mercoledì 31 agosto 2011

Anche alle pecore (nere) piace il gelato

A casa di Simo.
Oggi pomeriggio sono passata "acasadisimo" (è proprio il nome del blog) e ho visto che c'era una grossa torta con le candeline per festeggiare i 2 anni del suo "m******blog". Così ho pensato che sarebbe stata l'occasione giusta per presentarmi. Ho scoperto solo da poco questo blog e lo leggo un po' a singhiozzi ma quando ho un attimo un salto lo faccio molto volentieri, è spassosissimo!

Il gelato.
Mi ha offerto una coppettina di gelato (virtualmente s'intende). Spiego meglio: così diceva la frase che invitava a lasciare il commento sul suo post, una sorta di intrattenimento piacevole e di stagione (mica poi lo ha offerto solo a me).

Così mi è venuta una gran voglia di gelato (assolutamente reale), ma il gelato quello di una volta, non le solite terrificanti finzioni che inganneranno pure l'occhio ma non certo il mio palato (e se è per questo nemmeno l'occhio, l'ho addestrato a riconoscere i grassi idrogenati a mezzo metro di distanza).

UN ANNO FA...
Vi voglio quindi raccontare di una scoperta piacevolissima fatta qui in zona qualche mese fa (temo sia anche già passato un anno).
Una sera, passeggiavo con Elisa qui in zona quando ci siamo imbattute in questa gelateria vicino a Corso Sempione. La gelateria non spicca per insegne colorate al neon né tantomeno è in una posizione favorevole (si trova all'angolo tra Corso Sempione e via Emanuele Filiberto (a Milano naturalmente), di fianco al Kebab. 


Gironzolando si impara (e la bolletta meglio pagarla on-line)
Per notarla o la conosci o significa che stai girando a zonzo magari per ingannare il tempo (e non lo riesci ad ingannare comunque), per dormire meno ore di quelle che già non dormirai dato che soffri di insonnia (!).
Ora mi ricordo perfettamente, era fine estate ma faceva abbastanza caldo quella sera (e io il caldo non lo sopporto!). Avevo voglia di un frappè. Cammina cammina arriviamo in questa gelateria un po' insolita considerato che sembrava proprio una gelateria. Infatti la più nota gelateria, che resta comunque in zona, spesso viene confusa con l'ufficio postale (sempre in zona) a giudicare dal numero di persone in coda per mangiare un gelato...


Code di qualità.
Se non c'è da stare in coda almeno mezz'ora allora non ci si fida, vero? 
A maggior ragione se ci sono solo 5 gusti (forse erano anche 4 quella sera).

C'è chi punta sulla quantità, chi sulla qualità, chi segue il gregge. 
Questo già lo avevo capito ma la cosa che ancora non sapevo era che stavo per mangiare un gelato naturale, come una volta ma più buono, senza uso di grassi idrogenati, coloranti, conservanti e basi pronte.

Il buon gelato artigianale: naturale, senza conservanti, coloranti e grassi idrogenati - senza glutine
Il buon gelato artigianale della Gelateria Sempione


Oggi, in data 31 agosto, i gusti sono molti più di quella sera.

Solo Elisa vi potrà raccontare di quanto lo abbia decantato durante il tragitto verso casa (du balle, scusami Eli!). In quell'occasione però ho preso un frappè alla nocciola, strepitoso! Così buono da volerci ritornare un'altra sera con Pamela (ti ricordi Pamy, di ritorno dal pronto soccorso con le tue tonsille ingrossate di rientro dalla Spagna?).


UN ANNO DOPO - Senza titolo.
A distanza di quasi un anno, qualche settimana fa passeggiavo con il marito in zona, di ritorno da una cenetta tet a tet al ristorante Iyo (per chi non lo conoscesse è un buon ristorante con cucina Sushi Fusion, dove si vede che anche l'architetto ha fatto molto bene il suo mestiere) e mi è venuta voglia di gelato. Così siamo passati dalla gelateria artigianale (ancora a questo punto del post non ha un nome - senza titolo).

Ricordo di avere preso i gusti yogurt e pinoli ************** (si può dire, il fatto è che non ricordo il nome preciso). 
Vi basti sapere che il marito il gelato lo mangia come fa le camminate: bene, quella sera si è mangiato quasi tutto "il pinoli", giuro!

A casa di Fabiana.
Eravamo invitati a cena da Fabiana (non è un blog, e la cena era qualcosa di super, complimenti carissima!) e noi avremmo portato il gelato (che banalità, volevo fare dei dolcetti ma qualcuno me lo ha proibito). Così ho provato a cercare su google la gelateria per telefonare e capire se era aperta (il nome non lo sapevo). CHIUSA fino al 27 agosto!

