Beauty kitchen: pulizie a fior di pelle

Forse è il caso che mi compri una lavastoviglie.

E' confermato: lavare i piatti mi canalizza le idee e di coseguenza mi bagna i fogli del blocco note (no block-notes) dato che passo dall'acquaio (termine che mi rimanda all'acquario dei pesci e che preferisco a "lavello", che mi suona invece come "girello") che sta sul tavolo, e in un attimo schizzo acqua da tutte le parti.

Infatti ogni folgorazione non passa senza essere annotata.

A questo punto credo sarebbe meglio scrivere sulla confettura al limone per piatti la dicitura "1,21 Gigowatt" (ovviamente solo per lavaggio a mano).

Così viaggio avanti e indietro nel tempo, le cose si trasformano un secondo dopo averle pensate perché altri movimenti neuronici modificano gli eventi.

Tutto questo per dire che ho la necessità di concludere l'argomento "pulizie domestiche" (e pulizia della testa) in questo post, prima che diventi qualcos'altro (più di quanto non sia già diventato "altro").

Appunto. A che punto ero arrivata della riduzione dell'inquinamento nella mia casa?

Purtroppo siamo ad un punto morto, ancora non è stato costruito il nuovo ambiente di lavoro.

Ricorderete che sono subentrati altri intoppi e non per ultimo la lavatrice che non andava.

E questa cosa ha modificato (anche se in modo reversibile) alcuni eventi futuri.

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Succede che...

Da 3 giorni circa mi sveglio con un prurito incredibile alle gambe in particolare, ma in generale su quasi tutto il corpo (braccia e viso anche se molto meno delle gambe).

Ho pensato che poteva essere stata la crema alle nocciole mangiata in questi 2 giorni (svariate volte). Però poi ho avuto un'improvvisa illuminazione.

Aceto.

Era colpa del detersivo rimasto sulle lenzuola dato che l'ultimo lavaggio era avvenuto senza l'aceto. Sapete che al posto dell'ammorbidente già da un po' di tempo utilizzo l'aceto di vino bianco (anche quello di mele va benissimo, ma dato che è biologico me lo tengo per le insalate) perché aiuta ad eliminarne le tracce di detersivo dal bucato, soprattutto se il detersivo è quello in polvere. 

L'ultima volta non è entrato in azione perché la vaschetta ancora non era stata pulita a dovere (cosa che poi ho fatto utilizzando aceto e bicarbonato). 

Bicarbonato.

Altra intuizione avvenuta poco dopo la prima.

Dato che il bicarbonato purissimo di sodio si usa praticamente per tutto (dalle ascelle alle torte, passando per i piedi per finire nel forno e poi nel frigo) ho pensato: perché non usarlo anche per la lavatrice?

Ma non in aggiunta al detersivo in polvere ma al posto del detersivo in polvere!

La cosa che sapevo era che il bicarbonato potenzia il potere del detersivo. Così ho pensato che se ne bastava una piccola parte per potenziarlo, una grossa parte poteva proprio eliminarlo, no? 

Ebbene, ho trovato un'informazione che avvalorava questa mia intuizione e così ho deciso di sperimentare.

Però non me la sono sentita di fare il passo più lungo della gamba (scusate, è tutto il giorno che sono seduta e avevo l'esigenza di sgranchirmi mentalmente) e così ho messo comunque una punta del mio "Sole in lavatrice con bicarbonato" (essendo che già contiene del bicarbonato è come se ne avessi messo ancora meno di una punta). Comunque è praticamente terminato: faccio qualche lavaggio ancora e poi bye bye anche a lui!.

Autore: Sunfox

Ho lavato a 40°, non oltre (anche se la mamma dice che le lenzuola si fanno minimo a 60°) dato che insieme alle lenzuola avevo anche qualche magliettina e non intendo certo mettere su 10 kg per farle aderire nuovamente al corpo. 
Così, ho avuto la conferma che il bicarbonato di sodio (complice l'aceto) svolge un'efficace azione purificante.

