venerdì 8 giugno 2012

Deo-post (al verde)

In effetti qualche eurino (o anche "zero") in più al mese farebbe comodo. 
Ma non disperiamo (e poi non è questo il punto). Se già inizierete ad attuare qualcuno degli accorgimenti di cui vi racconto spesso e volentieri nei miei post (però dovete andarveli a spulciare per fatti vostri... va beh dai vi metto giusto gli scrubbini al cocco che utilizzo ancora con regolarità anche se nella versione più bianca con scorza di limone) vedrete che un po’ di risparmio lo otterrete e potrete così spendere quello che avanzate per inutili acquisti fuori luogo e/o fuori stagione, che non faranno altro che accumularsi nel vostro armadio già "esploso" e creeranno ulteriore confusione nella vostra vita.

Ciò premesso, c’è bisogno di Ordine, Strategia e Costanza che vi scrivo con la lettera maiuscola proprio perché li vedo come dei personaggi tra l'immaginario e il reale (a parte Costanza che è anche un nome proprio di persona - era una delle maestre delle elementari) che da oggi troveranno posto nella mia quotidianità, pronti, all'occorrenza, a bacchettarmi.

A parte questa divagazione nel classico stile “Anice e limone”, volevo parlarvi di
deodoranti, anche perché in questa stagione più che in altre è bene farceli amici.
In realtà è l'inverno la stagione peggiore, o almeno lo è per me. 
Mentre in estate l’ascella respira e chiacchiera, in inverno soffre in apnea, messa a tacere dall'abbigliamento e sotto il peso di certi riscaldamenti centralizzati – e in quanto tipo Pitta ayurvedico capite bene che non li sopporto, è la mia natura, e oltretutto sono responsabili dell'inquinamento e scusate se è poco!-  non faranno altro che farvi ingrassare perché sapete bene che con un clima più tendente al freddo si brucia di più (per produrre calore e mantenere la temperatura corporea costante serve energia con conseguente dispendio calorico).

Ok basta, non divago, torniamo al deodorante...
Il mio deodorante ideale che poi vi presenterò (lo vedete comunque nella foto ma non vi dico ancora quale dei due :D) è complice e discreto, per nulla invadente.
In questo caso non è bio ma considerata la gravità della circostanza (in certi casi un fallimento non è un'ipotesi auspicabile) lo accettiamo tra gli amici.

Testati (prego seguire sottolineatura per non perdersi).
Fatta accezione per il bicarbonato di sodio (che vi ricordo oltre ad essere utile per le pulizie della casa e in forno per far lievitare cose in assenza di lievito -così che si evita di far lievitare poi la pancia per chi avesse intolleranze- è ottimo utilizzato sotto le ascelle inumidite ma è poco pratico e non sempre efficace) e per l’allume di potassio (è quello che sembra ghiaccio o ghiacciolo, come preferite - provato anche lui ma non so che fine abbia fatto e perché abbia smesso di usarlo anche se suppongo non facesse a dovere il suo lavoro), che non saprei come catalogare e ai quali dedicherei una categoria a parte, per il resto, a partire dalla mia infatuazione per Teodoro (che però voglio riprovare, le cose cambiano in continuazione, vi ricordo che "qualcuno di recente ha addirittura spostato il mio muffin", per cui...) passando di stick in pasta (mi riferisco ai deodoranti in crema in tubetto di Fitocose, naturali o ai fiori d'arancio, poco importa dato che mentre su mia madre funzionano per dei giorni che sembrano settimane, e anche Fabiana li usa orgogliosa della sua discrezione in pubblico, con me non fanno altro che parlare ad alta voce) non c'è niente da fare: l'eco bio non può funzionare!

Idem con  la pasta all’ossido di zinco che durante le notti passate in compagnia di iPad, persa tra spignatti e letture non di carta, avevo scoperto essere utilizzato anche come deodorante: bene, anche in questo caso a me è andata male.
  
Alla fine della fiera, considerato che magari vogliamo relazionarci oltre che con gli acari della casa (e purtroppo quelli stanno sempre nascosti da qualche parte), anche con altre persone è bene valutare altre opportunità.
Magari vogliamo, perché no, frequentare corsi in palestra o semplicemente andare al parco a respirare l’aria ionizzata dopo un temporale (dovete sapere che i fenomeni violenti -non proprio tutti- quali i fulmini così come l’acqua che cade da grandi altezze, generano una forte energia, caricando l’aria circostante di ioni negativi che, a dispetto del nome, apportano numerosi benefici - e se vi leggete Phit di Maggio trovate l’articolo sul sale che parla anche di questo), o a corerre da brava gazzella
In tutti questi casi, se non si vogliono fare stragi, è fondamentale che il deodorante assolva ai i suoi compiti egregiamente, ovvero, offrendo il suo supporto in modo discreto, come quegli amici che sai che ci sono se avrai bisogno ma non ti stanno addosso (però se hai bisogno accorrono). 

Ecco, il mio deodorante è così: interviene in aiuto quando l’ascella sta per cedere.
Lo vedete qui a sinistra nella foto.

Aggiungi didascalia (Cosa scrivo??)


Ad oggi ne ho provati svariati che si credono naturali, senza questo o quello, efficaci 48h, delicati... peccato abbiano tutti una profumazione così forte da preferire quasi il mio odore naturale (magari non esageriamo...). 