La pecora nera.
Che brutta notizia. Ho dovuto ripiegare sull'altra gelateria e così ho raggiunto le pecore due isolati più in là. Per mia fortuna ero l'unica pecora rimasta a Milano (quindi nera) i giorni precedenti a Ferragosto. 
Ma che cosa succede a ferragosto??? Boh, non l'ho mai capito.

Prendere nota (!)
Comunque la gelateria del gelato buono come una volta si chiama Gelateria Sempione e si trova in via Emanuele Filiberto angolo corso Sempione.

E ho anche trovato in rete un articolo uscito sul corriere che conferma le mie impressioni e mi fornisce anche qualche utile dettaglio: il gusto che tanto è stato apprezzato (decisamente troppo) dal marito era "Pinoli di Viareggio".


OGGI.
Così oggi pomeriggio ci sono ritornata per vedere se c'erano altre novità e prendere qualche informazione. Il titolare mi ha mostrato orgoglioso i suoi pinoli della tenuta di San Rossore (mi ha fatto vedere proprio la confezione e subito il mio occhio è stato attirato da una cosa verde... non era pistacchio ma si trattava della fogliolina stellata della certificazione biologica). Mi ha parlato della tradizione che porta avanti che è quella di un gelataio toscano del lontano 1940, mi ha mostrato le schede con le certificazioni di qualità sul Pistacchio di Bronte (se chiedete di vederle le mostrerà anche a voi).

Niente zenzero.
Per lui genuinità e freschezza sono le sole cose che contano: pochi gusti ma tutti i giorni freschi. E aggiunge scherzosamente che "il suo gelato non rimane sullo stomaco" (lui lo garantisce e io lo confermo, qui lo zenzero se ne resta bello bello nel suo pacchettino).


Intolleranze agli estranei.
Ma vediamoli questi ingredienti: infatti la ricetta non è segreta per nulla ma assolutamente trasparente e in bella mostra a destra, appena si entra. Tutti gli ingredienti sono riportanti dal primo, quello presente in quantità maggiore, all'ultimo.
Questa cosa è importante perché permette a chi soffre di intolleranze verso qualche alimento particolare di poter scegliere liberamente (senza soprattutto dover raccontare a degli estranei del perché non si beva latte e il celiaco evita di vedere il dispiacere prendere forma sui loro volti).

Questo gelato è adatto a celiaci (non contiene glutine) e i gusti alla frutta sono privi di latte e suoi derivati, adatti quindi anche a vegani.

Nomi d'arte.
Vi riporto giusto 4 gusti (mannaggia, degli altri non ho preso nota ma se andate li potete leggere direttamente).

Yogurt: yogurt intero, latte intero, zucchero, latte in polvere, destrosio

Nocciola: latte intero, zucchero, latte in polvere scremato, gran nocciola delle langhe pura al 100% igp, destrosio 

Crema: latte intero, zucchero, panna, uova fresche di categoria A, latte in polvere scremato, destrosio, Rum

Melone: melone fresco, zucchero, destrosio, farina di guar (stabilizzante/addensante)

Nota. 
Il destrosio è uno zucchero naturale. Il suo nome originale infatti è zucchero d'uva (destrosio è il suo nome d'arte).

Tra i gusti particolari di frutta troviamo l'uva americana (la farà domani, oggi non c'era), la stracciatella di Alkekengi, le fragoline della riviera ligure, i limoni al naturale della costiera e il Melone Lorenzini.

Tra le specialità di creme abbiamo il gusto Pinoli della tenuta di San Rossore (chiamato "Pinoli di Viareggio" credo per ragioni di immediatezza), la Nocciola realizzata con le Nocciole del Piemonte (un classico), e altri che non ricordo. In realtà sono tutti speciali, c'è anche la Scorza di Arancia Agrimontana.

Il prezzo del matrimonio.
Loro sono marito e moglie e mi sembra giusto che lo sforzo di restare fedeli alla tradizione venga premiato. Il prezzo del gelato è di 21 euro al kg, il cono 2 gusti è da 2,50 euro.
Vi sembra tanto? A me per nulla.

E quando una cosa è buona il passaparola è totalmente fuori controllo!

Il gregge che insegna.
L'esperienza mi ha insegnato che dove ci sono file o danno qualcosa gratis (solitamente nel 99% dei casi), o stanno proponendo qualcosa di sensazionale (molto difficile) o siamo di fronte ad un gregge (molto, molto probabile).

Ecco, mi sono dilungata e la gelateria ha chiuso proprio ora, sono le 23 (resta chiusa anche il lunedì).
Io le pecore vado a contarle a letto...

2 commenti:

  1. Non vedo l'ora di venirti a trovare... mi ci porti a mangiare questo gelato???

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  2. Ma certo che ti porto, certi piaceri vanno condivisi :)

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