Già da qualche giorno ero intenzionata a pubblicare ma mi ero detta, pausa, per cui ho resistito fino ad ora. Ma poi ho pensato che per non arrivare con una distesa di cavolate come quella nella foto avrei dovuto diluirle su qualche post anticipando così, anche se solo di qualche ora, la riapertura post ferie del blog.
Autore: Dirk Huijssoon |
Così eccomi qui, da questo angolo di paradiso (e non sto parlando del mio amato bilocale con vista) dove le case sono tutte bianche e il vento soffia incessante senza muovere un solo granello di sabbia rendendo possibile anche lo stare fermi a farsi bruciacchiare senza accorgersi del danno subìto.
Eccovi servita la mia prima cavolata biologica.
Si tratta della mia crema al miele di Fitocose (biologica) che è rimasta per errore nell’armadio a casa a Milano (decisamente una cavolata).La crema è un fluido fantastico dall’azione idratante ed emolliente adatto a restituire idratazione alla pelle resa secca dai tensioattivi (i detergenti che abitualmente utilizzate per lavarvi se ancora non vi siete convertite alla cosmesi eco-bio) e dai raggi del sole, quindi assolutamente indispensabile per la mia pelle in questi giorni di mare.
Peccato sia rimasta nell’armadio a Milano!
Occorre fare un passo indietro e ritornare alla valigia, per la precisione al bagaglio a mano.
Solo una persona diciamo fantasiosa poteva pensare di restare nei 5 chili consentiti (considerato che solo la valigia ne pesa quasi 3). Infatti alla fine ho reputato più saggio imbarcare il bagaglio e questo anche grazie al contributo del marito altruista che ha negato alle mie creme over 100 ml (ovvero quasi tutto il kit tra detergenti, solari, creme idratanti) uno spazio nel suo bagaglio da stiva: quello spazio infatti era destinato alle sue scarpe da ginnastica (la famosa ginnastica da sdraio con iPad, avete presente?)Così alla fine, la mattina della partenza, mezz’ora prima di uscire di casa ho spostato qua è là cose, ne ho aggiunte altre e alla fine ho scordato la crema idratante al miele di Fitocose!
Già al mio olio lavanda e rosmarino ci avevo rinunciato dato che essendo il flacone in vetro non era proprio la situazione più adatta quella del lancio della valigia. Infatti i bagagli da stiva nel trasporto dall’aeroporto al mezzo vengono lanciati sui carrelli e rimbalzano qua e là come pop corn al calore. Quindi oggetti fragili da evitare(!).
Una volta atterrati, oltre alla piacevolissima e per nulla scontata sorpresa del bagaglio presente all'appello un’altra altrettanto piacevole sorpresa è stata trovare nel bagno della stanza un kit da bagno (gel doccia, lozione corpo, shampoo e balsamo) che riportava su ogni prodotto la dicitura "natural ingredients" (in una percentuale variabile dall' 87 al 95% in base al tipo di prodotto). Wow, mi sono detta, sono avanti! Poi però ho pensato che le trappole si nascondono proprio dietro a diciture come queste e così mi sono fiondata sull'INCI della crema corpo Body Milk “with bergamot & green tea” Apivita (che avrei usato come sostituta temporanea della mia Fitocose al miele) ed ecco il responso del biodizionario con i suoi semafori:
- CAPRYLIC/CAPRIC TRIGLYCERIDE : 2 semafori verdi
- CETEARYL ALCOHOL: 2 semafori verdi
- CYCLOPENTASILOXANE : 2 semafori rossi (si tratta di silicone volatile)
- GLYCERYL STEARATE : 2 semafori verdi
- PEG-100 STEARATE : 1 semaforo rosso
- ...
L’elenco prosegue con ancora una ventina di ingredienti tra cui il bergamotto e il tè verde ma non meritando un posto d'onore nella lista mi fermo qui. - CETEARYL ALCOHOL: 2 semafori verdi
- CYCLOPENTASILOXANE : 2 semafori rossi (si tratta di silicone volatile)
- GLYCERYL STEARATE : 2 semafori verdi
- PEG-100 STEARATE : 1 semaforo rosso
- ...
