potrei fare a meno. Certo questo non accade perché faccio in modo di stimolarmi in tutti i modi: pranzi da Fabiana, da Govinda, yoga la mattina, riso venere, ecc. ma ciò nonostante, vi è un visibile calo delle ricette postate causa "sensibile calo degli impulsi culinario/creativi" e così il blog se ne resta a bocca asciutta. Ma ora forse un po' di appetito è ritornato, anche per effetto dello yoga di ieri e della riflessologia plantare di oggi...

Infatti finalmente questa mattina ha avuto luogo il test delle intolleranze alimentari Vega Test su più di 200 alimenti + consulto di naturopatia + seduta di riflessologia plantare. 

Alla fine ce l’ho fatta!
Premetto che non acquisto mai alla cieca e soprattutto in ambito salute e benessere bisogna stare molto attenti alle persone a cui ci si affida. Professionisti seri e capaci, onesti e che magari ci mettano a nostro agio. Quasi impossibile trovarne, quasi...
Nel mio caso una delle mie solite coincidenze, ("Naturalemente", ormai non ci faccio nemmeno più caso) mi ha portata lì.
Elisa tempo fa mi aveva parlato di riflessologia plantare facendomi il nome di un professionista con il quale si era trovata molo bene e mi aveva anche detto in che zona di Milano aveva lo studio. Di lì a qualche mese, una sera, dopo giorni che mi interrogavo su una possibile intolleranza al lievito (ne ero praticamente certa causa lievitazione pancia dopo l’assunzione di certe pizze –il problema è che il mio corpo è un amplificatore di sensazioni per cui un piccolo fastidio per me diventa immenso), guardata l’offerta del giorno (cosa più unica che rara dato che il mio occhio assuefatto le filtra in automatico) leggo: "test delle intolleranze alimentari Vega Test su più di 200 alimenti, consulto di naturopatia e una seduta di riflessologia plantare" - 50 euro anziché 270 (cavolo!!!).
Allora vado subito a vedere sul sito e quando leggo l'indirizzo ho quasi la certezza che si tratti della stessa persona di cui mi aveva parlato Elisa. Scrivo ad Elisa e in un attimo ho la certezza: così in tempo zero procedo con l’acquisto del coupon.

Il vega test.
Questo test delle intolleranze si basa sulla risposta elettrocutanea dell'organismo verso specifiche informazioni elettromagnetiche trasmesse da un'apposita apparecchiatura.
Utilizzando un puntale specifico, posto su un unico punto di agopuntura (dito medio,vicino all'unghia nel mio caso), si può determinare se la persona entra in risonanza con la sostanza che si trova in quel momento nel circuito, considerata allergizzante.
Nel Vega test il contatto diretto con l'alimento è sostituito con un input originato da una apparecchiatura elettronica specifica, analogo a quello determinato sull'organismo dall'alimento stesso.

Ecco dunque la conferma che c’è una lieve intolleranza al lievito.
E ne sono felice perché questo significa non solo che sono in grado di riconocere i segnali che il mio corpo mi invia e poi anche che, ora che ho la conferma, ho una ragione assolutamente valida e autorevole per tenere lontano da me certe offerte poco gradite: pizza da Spontini? Manco morta! Naturalemente, pane e crackers già non abitano più qui e anche i miei dolci da forno, come sapete, sono sempre senza lievitosenza zucchero, ovviamente senza burro, ultimamente anche senza uova e naturalmente senza calorie vuote. 


salame di cioccolato senza burro
Ecco qui un esempio di dolce senza forno (e chiaramente senza lievito)
+ un'anticipazione di latte crudista... con cosa l'ho fatto secondo voi?
(non vale leggere oltre il post :))


Ma resta la pizza dei forni altrui a mettermi a disagio con i suoi lieviti che pare siano in tutta probabilità presenti in dose massiccia, poiché in questo modo i tempi di lievitazione diminuirebbero a favore della velocità di sfornamento (faceva eccezione la pizza al trancio buonissima della pizzeria qui sotto casa "la Contea", e come tutte le eccezioni finiscono per chiudere- la pizzeria ha non ha mai più riaperto dopo la chiusura estiva :().

Stop.
La terapia consiste nel diminuire il consumo per 10 giorni così da abituare il corpo gradualmente ad una sospensione di 2 mesi del prodotto allergizzante per poi arrivare a reinserirlo in modo molto graduale.  E se si esce a mangiare la pizza si comincia col mangiarne una fettina, a meno che non si è certi delle dosi di lievito impiegate (e per stare tranquilli magari scegliete pizzerie che fanno pizza senza lievito -in tal caso la potrete mangiare anche durante i due mesi di astensione).

