Eccomi di ritorno da una breve biciclettata (era questa mattina ma pubblico solo ora il post).
Cosa ci può essere di più bello di una biciclettata per le vie di una Milano rilassata, in una mattina di fine luglio, con 23 gradi, un vento che soffia verso Sud Ovest a 10 km/h (lo diceva il meteo) pedalando su via Massena (che è una delle vie che amo percorrere in bici per via della vegetazione e anche delle case - se l'avete già sentita nominare è perché in questa via ha sede Radio DeeJay)?
Certamente un pedalata senza pedoni, piccioni, portiere di macchine che si aprono!
Così ho stilato la classifica delle mie 5 "p" (dove "p" sta per pericolo)
- pedoni
- piccioni
- portiere
- piste ciclabili
- p.... (è di 5 lettere, inizia con "p" e finisce per "a") di qualsiasi categoria siano: ciclisti, pedoni, automobilisti, nessuno escluso
Al primo posto troviamo i pedoni che passeggiano sulle piste ciclabili (le poche che ci sono a Milano) molto spesso ignari del fatto che si trovino appunto su delle piste ciclabili visto che somigliano sempre di più a percorsi vita con radici di alberi che spuntano, ciuffi di erba che nascondono gnomi...
Appunto!
Autore: Rose Robinson |
(immagine con licenza Creative Commons reperita su Flickr al seguente indirizzo: link)
Lo gnomo mi è sbucato all'improvviso ma per fortuna sono riuscita ad evitarlo perché andavo piano. Si è però spaventato (povero) ed è rimasto immobile a guardarmi con il suo fungone in mano (e per fortuna non sto facendo la Dieta Zona altrimenti avrei iniziato il conteggio "FUNGHI COLTIVATI... dunque per 100 grammi sono 3,7 g di proteine, 0,2 g di grassi e 0,8 g di carboidrati... ").
Oggi invece ho pensato... sarà biologico???
Riprendendo il filo del discorso perduto, la pista ciclabile alla quale faccio riferimento
è quella di via Giorgio Pallavicino che porta verso Pagano.
Ritornando ai pedoni, ne troviamo che attraversano appena scatta il rosso (perché tanto sono pedoni) o nelle aree pedonali, come ad esempio via Dante (dove dovete sapere che i ciclisti hanno libero accesso e lo dice Ciclobby, non io) dove sbucano improvvisamente quasi che fossero tutti scattisti alla partenza di una gara. Così sei costretta a virate improvvise tra pedoni e piccioni... esatto, ho detto piccioni.
Infatti la seconda causa di pericolo per chi si muove in bicicletta a Milano sono i piccioni che più o meno si comportano allo stesso modo dei pedoni con l'aggravante che al suono del campanello anziché spostarsi ti vengono incontro (ve lo posso giurare, se non ci credete provate e poi ditemi).
Poi ci sono le portiere delle macchine parcheggiate, un classico che per ora sono riuscita a scampare grazie ad un sistema che ho adottato e che per ora mi da buoni risultati.
Se l'auto ha lo specchietto rivolto verso l'interno quasi sicuramente sarà priva di conducente, quindi sicura, da semaforo verde (e qui il “vai che vai bene” del biodizionario calza più che mai).
Se invece lo specchietto è aperto devo attivare il radar per intravedere la sagoma del guidatore. Se non la vedo allora "vado" altrimenti è un semaforo rosso perché potrebbe aprire da un momento all' altro e quindi devo assolutamente stare alla larga.
Nota:
Vi consiglio di NON affidarvi al radar se vi siete appena svegliati o se siete stanchi o con il sole in faccia che vi acceca.
E vogliamo parlare delle piste ciclabili che si interrompono bruscamente e ti ritrovi "non si capisce bene dove" (se in strada, sul marciapiede, su uno sterrato con accesso a non si sa cosa...)? Questo quando non sono interrotte da un bel furgone del carico e scarico merci piazzato sull' area preposta che però (geniale) interrompe la pista costringendoti a buttarti sulla carreggiata con il rischio di essere travolta!
Per l'ultima “p” lascio a voi la parola :)
Ci sarebbero poi anche i binari del tram e le buche sull' asfalto (dato che non iniziavano con “p” le ho omesse).
Se poi non volete far salire l'applausometro dell'odio che automobilisti e pedoni (e probabile da oggi anche gnomi) manifestano verso la categoria dei ciclisti allora per favore non andate sui marciapiedi!
Oltre ad essere vietato (e quindi sanzionabile) non è nemmeno più sicuro della strada, ve lo garantisco.
Detto questo, buona biciclettata a tutti quelli che posseggono una bici (e del tempo per andarci).
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