NEGATIVO.
Si tratta solo della prima parte della lista (i primi 5 ingredienti dopo aqua) ma direi che la prova per Apivita non è stata superata e se non fosse che non avevo altre creme da spalmarmi (e il sacco per la raccolta differenziata della plastica a portata di mano) sarebbe finito tutto immediatamente con un bel lancio del sacco, già menzionato in un precedente post.Resto dell’idea che nelle liste lunghe si nascondano quasi sempre sorprese poco piacevoli e che invece una lista breve sia in generale poco sospetta e certamente più facilmente traducibile.
E allora perché non usare cosmetici dove il primo ingrediente dopo l’acqua è Aloe barbadensis gel (ovvero succo di aloe) che accomuna moltissimi prodotti di Fitocose (tra creme, detergenti e anche protettivi per il sole)?
Però il titolo del post parla di cavolate (al plurale).
Infatti la seconda cavolata riguarda un altro prodotto Fitocose che ho terminato e che non vedrò almeno fino a metà settembre. Ho infatti scordato prima di partire di fare un nuovo ordine sul sito e ho praticamente finito la mia crema viso all’Alchemilla (come già anticipato, al mio ritorno farò un post dedicato agli indispensabili). Ora il laboratorio è chiuso e lo sarà fino al 29 agosto (e dall'apertura ci vorranno poi almeno altri 20 giorni per la spedizione dei prodotti). Ci sono su Milano rivenditori che tengono alcuni prodotti di questa azienda ma l'assortimento è davvero scarso. Vi farò sapere come avrò risolto.
Infatti la seconda cavolata riguarda un altro prodotto Fitocose che ho terminato e che non vedrò almeno fino a metà settembre. Ho infatti scordato prima di partire di fare un nuovo ordine sul sito e ho praticamente finito la mia crema viso all’Alchemilla (come già anticipato, al mio ritorno farò un post dedicato agli indispensabili). Ora il laboratorio è chiuso e lo sarà fino al 29 agosto (e dall'apertura ci vorranno poi almeno altri 20 giorni per la spedizione dei prodotti). Ci sono su Milano rivenditori che tengono alcuni prodotti di questa azienda ma l'assortimento è davvero scarso. Vi farò sapere come avrò risolto.
La terza cavolata sta sempre nell’armadio vicino alla crema ma non è biologica (o almeno non direttamente). Sto parlando della mia reflex che sarebbe stata un'ottima compagna di viaggio, utilissima anche per documentare i miei post ma che ho pensato bene di non portare dato che il proposito era quello di staccare da tutto (e conoscendomi avrei passato tutta la giornata con cavalletto e macchina). E non solo la reflex ho lasciato a casa ma pure la compatta!
Come mi vengono certe malsane idee sto ancora cercando di capirlo (magari Franca nelle prossime settimane mi darà una mano con le sue interpretazioni circa il funzionamento della mente umana).
Così ho selezionato una fotografia direttamente dalle immagini con licenza Creative Commons su flickr (questo il link all'immagine).
Come mi vengono certe malsane idee sto ancora cercando di capirlo (magari Franca nelle prossime settimane mi darà una mano con le sue interpretazioni circa il funzionamento della mente umana).
Così ho selezionato una fotografia direttamente dalle immagini con licenza Creative Commons su flickr (questo il link all'immagine).
Eccovi riassunto con un'immagine il mio livello di stress di queste ultime settimane
(e nei periodi di stress più intenso il campo può comprendere un congruo numero di elementi ulteriori - congruo come il numero delle mie letture da viaggio).
(e nei periodi di stress più intenso il campo può comprendere un congruo numero di elementi ulteriori - congruo come il numero delle mie letture da viaggio).
Ora vado a godermi queste ultime ore di relax (probabile il prossimo post sarà da Milano).
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