Di usi e abusi.
E' da prima di San Valentino (la cosa è del tutto casuale) che vado avanti a riso nero Venere e non riesco a smettere!
Questo atteggiamento, è la miglior strada se si vuole arrivare ad avere un’intolleranza verso un certo alimento. 
E per fortuna banane, soia, cacao, datteri, broccoli, spezie varie e frutta secca non hanno rivelato intolleranze. E nemmeno il latte se è per questo, ma avendolo eliminato da più di 6 mesi proprio perché intuivo una intolleranza da abuso (ne ho bevuto per anni in quantità) è abbastanza normale che non sia tra i cibi allergizzanti. E nemmeno al glutammato sono intollerante, ma questo perché io lo evito come la peste bubbonica: per me non vi è peggior sapore del dado a base di glutammato!

Ritornando al lievito...
Lo sapete che il lievito ve lo mettono ovunque
Anche nelle fette biscottate allo psillio, pensate un po'... (io già lo sapevo, lo avevo letto tra gli ingredienti ma avevo chiuso un occhio :)).
E infatti io ho abusato anche di queste ed ecco il risultato: intollerante.

Il trittico di Venere.
Ritornando al riso che vedete sul tavolo (lo riuscite a vedere?) nella foto qui sotto, quel riso fa parte della mia versione del trittico di Venere. Più che di Venere dovrei dire di Mus di Veganblog (la scoperta infatti è sua).

Il riso venere è un riso integrale dal colore viola scuro scurissimo quasi nero con un gusto molto particolare e un profumo che ricorda quello del pane appena sfornato.
Originario della Cina, dedicato alla Dea dell'Amore, nell'antica Cina (dove fino all’Ottocento veniva coltivato solo per l'Imperatore e la sua corte) veniva considerato altamente afrodisiaco. Da qui il nome di "riso proibito".

Il riso Venere è un riso ricco di fibra e fosforo e contiene inoltre minerali come calcio, ferro, zinco e selenio. Ma la particolarità più importante del riso Venere è il suo elevatissimo contenuto di antociani, sostanze vegetali presenti anche nei mirtilli (e i mirtilli sono presenti anche nel mio dentifricio all'anice e limone - vedi il post su "spezie e afrodisiaci" ) ed in altri vegetali utili a contrastare i radicali liberi e ad evitare l’ossidazione

Dal riso, così come dai legumi, dalla frutta secca e dai semi oleosi, si può ricavare il latte con il procedimento a freddo.


latte di mandorle crudo, latte di riso Venere, latte di Venere
Latte di mandorle + latte di riso venere= latte di Venere!

Diciamo che dopo averlo fatto ne ho aggiunta una piccola dose per "potenziare" il mio latte di mandorle fatto in casa che vedete qui, bianchissimo, purissimo e crudissimo.

Il latte di riso venere al momento sta in frigo e devo ancora capire come poterlo usare (così come per l'okara di mandorla, ovvero, il residuo solido del latte di mandorle).

Latte di mandorle crudo.
Al volo vi dico come si fa il latte di mandorle (ve lo racconto anche su Phit di Marzo, nell'articolo sul raw food - una foto della mungitura la potete vedere nel mio post "cuore amore e cacao" su Veganblog).

Ingredienti  (dosi per 1 bicchiere da 200 ml).
40 g di mandorle biologiche non tostate
1 o 2 datteri biologici per dolcificare (o frutta secca a scelta)
200 ml di acqua

Spellate le mandorle (lasciandole in acqua tiepida per circa 15 minuti) e mettetele in ammollo in metà acqua a temperatura ambiente per una giornata (o anche in frigo anche se temo possano rilasciare meno). Aggiungete i datteri e frullate integrando la restante acqua. Filtrate il tutto utilizzando uno strofinaccio che dovrete strizzare/mungere aiutandovi con le mani. 
Ecco pronto il super latte da consumare preferibilmente fresco al momento (o nelle 24 ore successive).

Per sapere tutti i benefici delle mandorle leggi qui.

Ma il riso Venere, alla fine, come l’ho cucinato?
Nessuna cottura, si mangia crudo. 

Precauzioni.
"Per non spaccarsi i denti" occorre lasciarlo a bagno in una tazza ad ammorbidire per una notte et voilà, pronto da mangiare e non occorre il dentista (dose di acqua doppia rispetto a quella di riso). 
"Per non sporcarsi i denti" occorre lo spazzolino per via degli antociani, che sono i componenti che danno al riso Venere il suo caratteristico colorito nero e che, se non starete attenti, lo daranno anche ai vostri denti :D.


riso nero Venere crudista
Vi presento la mia attuale infatuazione: riso nero Venere.


Condimento.
Io lo condisco con un pizzico di sale integrale, una spolverata di erbe aromatiche, olio evo o di girasole (in base alla giornata), succo di limone e oggi è capitata anche una bella grattugiata di nocciole... mentre ve lo scrivo mi è ritornata acquolina in bocca!
-  tutti gli ingredienti, tranne il riso che però è "Gallo", sono biologici.