Così da oggi per la lavatrice solo bicarbonato di sodio purissimo e aceto (con al massimo un cucchiaino di detersivo giusto per darlo a bere alla testa, e finché non lo finisco).

Segnalazione post post (aggiunta giovedì 15 settembre). 
Il solo bicarbonato (o anche con l'aiuto di un po' di detersivo) non funziona nel caso in cui sui bianchi ci siano macchie di frutta e nemmeno su lenzuola macchiate di crema per le gambe ai mirtilli (o almeno non a 50°, magari a 60° potrebbe anche funzionare).

E lo sapete che questi stessi ingredienti vanno bene per pulire i mobili della cucina, il frigorifero e il forno?

E anche per i pavimenti si usa un bicchiere di aceto diluito in acqua calda. Meglio però alternarlo al detergente tradizionale, possibilmente eco-bio (io, come vi ho detto in un precedente post, utilizzo quello della linea Viviverde della Coop).

Per i parquet pure (fatevi però aiutare da un panno in microfibra).

Idem per i vetri: acqua e aceto.

Ma per il bagno???

Per il bagno... Stessa cosa, acqua calda e bicarbonato o acqua calda e aceto! 

Anche in questo caso da alternare ad una pulizia con un tradizionale prodotto specifico ( del resto il cesso è il cesso!).

Per il forno e il frigorifero si utilizza uno spruzzino con aceto o con bicarbonato (meglio se fatto con il forno ancora tiepido mentre il frigorifero va bene che resti fresco). Lasciatelo agire qualche minuto prima di sciacquare. 

Da dimenticare.

I prodotti puliforno spray chimici sono parecchio tossici ma immagino lo sappiano anche gli Alieni soprattutto se non risciacquati bene (i prodotti).

Da ricordare.

Non utilizzare l'aceto su marmo e pietre, legno, cotto e tutte le superfici sulle quali è sconsigliato l’uso di sostanze acide.

Se l’acqua del rubinetto (di cui vado matta) è troppo calcarea si può usare l’acqua distillata per evitare macchie di calcare.

Ribadisco che al posto dell'aceto di vino bianco può certamente essere utilizzato l'ceto di mele che ha anche un odore meno forte.

Bicarbonato e aceto vanno bene per tutto.

Anche per pulire l'argento (il bicarbonato, non l'aceto). Io ho appena pulito una piccola zuccheriera: è bastato aggiungere un po' d'acqua al bicarbonato e sfregare bene (io probabilmente non ho sfregato abbastanza). 

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Riflettete bene.

Se però ad essere così lucida è la vostra pelle allora è il caso di intervenire.

Dato che siete in cucina prendete il mezzo limone che avete avanzato dalla preparazione della confettura di ieri.

Ora andremo ad utilizzarlo sulla pelle del viso per cui voglio sperare sia biologico (comunque fate come volete).

Spremete il limone e pennellate con il succo il viso. Lasciate seccare e lavate poi con acqua tiepida (tornando dal bagno poi passate dal frigo per prendere altri 2 limoni).

Chiaro?

Se avete infatti la necessità di schiarire la pelle (del viso, sia chiaro) ecco quello che fa per voi.

Prendete i 2 limoni interi che avete appena recuperato, lavateli con acqua calda molto bene (dato che tra poco la buccia finirà sulla vostra faccia) e grattugiate la scorza (prima però asciugateli). Mettete la scorza su un panno e lasciatela seccare. Aggiungete un cucchiaio di olio di semi di girasole biologico (o di un altro olio vegetale che avete a disposizione) e otterrete il preparato per questa maschera.

Spalmate il composto ottenuto sul viso ben pulito e frizionate con movimenti circolari per 5 minuti facendo attenzione a non graffiare la pelle. Risciacquate con abbondante acqua tiepida.

E' un'antica ricetta inglese da utilizzare ogni 2 settimane per schiarire la pelle. 

