Ieri mattina mi sono svegliata (a parte con un prurito allucinante su gambe e braccia che oggi credo di avere debellato - e alla fine del post ve lo racconto) con la voglia di fare un salto in centro in libreria per cercare un libro e comprare gli auricolari del cellulare che sono svaniti nel nulla.
(divagazione)
Come immagino saprete, ancora non sono confermati i danni che il cellulare provocherebbe sul nostro organismo. Ragion per cui gli esperti invitano all'uso degli auricolari (e pure degli sms) per ridurre i rischi al cervello causati dalle onde del cellulare (e fate attenzione anche a non tenerlo vicino alla parti intime o anche vicino al cuore. In pratica tenetelo a bada).
Con le amiche meglio telefonate brevi e vederle direttamente magari al Centro o a casa vostra: non è più piacevole gustare una bella tazza di tè verde con un buon dolcettino dei vostri? Io dico di sì.
(fine divagazione)
Dicevamo del salto in centro...
In bici naturalmente.
Così sono montata in sella alla mia bicicletta nera e ho avuto il primo incontro della giornata con i piccioni di piazza Gerusalemme. Ho poi percorso via Canonica fino al parco (questo è un percorso nuovo, mi andava di cambiare giro). Ho attraversato il parco e sono arrivata in via Dante.
Attraversare il parco e il castello è una delle cose che mi riempie di energia.
Perdite di memoria.
Lì ho avuto una momentanea perdita di memoria (indotta) e ho lasciato scorrere sul lato destro dell'area pedonale la bottega di Lush senza fare una piega.
Ho tirato dritto fino al Duomo e, ritornata la memoria, ho pensato: "Tanto da Lush ci ritorno dopo".
Sono arrivata in libreria dalle stradine più nascoste sbucando su via Torino: l'ultimo tratto è contromano, passa solo il tram, ma diciamo che andavo portando la bici a mano dato che non è ancora chiaro se alle bici sia consentito o meno passare.
Questa questione, come quella relativa alle corsie preferenziali di bus e taxi, pare sia ancora in fase di discussione.
Ora la cosa che sto per dirvi cambierà gli equilibri esistiti fino ad oggi.
Apprendo che il terzo piano della libreria Mondadori è un luogo interessante almeno quanto la bottega di Lush (!).
Scopro che gli oggetti plasticosi da cucina della marca Lèkuè (me la sono segnata) sono vere e proprie meraviglie per i miei occhi (almeno quanto certi saponi al taglio).
Sbircio anche dei quadernetti di ricette a righe e scritti a mano (per effetto della stampa ovviamente) con le copertine di cartoncino di diversi colori in base al tipo di ricette: ce ne sono di golose, tipiche nostre, ricette dal mondo, col radicchio... (di questi non mi sono annotata la casa editrice ma tanto ci tornerò).
Concentrati.
Ho comprato gli auricolari e poi via verso Cesare Correnti, concentratissima per evitare binari, spazi "a misura di ruota" nel pavè, macchine e motorini (il tram era appena passato fortunatamente). Avevo lo specchietto retrovisore (quello della "sciura Maria") da avvitare: stava tutto giù abbacchiato e non serviva al tubo, nel senso che stava laterale e specchiava la canna/tubo della bici (ma come detto, al tubo non serviva).
Sono passata giusto per dare un'occhiata...
Arrivo al Centro Botanico e scopro questa silenziosa oasi di pace nel centro di Milano.
Era la mia prima volta al Centro e sono rimasta meravigliata dalle dimensioni (ero stata al più piccolo in San Marco e non ci sono paragoni).
Qui ho trovato una moltitudine di prodotti tra cui perdermi: prodotti eco- bio per la pulizia della casa (ho scovato questo detergente per pavimenti bio-eco a marchio Folia), prodotti per la cura del corpo (ho finalmente preso quel prodotto lavante per capelli naturale del quale vi avevo anticipato), spezie (mi serviva dello zenzero biologico in polvere Sonnentor), prodotti da frigo per lo stomaco (per il pranzo ho previsto le polpettine Falafel della Bio Apetì - le conosco bene) frutta e verdura biologica di stagione a peso (ci devo ritornare per la zucca), altro.
Ho anche incontrato il mio Rapunzel, lo zenzero candito, ma ho preferito lasciarlo in compagnia delle sue amichette (erano le bacche di vaniglia).
Dedicherò il prossimo post al prodotto per capelli.
Chiaro è che il jolly me lo son giocata.
Ovviamente non sono più passata da Lush anche perché di ritorno ho fatto "bip"(la preferenziale su De Amicis che poi diventa Carducci) e via fino al parco.
Ho trovato una foto su Flickr che sintetizza la mia immagine mentale della giornata di ieri (e anche delle prossime, in bilico tra le stagioni):
(il fotografo è lo stesso della foto del post sul tè).
Supposizioni.
Chiudo dicendovi cosa credo mi abbia causato il prurito: la tisana drenante con ortica, verga d'oro e betulla (Sognid'oro unpar di palle cavolo!).
Lo so che non è biologica ma adesso verrà sostituita, state tranquilli.
Segnali ciclabili.
Avete notato gli spazi doppi tra un blocco di testo e l'altro? Non capisco ma non mi tiene il solo spazio, o due o niente (devo sistemare a mano il codice ma sono in ritardo sulla tabella di marcia per cui teniamoci gli spazi).