Pratico da portare in ufficio nel contenitore di plastica Tupperware con i suoi fedeli amici spazzolino e dentifricio, e se il dentifricio fosse quello di Venere Mus, sarebbe perfetto (ma benissimo anche quello all'anice e limone che, come detto, contiene l'estratto di mirtillo - e state pur tranquilli, non vi lascerà i denti viola!).

Per chiudere la settimana in relax vi lascio con un bel massaggio ai piedi.
Mi riferisco alla riflessologia plantare, parte del pacchetto che consiste nel praticare pressioni particolari su specifici punti della pianta e dorso del piede (i cosiddetti punti riflessi) in grado di trasferire i rispettivi impulsi al cervello che a sua volta provvederà ad inviare i giusti segnali all’organismo che saprà rispondere allo stimolo impresso. E così mente e corpo se ne staranno benone.    
Nel mio caso specifico andava ad agire su stomaco ed intestino e a riattivare la circolazione (così mi pare abbia detto, era infatti associato al test delle intolleranze e io non ho segnalato problematiche particolari).
Potrei stare ore, giorni, settimane a farmi premere i piedi.
 

Non avrei voluto una mezza settimana diversa da questa!
Ieri poi sono anche anche stata a pranzo con Fabiana da Govinda (ambiente sempre piacevole e rilassato) e prima ancora al Centro Botanico a comprare la carruba (le prossime ricette la vedranno come ingrediente, rifarò anche il cuore/salame di cioccolato che vedete nella prima foto). Dopo Govinda un salto dal cugino danese dell'ikea, nel cuore di Milano (di questa sorpresa ve ne parlerò in un altro post).

Ottima chiusura di settimana anche se la settimana finisce la domenica e tutto può ancora succedere… (ci ho fatto caso solo ora: oggi è proprio Venere, e pure 17!).

martedì 14 febbraio 2012

Afrodisiaci: spezie, sudori&Co

Prima di parlarvi dei cibi afrodisiaci come anticipato nel post di ierivi rimando velocemente a qualche ricetta che trovate già qui nel blog.

Per chi non lo sapesse (ma chi?) i cibi afrodisiaci sono quei particolari alimenti che agiscono sui recettori sensoriali aumentando la carica sessuale, creando un mix erotico di profumi e sapori.
Ideale sarebbe che vi muniste anche di una copia di Phit Magazine di gennaio, per sapere tutto quel che c'è da sapere sesso e sport (lo trovate forse ancora in edicola e sicuramente in un Virgin Active).

Come già saprete se siete tra i frequentatori abituali del blog, mandorle, cannella, cocco, datteri, cacao sono solo alcuni tra gli ingredienti afrodisiaci ricorrenti nella mia cucina.

Eccovi alcune ricette afrodisiache realizzate con questi ingredienti (sono vegane, senza zucchero, senza forno, senza grassi inutili e soprattutto buone ed energetiche).

Per un aperitivo stuzzicante, veloce da preparare e da gustare, ci sono i datteri potenziati, utilissimi, al posto delle caramelle, da tenere in borsa, in tasca, dove volete, per fare il pieno di energia ed evitare un improvviso calo di zuccheri. 
Ma anche "il frullato del risveglio", mela e cannella, si prepara velocemente (forse un po' meno pratico da portare in giro per via del frullatore :)).
O ancora, il semifreddo delle feste, anche lui veloce da preparare anche se vi occorreranno i fornelli per cui, o lo fate a casa o vi dovete portare appresso il fornelletto elettrico da picnic. Se invece avete un po' più di tempo allora provate a fare le super barrette raw (qui vi mostro come si preparano): incredibili barrette crudiste, piene di energia e senza grassi inutili
Per sapere perché seguendo uno stile di vita "raw oriented" non si ingrassa vi rimando al post della mia crema alle nocciole.

Datteri "bye bye".
Purtroppo vi devo dare una bruttissima notizia: i nostri datteri al naturale (che siano i Ventura al naturale con nocciolo o i bio Noberasco senza), sono stati ritirati dagli scaffali!! Al loro posto, solo chiacchiere (nel senso che ci sono proprio questi dolci tipici del periodo di Carnevale). Credo li troveremo ancora solo nei negozi specializzati di prodotti biologici come Superpolo, NaturaSì e il Centro Botanico.

Sotto la doccia invece...
Se avete 10 minuti di tempo, allora potete preparare gli  scrubbini al cocco (qui vi mostro come si preparano) che vi lasceranno una la pelle liscia liscissima, assolutamente d'obbligo per questa occasione speciale. Anche l'acquolina al cacao è veloce da preparare e perfetta per l'occasione anche se la pelle non sarà liscia come con le palline di neve (gli scrub al cocco intendo) e potreste rischiare di non arrivare nemmeno alla doccia (guardate perché qui).