Ayame mi chiedeva (potete leggere il suo commento in fondo al post di ieri) una "ricettina naturale per purificare il viso (1), prepararlo all'evento (2) e pulire la pelle liberandola da brufoletti (3 )" pre-ciclo (non si mangia la Nutella!).

Perfetto, restate in cucina e andate a prendere delle prugne nere (spero le abbiate, io le avevo in casa oggi e per fortuna anche l'altro ieri le avevo: proprio grazie alle prugne ho superato brillantemente un possibile calo di zuccheri).

Serbatoio carburante

1) Purifichiamo (con le prugne).

Sbucciate e disossate due o tre prugne nere. Quindi fatele bollire e riducetele in poltiglia aiutandovi con una forchetta.

Aggiungete al composto così ottenuto 5-6 gocce di olio di mandorle (o anche olio di semi di girasole) quindi applicate sul viso ben pulito a lasciate agire per una decina di minuti. Risciacquate con acqua tiepida.

La polpa delle prugne, applicata sul viso, ha un effetto astringente e purificante, utile nella cura dell’acne ostinata in particolare in presenza di pus (non credo sia il caso di Ayame ma meglio prevenire dato l'importanza dell'evento :)). 

Infatti passiamo alla seconda ricetta e 2) prepariamoci all'evento (con uno scrub di cacao, sale e bicarbonato).

Adesso potete andare nella dispensa a prendere la Nocciolata o la Nutella e strafogarvi fino alla nausea!

Adesso potete andare a prendere il cacao amaro: non la Nocciolata né la Nutella ma il cacao in polvere, lo stesso che io aggiungo al mio frullato della prima colazione (al momento lo sto facendo utilizzando solo la banana -senza pesca- al massimo ho provato ad aggiungere qualche prugna).

Prendete anche del sale, in questo caso però quello fino (se pensavate di poter usare quello grosso allora mettete in conto una mezza giornata che impiegherete per tritarlo). E vi servirà anche del bicarbonato. Vedete che tutto torna?

Prendete eguali quantità di cacao, sale e bicarbonato e mescolateli bene. Poi aggiungete poco alla volta dell'olio (quantità a piacere, meglio se di mandorle) e amalgamate bene tutti gli ingredienti fino a formare una "palla" compatta.

Bagnate il viso e spalmatevelo. Per rendere più o meno delicato lo scrub si può aumentare o diminuire la dose di sale.

Ayame, perdonerai se ti ho fatta ingolosire ma il cacao in questi giorni è l'unica cosa che ho in mente (e data la tua richiesta credo non dispiacerà neanche a te :))

E 3) liberiamo la pelle dai brufoletti (con acqua e bicarbonato).

Tenete lì il bicarbonato. Non facciamo nessuna lavatrice (a quest'ora poi proprio non è il caso).

Tentiamo un attacco ai brufoli con una maschera.

Prendete il bicarbonato e aggiungete acqua fino a formare una pasta non troppo densa (più o meno come quella che avete preparato per pulire l'argenteria). 

Applicate la maschera e rilassatevi tenendola per 15 minuti. 

Poi risciacquate la faccia e fermatevi a sentire la morbidezza e a vedere la chiarezza della vostra pelle (mi confermate?). Potete utilizzarlo 2 volte a settimana.

Se nessuna di queste vi piace allora fatevi una pera.

Per una pelle libera e purificata.

La polpa della pera è l’ideale per chi ha la pelle mista e grassa. Sbucciate quindi una pera mediamente matura (le mie della foto sono praticamente andate!). Tagliatela a pezzi e amalgamate il tutto fino a creare una pasta cremosa. Stendete il composto ottenuto e lasciate agire per circa 15 minuti, fino a quando lo strato superficiale non inizia a seccarsi. Quindi risciacquate.
La maschera viso alla pera ha un effetto astringente e vitaminico: purifica la pelle e la rivitalizza.


Adesso direi che per il weekend avete un po' di cose da preparare. Il dovere mi chiama (vado a lavare i piatti).