martedì 6 settembre 2011

Giornata a luci rosse: come ritrovare la calma perduta

Che stranezza ieri sera: mi è stato detto che avevo la pelle della schiena liscissima. Peccato non stia usando lo scrub da almeno 10 giorni (e non dovrei nemmeno dirlo, io che predico bene e razzolo malissimo!). 

E allora a cosa serve lo scrub?
Come la maggior parte delle cose, serve a riempire i nostri vuoti (lo scrub verde in bagno sta proprio bene messo lì tra il gabinetto e il cesto della biancheria da lavare - "ma dove che non c'è una mensola?" Infatti è appoggiato sopra al coso di plastica...), serve a dare una meta ai miei percorsi cittadini in bicicletta oltre che ovviamente a chi lo vende.

A dire il vero credo di sapere cosa succede. Quando lo abusi finisce che ti gratta e ti fa uscire delle piccole crosticine che alla fine, al tatto, danno un effetto scrub (nel senso che la tua pelle sembra uno scrub – aperta e chiusa parentesi).

Diciamo che mi sono convinta che sia a rilascio graduale. Mi piace pensare ad una cosa che abbia effetti in là nel tempo (è partita oggi ma arriverà chissà quando).

E questa mattina una cosa proprio non è partita e non arriverà mai da nessuna parte. Anzi, forse dovrei dire che è proprio partita, se ne è andata.

Succede che verso mezzogiorno decido di "fare una lavatrice" dato che il clima era deciamente favorevole (vedevo svolazzare le lenzuola di quella del piano di sopra).
Così carico la lavatrice, imposto il programma e la temperatura (io i colorati li faccio a 40°, mai oltre – i danni li fai tranquillamente anche alle basse temperature) e metto l'aceto... 
No che non lo metto, la vaschetta dell'ammorbidente era grondante acqua stagnante!

In questi casi solitamente funziona che ignori il problema, fingi di non averlo visto e passi oltre (un po' come quando tenti di chiudere l'armadio con la roba che straborda e non si chiude, e allora te ne vai dalla stanza lasciandolo mezzo aperto, non vi capita mai?)

Bene, sono passata oltre e ho premuto il pulsante di avvio e una lucina rossa impazzita mi lampeggiava insieme ad altre due lucine rosse fisse. E allora cerca di capire cosa vuol dire quel segnale. Così vai a pagina 13 del manuale Ariston, voce "Anomalie e rimedi" e scopri che il risultato è: "Chiamare l'assisstenza perché sta segnalando un' anomalia" (c'è scritto proprio così).
Non mi scoraggio, mi convinco che stasera qualcuno proverà a togliere il tappo dello scarico per vedere se c'è qualche blocco (dato l'orario direi che sarà domattina).

Così fingo a me stessa di avere fatto il bucato regolarmente, fingo anche di avere steso (e simulo l'azione sporgendomi dal ballatoio con la scusa di prendere una boccata d'aria) e nell'attesa che i colorati si asciughino per procedere con la seconda lavatrice dei bianchi (adesso però stiamo esagerando) mi metto a lavorare al computer.


panni stesi... ad aprile!
Foto illusoria scattata ad aprile.

Dopo oltre 3 ore passate su un documento (per mia fortuna backuppato 2 giorni prima sull'onda di un'intuizione) un improvviso crash riduce il mio file da 3000 kb a 0 in una frazione di secondo. Me ne accorgo solo quando riavviato il computer apro il file e il documento è bianco (ancora questo foglio bianco ricorrente, cosa vorrà dire? Ayame cosa ne pensi?).

Non dite quello che state per dire.
Certamente che avevo salvato, salvo ogni 3 minuti ma qui salvare non è servito perché si è semplicemente f******!

Niente da fare. Andato. Perso. Buttato. Non ci potevo credere!
Così ho iniziato a mangiare delle prugne biologiche comprate questa mattina alla Coop (un calo di zuccheri in questa situazione mi sarebbe stato fatale).

La sceneggiata (milanese).
Così ti siedi, piagnucoli un po' sul latte versato (anche perché nel frattempo hai dato fondo alla caffettiera da 3 - e tu il caffè a casa lo bevi solo macchiato con il latte d'avena) stando attenta a non bagnare la tastiera e pensi.

Cosa pensi?
Pensi al significato di quello che ti è appena successo.