Per i capelli assolutamente no al fai-da-te cecioso: decisamente più adatto per la circostanza lo shampoo solido alla cannella di Lush  (lo vedete qui nella foto). E a proposito di cannella...

La cannella.
Secondo gli studiosi, il profumo che più stimolerebbe l'uomo è quello dei bastoncini di cannella che sembrerebbe in grado di aumentare il flusso di sangue ai genitali, potenziando l'erezione.

Nella medicina ayurvedica, viene utilizzata per trattare infezioni intestinali e respiratori (oltre che scabbia, pidocchi e dispepsia). 
Annovera inoltre le seguenti proprietà: antisettico, riscaldante, piccante, blando astringente con proprietà stimolanti e riscaldanti, antispasmodico, afrodisiaco (già lo avevamo detto) analgesico, diuretico, anti-batterico e anti-fungino. Viene usata per problemi di gengive, candida e altre infezioni da lievito.

Tra le spezie afrodisiache vi segnalo l'anice stellato (illicium verumche, vi ricordo, è tra gli ingredienti del mio dentifricio all'anice e limone di Fitocose (in questa ultima versione, fresca fresca di sabato, il dentifricio è ancora più color viola mirtillo per via dell'estratto di Mirtillo). 

Potreste anche rischiare di assaggiarlo se sarete tra le fortunate vincitrici del mio blog Candy (però dovete partecipare!). 

Il termine "anisum" viene fatto risalire a termini greci che significano "eccitare" o "avvampare". 
Greci e Romani, che ne conoscevano e ne decantavano le proprietà benefiche, lo usavano prima di un rapporto sessuale, per prenderne tutti i presunti benefici psicofisici (non il dentifricio, intendo masticare i semi di anice :)).

beauty afrodisiaci
Shampoo solido alla cannella (sx), dentifricio all'"anice e limone"(dx)...
 e sullo sfondo? Il mio latte di Venere :)

I semi di anice sono molto utili per lo stomaco, da masticare anche per togliere l'odore dell'aglio qualora ne aveste abusato (magari mangiandovi una pizza alla marinara). E io adoro l'aglio sulla pizza marinara anche se non sempre, come potete capire, e' opportuno mangiarlo. 
Ecco, magari stasera niente pizza marinara, anche se...

L'aglio.

Dovete sapere che l'aglio è un alimento dalle mille proprietà terapeutiche anche in ambito sessuale.
Contiene infatti allucina, un ingrediente attivo che aumenta l'apporto del sangue alle zone genitali, determinando erezioni più forti e orgasmi più intensi. Lo si può assumere al naturale, ma anche in comode pillole insapori (ma credo purtroppo non inodori...). 

Per rimanere in tema di "odori", ne approfitto per segnalarvi che la pasta all'acqua di Ossido di Zinco di Fitocose, che ho comprato da utilizzare come deodorante (avevo trovato suggerimenti a riguardo) su di me non ha alcun effetto (e sulle persone che mi stanno accanto certamente non afrodisiaco!). 
Per le ascelle meglio usare il bicarbonato (io lo uso diciamo "a secco", applicandolo direttamente sull'ascella umida ma qui ne trovate una versione più pratica) e utilizzare invece questa pasta per la funzione per la quale è stata pensata, ovvero, per il trattamento degli arrossamenti cutanei.

A proposito di sudore...
Lo sapevate che il Tartufo contiene l'androstendiolo, un ormone presente anche nel maiale maschio e nel sudore umano? Ecco perché il sudore tartufo è tra gli alimenti afrodisiaci.
Ricordatevi infatti che durante una cena il vostro odore dovrà essere esaltato e non coperto (certo non dovrete sprigionare aglio da tutti i pori, nè vi consiglio di usare Dirty di Lush se siete donna - decisamente più adatto per sopravvivere in ufficio).

Parlando di altri "odori" (assai più piacevoli), ovvero, di tutte quelle erbe aromatiche usate in cucina per insaporire i cibi, come ad esempio prezzemolo, sedano, basilico, salvia, origano, menta... Bene, sappiate che sono tutti degli afrodisiaci! 
Ecco un altro buon motivo per lasciare perdere il sale ed utilizzare gli odori.

L'origano è certamente buonissimo sulla pizza marinara ma in infusione nella vasca da bagno (ad avercela la vasca- a non avercela sulla pizza va bene uguale) è ancora più buono perché pare sia un eccellente agente eccitante

Parlando invece di profumi, come non menzionare il caffè, con quel suo aroma intenso ed avvolgente...
Alcuni ricercatori hanno scoperto che il caffè stimola la libido femminile se non ingerito in grandi quantità. Altri studi hanno dimostrato anche che le donne che bevono caffè regolarmente hanno il 20% di possibilità in meno di ammalarsi di depressione. 
Noi però sappiamo anche che il caffè ci sveglia perché è tossico... 
Ma c'è sempre il cioccolato.