Mentre, "Borotalco" (in questo caso invisibile, antimacchie, con microtalco, assorbe il sudore, 0% alcool) è il solo che fa tutto in silenzio e lo gradisco per via di questa sua discreta profumazione di borotalco che e mi ricorda quando ero bambina.

(poi stasera, forse, vi metto l'Inci... non sarà verde ma è meno peggio di quel che si può pensare - scusate, devo essermi bevuta il cervello, ho avuto un abbaglio: l'INCI di "Borotalco" non è pessimo, è INNOMINABILE!!! Ve lo mostro in questo post sulla libertà...)

Divagazione.
Ignoro l’inci ma, come detto, ve lo metto, perché in certe situazioni (ribadisco) meglio non rischiare. 
E se errare è umano, perseverare è diabolico (ho anche aggiunto Chestnut Bud alla composizione dell'ultimo flacone di fiori di Bach – giuro, il prossimo post sarà sui fiori di Bach, promesso, non come dicevo a proposito dell' Ayurveda che, causa circostanze inattese giunte a stravolgere i miei piani -e non solo nel blog!- non è mai più stata portata avanti) . 

  • Divagazione (nella divagazione). A questo proposito non posso far altro che suggerirvi di iniziare a stirare camicie qualora viveste con un compagno/marito e non le voleste portare in lavanderia. Così come anche iniziare ad utilizzare un detersivo pseudo normale per il bucato in lavatrice, magari come quello della foto della linea Viviverde e non più le noci della befana (leggetevi i miei commenti alla fine di quel post e capirete).

Tentativo n° (TBD).
Ma ieri ho voluto fare un ulteriore tentativo con questo altro deo Nivea Pure&Natural Action dato che presentava dei gran "senza" (senza conservanti, senza sali d'Alluminio), per me sempre fonte di attrazione: vi ricordo che mi piacciono i senza zucchero, senza burro, senza farina, senza forno, senza riscaldamento, senza detersivo, senza ferro da stiro, ecc). 
Bene, l'ho rollato sotto le ascelle dopo la doccia delle 17:30 e alle 18:40 ero praticamente sola, senza amici (mi ha mollata ;()
In pratica come un terzo incomodo: fastidioso (profumazione troppo forte) e nemmeno simpatico (con me non funziona!). Espulso!

Colgo l’occasione del post (chissà poi quando scriverò... forse presto, forse tardi, chi lo può dire?)  per una review (wow, ho sempre voluto usare questa parola ma non l’avevo ancora fatto) su questa crema viso pelli normali o miste della linea GARNIER Skin naturals - Bio Active (certificata Eco Cert)  che ho voluto/dovuto provare poiché la mia insostituibile alleata crema all'Alchemilla di Fitocose (in realtà a sto giro ho ordinato la più leggera al Propolis) è finita inaspettatamente, o meglio, "facevo finta di non vedere come stavano realmente le cose" (è un vizio, confermo la scelta azzeccatissima di Chestnut Bud) che la quantità nel flacone, assolutamente visibile ad occhio nudo, stava per terminare e una volta terminata non ce n'era più (certo, era terminata, FI-NI-TA!!!). E ovviamente non potevo non idratare la mia pellaccia da 31nne nell’attesa che "tra 15 giorni mi recapitino il solito pacco" (+ solito teatrino dal balcone con il corriere annesso - vedi post della campanella :)).

Questo è l’inci (dato il tempo è denaro ottimizziamo :)). Non male.
Il tocco però non è corposo, è una fluidità vuota, non so come meglio spiegarlo... 
Gli do un 6 tirato tirato giusto che oggi è l’ultimo giorno di scuola (a quest'ora già finita suppongo). E comunque resta troppo fluida per i miei gusti e non si assorbe nell'immediatissimo anche se poi alla fine la sua funzione la fa, e, UDITE UDITE... La profumazione è anni ’80, la stessa delle estati ad Arma di Taggia, quando mi preparavo per la spiaggia con le mie scarpette di gomma (non credo fossero Melissa), creme, cremine, secchiello e formine.. In pratica ha un odore di ricordi e di infanzia!
Solita divagazione ma in questo caso ci stava anche perché stiamo entrando nel clima estivo e ne approfitto anche per ricordarvi che non possono mancare all’appello: lo shampoo solido di Lush (lo vediamo qui nella foto – è sotto quel mostro verde gommoso porta auricolari proveniente dal mio viaggio a Barcellona), gli smoothies, il riso nero "venusiano"  che non richiede cottura (e risparmiate anche sul gas e, se avete le piastre, sull'elettricità - in pratica sulla bolletta) più una serie di altre cose che vi dovete però andare a cercare da soli se no io qui faccio notte e altro che corsa stasera!
Ovvio, poi restano sempre le banane, un must, che in qualsiasi momento della giornata non dovrebbero mai mancare...
Buon weekend!

1 commento:

  1. Ciao cara! Sai che ho utilizzato anch'io quel deo della Nivea? L'ho fatto durante l'inverno-primavera ma nelle giornate in cui, per un motivo o per l'altro, tendevo a sudare di più non reggeva affatto. Bocciato anche per me, non fa il suo dovere. Purtroppo mi sento sicura solo con deo dall'inci orrido, che peccato! Ma in certi casi e meglio non rischiare...
    Un abbraccio ^_^

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