Non vi sembra un chiaro segnale per richiedere più spazio per le biciclette?
A me sembra di sì
:)
(divagazione)
Come immagino saprete, ancora non sono confermati i danni che il cellulare provocherebbe sul nostro organismo. Ragion per cui gli esperti invitano all'uso degli auricolari (e pure degli sms) per ridurre i rischi al cervello causati dalle onde del cellulare (e fate attenzione anche a non tenerlo vicino alla parti intime o anche vicino al cuore. In pratica tenetelo a bada).
Con le amiche meglio telefonate brevi e vederle direttamente magari al Centro o a casa vostra: non è più piacevole gustare una bella tazza di tè verde con un buon dolcettino dei vostri? Io dico di sì.
(fine divagazione)
Dicevamo del salto in centro...
In bici naturalmente.
Così sono montata in sella alla mia bicicletta nera e ho avuto il primo incontro della giornata con i piccioni di piazza Gerusalemme. Ho poi percorso via Canonica fino al parco (questo è un percorso nuovo, mi andava di cambiare giro). Ho attraversato il parco e sono arrivata in via Dante.
Attraversare il parco e il castello è una delle cose che mi riempie di energia.
Perdite di memoria.
Lì ho avuto una momentanea perdita di memoria (indotta) e ho lasciato scorrere sul lato destro dell'area pedonale la bottega di Lush senza fare una piega.
Ho tirato dritto fino al Duomo e, ritornata la memoria, ho pensato: "Tanto da Lush ci ritorno dopo".
Sono arrivata in libreria dalle stradine più nascoste sbucando su via Torino: l'ultimo tratto è contromano, passa solo il tram, ma diciamo che andavo portando la bici a mano dato che non è ancora chiaro se alle bici sia consentito o meno passare.
Questa questione, come quella relativa alle corsie preferenziali di bus e taxi, pare sia ancora in fase di discussione.
Ora la cosa che sto per dirvi cambierà gli equilibri esistiti fino ad oggi.
Apprendo che il terzo piano della libreria Mondadori è un luogo interessante almeno quanto la bottega di Lush (!).
Scopro che gli oggetti plasticosi da cucina della marca Lèkuè (me la sono segnata) sono vere e proprie meraviglie per i miei occhi (almeno quanto certi saponi al taglio).
Sbircio anche dei quadernetti di ricette a righe e scritti a mano (per effetto della stampa ovviamente) con le copertine di cartoncino di diversi colori in base al tipo di ricette: ce ne sono di golose, tipiche nostre, ricette dal mondo, col radicchio... (di questi non mi sono annotata la casa editrice ma tanto ci tornerò).
Concentrati.
Ho comprato gli auricolari e poi via verso Cesare Correnti, concentratissima per evitare binari, spazi "a misura di ruota" nel pavè, macchine e motorini (il tram era appena passato fortunatamente). Avevo lo specchietto retrovisore (quello della "sciura Maria") da avvitare: stava tutto giù abbacchiato e non serviva al tubo, nel senso che stava laterale e specchiava la canna/tubo della bici (ma come detto, al tubo non serviva).
Sono passata giusto per dare un'occhiata...
Arrivo al Centro Botanico e scopro questa silenziosa oasi di pace nel centro di Milano.
Era la mia prima volta al Centro e sono rimasta meravigliata dalle dimensioni (ero stata al più piccolo in San Marco e non ci sono paragoni).
Qui ho trovato una moltitudine di prodotti tra cui perdermi: prodotti eco- bio per la pulizia della casa (ho scovato questo detergente per pavimenti bio-eco a marchio Folia), prodotti per la cura del corpo (ho finalmente preso quel prodotto lavante per capelli naturale del quale vi avevo anticipato), spezie (mi serviva dello zenzero biologico in polvere Sonnentor), prodotti da frigo per lo stomaco (per il pranzo ho previsto le polpettine Falafel della Bio Apetì - le conosco bene) frutta e verdura biologica di stagione a peso (ci devo ritornare per la zucca), altro.
Ho anche incontrato il mio Rapunzel, lo zenzero candito, ma ho preferito lasciarlo in compagnia delle sue amichette (erano le bacche di vaniglia).
Dedicherò il prossimo post al prodotto per capelli.
Chiaro è che il jolly me lo son giocata.
Ovviamente non sono più passata da Lush anche perché di ritorno ho fatto "bip"
Ho trovato una foto su Flickr che sintetizza la mia immagine mentale della giornata di ieri (e anche delle prossime, in bilico tra le stagioni):
Autore: craigCloutier |
(il fotografo è lo stesso della foto del post sul tè).
Supposizioni.
Chiudo dicendovi cosa credo mi abbia causato il prurito: la tisana drenante con ortica, verga d'oro e betulla (Sognid'oro un
Lo so che non è biologica ma adesso verrà sostituita, state tranquilli.
Segnali ciclabili.
Avete notato gli spazi doppi tra un blocco di testo e l'altro? Non capisco ma non mi tiene il solo spazio, o due o niente (devo sistemare a mano il codice ma sono in ritardo sulla tabella di marcia per cui teniamoci gli spazi).
Non vi sembra un chiaro segnale per richiedere più spazio per le biciclette?
A me sembra di sì
:)
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