Cacao.
Certo non il cioccolato bianco o al latte, ma quello amaro e purissimo, con almeno il 70 per cento di cacao (e se crudista meglio ancora). Così come ci sono le fave di cacao che vi ho presentato insieme a quel mix stupefacente ayurvedico...
La cioccolata contiene feniletilamina, un aminoacido che il cervello produce quando ci innamoriamo e che stimola e migliora l'umore. Per cui non vi occorrono altre droghe al di fuori del cacao!

E poi c'è anche la vaniglia che possiede effetti euforici e può essere consumata a volontà, e con quel suo profumo agisce indirettamente come stimolante sessuale.

Da assumere invece in dosi ragionevoli lo zenzero (o ginger) che è utilizzato in bevande destinate ad eccitare i sensi (io ho la mia solita tisana "Ginger Lemon" della Yogi Tea e me la sto bevendo proprio ora - semplicemente mi piace e mi sto riscaldando).

E per altri infusi...
Leggo di questo Tè alla Damiana stimola-libido: infatti contiene un'erba sudamericana che stimolerebbe la regione del bassoventre per via della gonzalitosina, che provoca una sensazione di leggera euforia e un formicolio ai genitali.

Un altro famoso esalta-libido è il gingseng koreano, che è usato come da più di 7 mila anni. La sua caratteristica è infatti quella di aumentare il flusso di sangue ai genitali e stimolare l'energia fisica e mentale. Perfetto quindi se si vive un calo del desiderio per effetto dello stress

Un po' di pepe.
Pepe e peperoncino come sapete, provocano vasodilatazione nella zona lombosacrale che comprende anche gli organi genitali. Il pepe di Cayenna contiene una grande quantità di vitamina C ed è un'agente eccitante che stimola la circolazione
Il piccolo chili rosso o verde messicano, possiede le stesse qualità.

Ancora qualche spezia...
I chiodi di garofano sono tra i più potenti afrodisiaci naturali. Efficaci per combattere la fatica mentale, come pure la perdita di memoria.

I semi seccati di coriandolo (no di Carnevale, sempre la spezia) hanno degli effetti euforici, specialmente nelle donne. Viene utilizzato in infusione nel vino. Tuttavia si raccomanda agli uomini di non abusare della sostanza, per evitare effetti opposti.

Lo zafferanopossiede proprietà stimolanti delle zone erogene. Alcuni studi hanno provato che ha effetti similari a quelli degli ormoni ma dosi eccessive pare provochino risa incontrollabili (fate una prova magari prima di usarlo: il prossimo appuntamento è per la festa delle donne).

La noce moscata, non particolarmente efficace per le donne, ha la reputazione di essere la migliore alleata dell'uomo

Di pesce e ostriche non vi parlo dato che possiamo benissimo evitare di mangiarci cibi altamente contaminati (sarebbero più gli effetti dannosi per la salute che quelli benefici).

Per concludere, magari del buon vino (senza solfiti), assunto in quantità moderate, sarà ideale per mettervi in una condizione di relax questa sera. 
Nel prossimo post vi parlerò del mio latte di venere...

domenica 12 febbraio 2012

Il linguaggio dell'amore

Tra due giorni è San Valentino, la festa degli innamorati.
Come già vi ho detto, io non sono molto di ricorrenze in quanto non amo particolarmente le cose standardizzate e poco personalizzate (nel mio caso oltretutto dovrei festeggiare il 16 febbraio… "Fu la notte del 16 febbraio di quel lontano 200x che i nostri sguardi si incontrarono per la prima volta..." - credo questa frase sarà la più romantica che troverete nel blog :)).

Bando alle "ciance personali" - che mi suonano come "effetti personali" (mi immagino una scrivania d'ufficio piena di oggettini plasticosi-gommosi-profumosi, tipo la mia piantina in gomma che poi in realtà è un infusore da tè - potete vederlo nel post del Candy)- capisco anche che però alle volte le ricorrenze ci servono per farci fare cose che altrimenti non faremmo, come ad esempio un dolcetto per la nostra dolce metà (come direbbe Ayame). Per cui, diciamo pure "evviva San Valentino" se ci serve per concederci un manicure extra o un massaggio rilassante (se poi di ritorno dal massaggio, casualmente si passa anche da Lush e, guarda caso, il negozio di abbigliamento accanto ha proprio l’abito che stavi cercando…) così da arrivare all’appuntamento cariche di rosso.
Il rosso infatti è il colore della passione, del romanticismo e della sensualità (per sapere tutto sul colore rosso potete fare un salto da Ayame).

E allora vi faccio vedere il dolcetto che ho preparato per l’occasione (l'occasione è il post di San Valentino, chiaro).
Trattasi del salame di cioccolato crudo e quasi crudista (infatti non è fatto con cacao raw anche se è ottimo cacao biologico della Bolivia "el ceibo", acquistato sabato da Altromercato certificato biologico). 