Sono stata punita per:

1) avere pensato di rimandare a domani il post di oggi dato che avevo un po' da fare ( ovviamente il post non sarebbe stato questo che state leggendo ma un altro);

2) avere tralasciato il lavoro causa blog (mentalmente s'intende); 

3) non essere andata in palestra questa mattina come deciso ieri (è da giugno che ho smesso di andare anche perché non amo molto la palestra, piuttosto preferisco andare a correre al parco o in bicicletta – sì però ci devi andare!);

4) non avere telefonato alla suocera che, lo giuro, sono giorni che voglio chiamare per un saluto (è tra le cose scritte sul mio blocco cartaceo, incorniciata, ma non riesco mai a trovare un attimo di tempo per farlo);

5) non avere ancora telefonato in comune per il rinnovo della carta d'identità scaduta a maggio (dato che voglio quella elettronica serve la prenotazione) – tranquilli, non giro senza documenti, ho il passaporto;

6) per avere iniziato ad usare cose naturali e senza parabeni.

Ecco.

La rivincita di settembre.
E allora decidi di prenderti una rivincita e di ribellarti, di fare il contrario di una cosa buona e giusta.

"Adesso mi impiastriccio tutta la testa con la maschera capelli d'Angelo di Lush (che come ormai saprete, verso la fine della lista presenta qualche parabene).

Ma sì, oggi di semafori rossi ne sto vedendo da questa mattina (e pure lampeggianti...non è il giallo a lampeggiare di solito?) cosa sarà mai una rinfrescata di crapa con questa mousse?

Bella fresca di frigorifero (non ci andrebbe ma io la tengo per eccesso di zelo e forse nemmeno va tanto bene) la prendo con le dita e la schizzo sulla testa come fosse fango dal quale mi voglio liberare. Dalle radici alle punte e aggroviglio i capelli massaggiando (solo dopo ragiono e capisco che con il pettine avrei fatto un lavoro migliore: ma la mia intenzione non era un lavoro fatto ad arte, anzi, l'opposto possibilmente).

L'alternativa era rompermi due uova sulla testa da quanto ero fuori di me per cui è anche già andata bene (e le uova comunque figurano tra gli ingredienti di questa maschera, sono di gallina ruspante e sono il terzo ingrediente).

E con questa roba in testa, mentre ti guardi allo specchio e inorridisci, sorridi e decidi di coniare il "vaffa post".

Non so, questa cosa mi ha fatto sentire meglio.

Così ho ripreso il lavoro e mi sentivo come ci si sente dopo avere fatto qualche marachella o qualcosa di proibito. Un po' in colpa ma felice di averla fatta - che potendo tornare indietro lo rifaresti (ovviamente non vale per il lavoro perso).

Ma non lamentiamoci per queste piccolezze: non c'è mai fine a questo genere di catastrofi domestiche (e menomale che non ho la lavastoviglie!).

Da bagnati i capelli hanno un profumo campagnolo di erba (infatti c'è il crescione come secondo ingrediente). Anche da asciutti profumano di crescione.

Il risultato è stato più o meno questo (qui decisamente più brillante).

70% prato verde-30% erba secca

I fiorellini e il bastone in fondo a sinistra sono rappresentativi dei pezzettini di erba che lo shampoo solido alle erbe purificanti ti lascia tra i capelli (infatti la maschera va tenuta in posa almeno 20 minuti e poi risciacquata).

I capelli dovrebbero migliorare nell'aspetto ma ad essere sincera il beneficio più evidente è il profumo di natura che mi ha lasciato (e dici niente!).

Non vi sembra che il titolo del post abbia un po' il sapore di quei libri americani sul potere della mente come quelli di Anthony Robbins, titoli tipo "Come ottenere il meglio da sé e dagli altri" (e infatti questo è proprio il titolo di uno dei suoi libri che ovviamente ho letto).

In particolare oggi credo mi sia stata utile la parte sull' "Energia, il combustibile per l'eccellenza" secondo la quale la prima chiave del vivere sano è il potere del respiro (pagina 161 del tascabile Bonpiani). Il secondo principio consiste invece nell'ingerire alimenti ricchi di acqua (e io ho mangiato 5 prugne come fossero caramelle allo zenzero) che coincide anche con il quinto, che suggerisce di consumare frutta in abbondanza (5 prugne +1 mangiata adesso direi che sono sufficienti). 

Questa notte dormirò e mi sembrerà di stare in un fienile. 
Dopo questi imprevisti ho proprio voglia di staccare completamente da questo ambiente a luci rosse.

2 commenti:

  1. E non è ancora finita!
    Franca è un'amica ricorrente (la frase faceva parte di un esperimento di domenica...ora è stata rimossa grazie al tuo intervento :)).
    Come mai da queste parti?
    Anche tu problemi con il bucato?

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