lunedì 5 settembre 2011

Trattamento per mani (di giraffa)

Non so voi ma ultimamente faccio una gran fatica non solo a pensare in modo veloce ma addirittura a piegare le dita delle mani (quelle dei piedi invece le piego perfettamente).
Vi ricordate il post sulle tartarughe da giardino? Sì dai, quello sull'ammorbidente da talloni?
Ecco, da qualche giorno ho lo stesso problema sulle mani.

Solitamente soffro di pelle secca nelle seguenti condizioni:

- ai primi freddi (e non mi sembra che 28° siano considerati freddo);
- se non metto la crema idratante (in effetti ho ripreso ad utilizzare la crema mani e unghie al Burro di Karité di Fitocose solo da qualche giorno - questo perché soffro di disordine mentale e ambientale);
- se lavo i piatti senza guanti (appunto!)

Infatti tutte le volte mi ripeto che "sono solo due piatti" (+ 2 bicchieri, + 4 coltelli, + 3 forchette, + 3 tazza, + 5 tazzine da caffè, + una serie di altri arnesi utilizzati in cucina) così non mi sto a mettere i guanti anche perché, se li metto, succede che mi mi arriva un instant message su WhatsApp (e non posso certo rispondere un quarto d'ora dopo se no che istant message è???). Oppure arriva la mail di Privalia o Buy Vip e la curiosità è tale da non poter attendere 10 minuti per vedersi proporre plasticherie da cucina di design come "Attila l'apribottiglia" o il "secchiello da spumante azzurro/anice" (e nessuno ovviamente beve lo spumante). Né tantomeno posso rischiare di bagnare la tastiera...

Togliere i guanti?
No, non è possibile perché, come bene saprà chi non dispone di lavastoviglie ed è costretta a lavare i piatti a mano (cosa che tra l'altro mi piace fare dato che mi stimola il flusso di idee), se te li togli poi col cavolo che riesci a rimetterli (entra l'acqua e non si infilano più).

Così alla fine fai senza guanti e lava oggi, lava domani, ti ritrovi con le mani bisognose di idratazione.

Quando però sono così combinate la crema non ha effetto, o meglio, prima vorrei andare a ricostruire la barriera protettiva che se ne è andata (anche lei "bye-bye" come l'estate). A proposito di barriera protettiva, questa mattina mi ha telefonato Fabiana raccontandomi del suo weekend (posso dire dove?) all'insegna di colori e di creature meravigliose degne della barriera (quella corallina però). E mi ha raccontato di animali mai visti prima...

E io pure una sorpresa l'ho avuta quando ho guardato nel portafrutta.

pere e banane


Guardate un po.... non vi sembrano due giraffe innamorate?

Sapete che io la mattina mi faccio il mio frullato di avena, banane e ***** (ora solo di banane dato che le pesche, anche loro hanno fatto "bye bye"). 
Sono dell'idea che domattina queste banane saranno più simili a delle foche marroni. Così mentre ne frullavo una (di banana) per la mia merenda un'altra cosa mi è frullata per la testa.

Nell'ultimo anno diciamo che ho avuto modo di approfondire l'argomento "rimedi naturali fai da te" per il corpo.
E che la banana sia un eccellente nutriente naturale già lo sapevo. Così sono andata a riprendere il mio archivio di ricette per il corpo e sotto la voce "banana" ho recuperato un po' di cose.
La banana è anche un ottimo antirughe: infatti è solitamente impiegata per realizzare maschere per il viso ma direi che va benissimo anche per le mani.

Tra le varie ricette ho selezionato questa (in base a quello di cui disponevo in frigo).

Ovviamente le banane sono biologiche (quelle solite del consumo equo-solidale).

Servono poi un cucchiaio di yogurt (io avevo quello magro della linea Viviverde) e un cucchiaino di miele (anche questo come immaginerete è biologico e lo utilizzo nelle mie dolci preparazioni da forno al posto dello zucchero).

Frullate la banana. Unitela allo yogurt e al miele, mescolate e mettete in posa per 15 minuti (occorreranno guanti di cotone per non impiastricciare tutto, così potrete anche tenerla ad oltranza dato che male non vi farà di sicuro). Poi risciacquatela con acqua tiepida e la pelle sarà morbida e idratata, nuovamente pronta per riprendere con il vostro trattamento mani e unghie abituale.
E se inserite su "Google" questa ricetta troverete una sacco di siti che vi propongono la stessa cosa.
Chissà di chi è il sacco originario la cui farina è stata così tanto sparsa qua e là?

Ecco, a proposito di farina, adesso mi è venuta in mente un'altra ricetta cosmetica che non posso non darvi.

D'avena, la farina.
Come molti sapranno la farina d'avena, indispensabile per le mie ricette da forno, trova utilizzo anche nei trattamenti cosmetici come detergente per tutti i tipi di pelle, anche le più sensibili.
E' delicatissima e pulisce in profondità senza danneggiare la pelle e, chicca delle chicche, rallenta la ricrescita dei peli (!).

La farina va prima polverizzata con un macinacaffè e poi unita al miele (vedete, il miele torna sempre per cui farete bene a tenerne un barattolo nella dispensa).
Le dosi per un detergente corpo sono 3 cucchiai di farina e 1 cucchiaino di miele.

E' da preparare giusto un attimo prima di entrare in doccia: mescolatela con un po' d'acqua che servirà a formare una crema densa e se volete aggiungere qualche goccia di olio essenziale fatelo pure, la vostra permanenza in doccia sarà ancora più piacevole.

Attenzione!
La farina d'avena è molto delicata per cui sarebbe da conservare in frigo (e da acquistare sigillata, non assolutamente sfusa, e ovviamente biologica) in un barattolo ermetico (meglio se di vetro) unitamente ai chiodi di garofano interi. In questo modo si conserva per 2-3 mesi.

Così oggi in frigo oltre alla maschera per capelli di Lush (fatta con uova fresche) e il Vino Doccia alla Malvasia di Fitocose ci sarà la farina d'avena che però sarà presente anche in bagno (così come il miele). 

Una divertente caccia al tesoro ma...
Etichettate bene le cose che stanno in frigo ma che non si mangiano per non rischiare che una maschera per capelli venga scambiata da qualche goloso per una crema al limone per lo stomaco(!). Se volete potete utilizzare le mie etichette "Anice e Limone" (le trovate nella colonna del blog qui a destra).

Ora vado a preparare la cena (è tardissimo!!!) ma più tardi, come dessert, banana yogurt e miele (probabile me lo mangi).

2 commenti:

  1. Ciao! Altro post interessante!
    Noto che, ormai sempre più spesso, usi frasi in parentesi! :)
    A me non sfugge nulla! eheheh Significa che stai cercando un approccio meno distaccato con chi legge. Cerchi di coinvolgerci non solo con le parole ma anche con i pensieri più tuoi, appunto quelli in parentesi.
    Il tono si sta facendo più confidenziale :)
    Ciao!! a presto!

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  2. Diciamo che mi piace "inscatolare" le cose e nella scrittura da tastiera la parentesi sostituisce in qualche modo le figure geometriche degli scarabocchi su carta.
    Ma va là, no, non c'entra, qui è come dici tu: mi sento più libera e in vena di confidenze :)
    Ho solo un timore... tra un mese come scriverò i miei post???

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