Eccolo già tagliato in tre cuori: uno è per voi, uno è per lui/lei e l'altro... (?)

San Valentino: salame di cioccolato crudista
Comunque ogni cuore è valido per due persone per cui le coppie coinvolte
qui sono 3... Ideale da gustare con un bicchiere di latte di mandorla autoprodotto!


Ingredienti (dosi per 3 cuori grandi come il palmo della vostra mano -"parlare col cuore in mano" significa essere sinceri per cui il terzo cuore magari dividetevelo).

40 g di cocco grattugiato bio (finalmente l'ho trovato biologico! -comunque se l'avete potete usare la carruba in polvere che è crudista)
3 cucchiai di cacao biologico
20 g di mandorle crude (ovvero: bio, sgusciate e con pelle)
10 g di nocciole biologiche (o anche anacardi)
fave di cacao qb (io ho scordato di metterle nel caos del pranzo!)
2 cucchiai di olio di girasole biologico spremuto a freddo (oppure 1 cucchiaio + 1 di latte di mandorle o di cocco)
2 cucchiai di bio malto d'orzo
pinoli qb
1 bio galletta al farro sbriciolata (o riso soffiato)

Potete arricchire il vostro impasto con delle fave di cacao (anzi, sarebbe opportuno lo faceste) passate velocemente nel macina caffè così da averle in pezzetti più piccoli (non totalmente polverizzate). Avrei dovuto metterci anche i pinoli (super afrodisiaci) ma non li ho più messi perché mi sembrava già sufficientemente carico di noci&co.

Procedimento.
Passate le mandorle e le nocciole nel macinacaffè. Unite la farina ottenuta al cocco e al cacao e aggiungete l'olio. In ultimo il malto e lavorate con le mani (e i guanti) l'impasto. Sbriciolate la galletta e aggiungetela. 
Ora l'impasto è pronto per scaldare il cuore (io ho usato una formina porta oggetti in gomma a forma di cuore - fatelo 3 volte per avere 3 cuori). 

Mettete in frigo e conservate fino a martedì (comunque si conserva per una settimana tranquillamente).
Potete accompagnare il dolce con del latte di cocco (ho comprato la noce di cocco... devo solo decidere come spaccarla :)), oppure potete farvi da voi, con le mandorle, il latte di mandorla crudista (nulla a che vedere con quello che trovate al supermercato ammesso che lo riusciate a trovare - io comunque lo dovrei riuscire a fare stasera). 
Ottimi di accompagnamento al cuore (quello di mandorla in particolare è utile per ridurre il colesterolo).

Ora vi lascio con qualche informazione sul linguaggio non verbale (sui cibi afrodisiaci qui nel blog trovate già alcune ricette sotto l’etichetta "cucina afrodisiaca" anche se nel post di domani vi darò qualche informazione in più - la lista di tutti gli ingredienti afrodisiaci e le loro virtù... wow!!).

Linguaggio non verbale.
Dovete sapere che nei primi 15 secondi l'interlocutore si fa un'impressione di voi, che in amore equivale al colpo di fulmine (pensate poi che ne bastano altri 3 per formarsi un'opinione completa). 

Vi dico anche che quando incontriamo qualcuno per la prima volta lo giudichiamo rapidamente sotto il profilo di: cordialità, dominanza e... come potenziale partner sessuale!

Che due innamorati cercano inconsapevolmente un segno di dilatazione -pupillare- nell'altro e se lo notano si eccitano.

Che la dilatazione pupillare ha un effetto contagioso: chi vede una persona con le pupille dilatate tende a sua volta a dilatarle.

E che la donna con le pupille dilatate risulta più attraente agli occhi di un uomo (motivo per cui si usa, tra le altre cose, il collirio).

Ricordatevi poi anche che un sorriso con lo sguardo di traverso risveglia nell'uomo sentimenti paterni, protettivi e viene percepito come attraente.

Ora non vi resta che sperimentare e attendere l'altro post sui cibi e i loro effetti...

mercoledì 8 febbraio 2012

Blog Candy CO2 Neutral

E menomale che mi ero portata avanti per S.Valentino: quasi rischiavo che il post per portarmi avanti fosse anche il post (l'unico) di S.Valentino!

Ci sono giorni in cui diminuisce il potere di rilasciare endorfine, così come alle noci (queste noci) accade di rilasciare meno saponina dopo un tot di lavaggi.
La mia carenza credo sia attribuibile alla neve che mi impedisce di andare in bicicletta e di rilasciare endorfine extra. Ma non c’è problema, come sapete ci sono tanti modi per riattivare il rilascio di endorfine e voi certamente li conoscerete tutti (e se non li sapete e avete pazienza di arrivare a leggere fino alla fine del post ve li dico io).

Ma ritorniamo alle nostre noci.
Perché ve ne parlo? Fossero almeno state quelle da mangiare (e sarebbe comunque stata troppo banale l'associazione noci=afrodisiaco=S.Valentino)...

Mi trovo per l’ennesima volta di fronte ad una coincidenza.

Dunque... 
due giorni fa apprendo via mail che l'obiettivo di Co2 neutral, che era quello di piantare 1.000 alberi in 12 mesi, ad oggi grazie anche al mio contributo ha già fatto nascere una piccola foresta di oltre 800 alberi. Ma occorre un ultimo sforzo: se riusciamo a raggiungere i 1.000 alberi piantati entro fine febbraio, iPlantatree.org pianterà in aggiunta altri 100 alberi!
Perché ciò avvenga è necessario diffondere questa iniziativa affinché siti e blog possano dare anche il loro contributo (io il mio contributo lo avevo già dato a settembre - potete andarvi a vedere il mio post "Almeno il blog è a impatto zero!", ricordate?).

Così ho pensato che questa iniziativa poteva essere perfetta per indire un blog Candy (o Giveaway che dir si voglia), il primissimo nella storia del mio blog.

Perfetto, allora si va con il Giveaway, è deciso!
E quale miglior premio delle noci saponifere che lavano senza inquinare, sono biodegradabili e provengono da fonti rinnovabili? Probabilmente tutto a voi potrebbe sembrare meglio delle noci (come se a Natale vi avessero regalato un dentifricio o dei datteri… ma che regalo sarebbe stato? - vero Miss Raw :)). Poi penso che un macina caffè sarebbe stato più attraente e certamente più in linea con l’aria che tira in questi giorni (non di neve ma di San Valentino): infatti il macinacaffè serve per preparare tutti quei dolci crudisti che come spesso accade, sono anche afrodisiaci (tipo le barrette raw).
Peccato manchino pochi giorni a S.Valentino e non solo non ci sia quasi il tempo di indire il blog Candy, ma figuriamoci poi spedire il macinacaffè in tempo per preparare le barrette. Per fortuna che c’è il dattero potenziato, il dattero-fava, che per San Valentino mi sembra perfetto perché non richiede macinacaffè ma solo fave di cacao... in effetti sono abbastanza introvabili ma io ve le aggiungo al premio (e valgono il doppio delle noci!) e per S. Valentino vi autorizzo a mangiare i datteri così al naturale (e state pur tranquilli che sortiranno comunque l'effetto desiderato). 


E per sfruttare al massimo l'effetto del connubio dattero-fava di cacao abbiamo sempre la festa della donna, l'8 marzo.

E infatti il blog Candy si chiuderà a fine febbraio così che per l'8 marzo avrete tutto quel che vi occorre (spedizioni possibili solo sull'Italia) per una bella serata tra donne in cerca di uomini (se non sbaglio finisce sempre così in quelle occasioni). Nel caso sappiate che potrò barattare le fave con il dentifricio all'anice e limone (l'anice è afrodisiaco), come preferite ma le noci, nonnonnò, quelle ve le pigliate!

Ritornando alle noci…
Cosa ci azzeccano le noci con San valentino? 
Nulla ci azzeccano e non ci devono azzeccare dato che abbiamo detto che il blog Candy sarà per l’8 marzo (e una donna non è casalinga disperata se non lava e non stira!)

Dicevamo delle coincidenze.
Dopo avere appreso dell'iniziativa per il bosco, qualcuno ieri, l’Anonimo (che mentre lo scrivo mi suona come l’Innominato de "I Promessi Sposi" – ecco cosa ci azzecca San Valentino :)),  commenta il mio post Spignatti&Co nel quale parlo anche di loro, delle noci lavatuttodicendo che "sono una fesseria bell'e buona".

Rispondo al suo commento e decido che sarete voi a dirmi se queste noci lavano oppure no, anzi, sarà la fortunata (o sfortunata) vincitrice a farcelo sapere (farò anche un post con delle info dettagliate sui molteplici usi delle noci - nulla di censurabile, tutto adatto a uomini e minori).

L' estrazione avverrà tramite sistema random (o video su Youtube con estrazione delle palline di carta, vediamo...). 

In più darò un premio virtuale ai 3 blog che avranno diffuso meglio l'iniziativa del Candy (tramite Facebook, Twitter, altro), dedicando loro una menzione nel mio post di ringraziamento.

Per cui 4 vincitori, ma dato che i numeri dispari non mi piacciono darò anche un riconoscimento speciale per il blog più bello tra quelli che hanno partecipato (per cui 5 vincitori in totale).

Escluderei dalla possibilità di concorrere a questi premi virtuali (ma all'estrazione dei premi certo che concorrerete!) i miei storici compagni di avventura qui nella blogosfera (Ayame, Luca e Miss Raw) per non fare favoritismi dato che credo sarei tentata di scegliere i loro blog e non sarei troppo obiettiva :).

blog Candy - Giveaway
Questa bella piantina in gomma è il mio infusore da tè :)

Ecco le regole del mio Candy (scadenza 29 febbraio h 12:00).

1.
Dunque, facciamo che per essere valido il Candy devo raggiungere almeno i 200 100 followers (così sarò felice per questo primo traguardo, rilascerò più endorfine e scriverò più post utili - dai sì, vi devo dire ancora un sacco di cose sul cibo crudo, la dieta Ayurvedica, ecc.). 

2.
Dovrete lasciare un commento con il link al vostro blog (così poi verrò a contattarvi per il premio) e se vi fa piacere anche con scritto qualcos’altro (un commento dei vostri soliti in pratica) e, se e solo se vi fa piacere, potete aggiungervi come followers qui sul blog, su twitter, come amici su fb (non vi obbligo, ci mancherebbe, solo vi ricordo che perché sia valido il Candy devo raggiungere i 100 followers qui sul blog per cui vedete voi che fare – è bene nella vita darsi degli obiettivi seppure  piccoli :)).

3.
Dovrete poi piantare un alberello: se lo fate a casa vostra non potrò vederlo e verificare (no invio foto). A me basta che lo facciate in modo che il vostro blog diventi “carbon neutral. Sto parlando dell’iniziativa "il mio blog è carbon neutral" che ha l'obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica (come l'Area C - ma qui davvero). 

Aderendo all'iniziativa loro piantiamo 1 alberello per il tuo blog e in questo modo neutralizzano la tua produzione di anidride carbonica per 50 anni (almeno così ci viene detto).
Con un post infatti dovrete parlare dell’iniziativa (qui il link che vi spiega meglio come fare) e dovrete anche aggiungere al vostro blog il banner/logo dell’iniziativa (lo vedete nella colonna a destra del mio blog... scorrete scorrete, eccolo, è sotto i siti amici).



4. (facoltativo)
Se questo mio candy/post/blog vi è sembrato interessante, potreste anche menzionarlo nel vostro blog e come già detto sopra, re-twittare il post o condividere su Facebook l'iniziativa come vi pare. Quello che volete e dove volete!

Qualora il vostro blog avesse già aderito all’iniziativa "CO2 neutral" allora oltre che brave/i potreste essere doppiamente fortunate/i perché, se infatti sarete estratte/i come vincitrici/ori, sarete omaggiate di un extra bottino a sorpresa (credo sarà qualche infuso speciale...) .

Il Candy è rivolto a tutti blogger, donne e uomini virtuali. Purtroppo se non avete un blog o un sito web non potete partecipare perché andrebbe a decadere l'iniziativa non essendo possibile piantare l'alberello (ma non vi preoccupate, il prossimo Candy sarà accessibile anche a voi :)).

Evviva la foresta!

Così davvero avremo una possibile riduzione di anidride carbonica come potrebbe avvenire per l’Area C (mi riferisco alla riduzione, parlo infatti del peeling dell'area C - per quell'altra Area C, pur respirando le polveri sottili in sella ad una bicicletta preferisco non esprimere il mio dissenso parere contrario).

In questo modo per San Valentino dell’anno prossimo forse avremo meno emissioni di CO2, saremo più felici, probabilmente sorrideremo di più e sorridendo di più saremo anche più belli e più attraenti agli occhi del partner (comunque anche durante il riso il cervello rilascia le endorfine).

Tutto ciò, unito anche agli effetti del peeling dell’area C vi potrà essere d'aiuto. 
Che dite, me la passate?

Vi posso anche aggiungere questa curiosità a poroposito di CO2.
Le endorfine sono un gruppo di sostanze prodotte dal cervello, classificabili come neurotrasmettitori, dotate di proprietà analgesiche e fisiologiche simili a quelle della morfina e dell'oppioSembra infatti che possano agire come stabilizzatori dell'umore, proteggendo dall'insorgenza di stati depressivi

Le endorfine sono analgesiche, bloccano il dolore e donano euforia, felicità e senso di benessere.
L'esercizio fisico intenso provoca un aumento (nel sangue) di anidride carbonica (CO2), che induce una maggiore sintesi di ACTH e beta-endorfine.

E anche il sesso sappiamo favorisce il rilascio di endorfine….
Ecco fatto il collegamento con S. Valentino, soddisfatti ora?

Nella peggiore delle ipotesi, qualora a San Valentino vi trovaste soli, fatevi una bella risata: infatti durante il riso il cervello rilascia le endorfine che esercitano un effetto tranquillante sull'organismo, rafforzando anche le difese immunitarie. Di rado le persone felici si ammalano.
Anche mangiare le fave di cacao aiuta a stimolare endorfine ed è una cosa che potete fare tranquillamente da sole, così come anche ascoltare la musica, fare meditazione, una seduta di agopuntura o un massaggio (se non ricordo male anche lo starnuto le stimolerebbe...).

Ora provo a vedre come rilasciarne un po'!