mercoledì 21 dicembre 2011

Nespresso, what else?

What else
Direi una serie di altre cose...
Come ad esempio i Brownie (una specie direi) per mariti capricciosi.

Varianti interessanti di arancini.
Infatti dopo avere rifatto una seconda volta gli arancini alla frutta secca che il marito non gradisce (la frutta secca intendo e di conseguenza i dolcetti - e sarà dura in futuro andare d'accordo su questo punto poiché gli unici zuccheri che utilizzo sono quelli naturali della frutta), alla terza sono stata decisamente più comprensiva.

Già ho detto che a Natale mi sento più buona. Così ieri, alla mia terza esperienza con questo dolce, ho deciso di dar vita ad una porzione Brownie.

Le versioni.
Vi faccio giusto un riepilogo delle versioni.

1.
La prima, l'originale, è questa (che potete leggere, commenti inclusi, anche su Veganblog) ed è andata a ruba (per dirla tutta, io "l'ho fatta andare a ruba" come piccolo dono di Natale).

2.
La seconda è stata fatta utilizzando solo farina di ceci così da renderla "una botta di proteine" e sull'esperienza del veg-panettone, per smorzare i toni cecioni, ho aggiunto anche della scorzetta di limone che insieme al succo d'arancia e alla marmellata di arance amare l'hanno decisamente messa a tacere. 
Il risultato è stato un dolce assai amabile per gusto e consistenza finito in varie bocche tra cui quella di Sara, la mia ovviamente, e quella di Fabiana (più una serie di altre bocche le cui identità restano sconosciute al blog). Più "gnucco" del primo, che si presentava invece più secco simil-bisciola, ma ancora più gradevole da masticare a mio parere. Il trucco per mandarlo giù è accompagnarlo ad una tisana (io consiglio quella allo zenzero).

3.
La terza versione doveva essere ancora "una botta proteica" ma a 225 gr la farina di ceci è terminata così i restanti 25 g sono stati di riso (il cereale intendo). Ho scordato la scorza di limone e anche le pere (dopo lo scandalo giunto dalla Francia delle "protesi killer" in silicone -a pochi giorni di distanza dalla truffa del biologico- probabile senza volerlo abbia voluto restare alla larga dalle pere in generale), ma ho voluto metterci le arance per intero (infatti non solo il succo ma anche lo scarto -che non è mica robaccia- che resta nello spremiagrumi). 

Dispersioni.
Questa volta sono lievitati in modo pazzesco anche perché ho messo un po' più di bicarbonato e soprattutto non ho fatto disperdere il calore del forno: infatti nella seconda versione la teglia nera era rimasta a scaldarsi nel forno così che per collocare gli stampi su di essa ho impiegato almeno 30 secondi che a forno aperto sono valsi una fuoriuscita di calore (più bruciature varie alle mani e fuoriuscite di materia dagli stampi), con conseguente impasto gnucco, assai più godurioso per il mio palato.

Ho capito che sbagliando non solo si impara ma, alle volte, viene ancora meglio :D

3 - b(rownie)
E prima di mettere le prugne ho destinato una parte di impasto (avendo cura di non far capitare fichi!) al "piccolo brownie" dedicato al marito. Infatti qui ho dovuto mettere 3 cucchianini di una crema alle nocciole molto particolare, senza conservanti e biologica, che come primo ingrediente contiene ben il 38% di nocciole biologiche (nocciole della Tuscia per la precisione).

Ecco ciò che rimane nella foto (Infatti ne basta un assaggino per deliziarvi il palato).

Mi piacerebbe proprio una parete realizzata reciclando
le confezioni delle cialde...

Il dato sorprendente è che anche i 5 dolcetti senza crema al cacao (con prugne e fichi, i classici della tradizione) sono "brownie" nell'aspetto. 

Che li abbia corrotti troppo? Non mi pare, solo 35 minuti, il tempo giusto.

Questo brownie (anche se a dirla tutta non è un brownie vero visto che io ci ho messo una crema alle nocciole) è delizioso da gustare con una tazza di Nespresso "Variation Chocolat Noir".

Ricadute.
Ma come, non avevo smesso con le cialde Nespresso? 
Purtroppo sì (e ho anche portato già in box la mia "Krups" per far posto alla centrifuga) perché ero dipendente da cialde e quando poi inizio con una cosa non smetto più (penso vi sia piuttosto chiaro). E poi le cialde non si smaltiscono facilmente, si spende un capitale in abusi di caffè e poi il rumore della caffettiera ha sempre il suo fascino.

Così sono ritornata al veleno, versione tradizionaleMa questa mattina mi sono pentita.

In boutique.
Infatti questa mattina sono entrata nel negozio Nespresso, pardon, "boutique Nespresso"(in zona Corso Vercelli) per prendere una vagonata di cialde da regalare alla mamma per questo Natale (e probabile anche per il prossimo). 
Mi sono voluta lasciar offrire il caffè della "limited edition" natalizia al cioccolato... non lo avessi mai fatto, era proprio buono. Mi degustavo comodamente seduta, occhi semi chiusi, questa delizia, rigorosamente senza zucchero, pensando che invece adesso a casa avrei potuto bere solo un centrifugato alla carota: non che mi dispiaccia, anzi (tra parentesi, al Mudra sono già due volte che lo prendo con zenzero e mela, e ieri con Fabiana anche con aggiunta di aloe...)Ma quel caffè così cremoso... 
Me lo devo dimenticare!

Ma la giornata era già iniziata bene per un'altra ragione.

La Gardenia Profumerie.
Infatti ero entrata in profumeria per cercare "Eau Sauvage". Eau de toilette pour homme di Dior.
Ovviamente non è per me, non che non mi piacciano profumi maschili, anzi (il mio Dirty di Lush è da uomo). Solo non è eco-bio, come tutti questi profumi del resto.
Ma è per il mio papà. Da quando ero bambina lui utilizza questo profumo e in qualche modo mi ci sento legata.

Ma perché è iniziata bene?

HAPPY TIME.
Infatti dalle 11 alle 11:30 il negozio "la Gardenia Profumerie" (che si trova prima della Nespresso) applica uno sconto straordinario del 25% su tutti i prodotti.
E io casualmente ero entrata lì, ed erano appena scoccate le 11. Tempismo perfetto!
Che fortuna ho pensato (i 12 euro guadagnati li ho poi convertiti in cialde...).

Bene, i coniugi sono a posto, resta ora da occuparsi della cognatina e della suocera.

Prima di passare alle cose serie vi lascio con un aggiornamento sugli scrubbini (certo non sono regali che van bene per tutti).

Come varianti alla prima versione "neve sporca", per via della farina di grano saraceno, ne ho fatte altre due versioni "neve pulita" utilizzando solo la farina di riso (che comunque lava, tranquilli).

Maroc-lemon scrub.
Una versione con un cuore di cacao e caffè e un'altra con della scorza di limone nell'impasto per idratare e tonificare, nonché per darvi il colpo di grazia agrumato sotto la doccia.
Questa che ho provato ieri è molto più delicata del primo scrubbino e credo lo sia anche più di quella con il cuore marocchino che dovrebbe "scrubbare" un pochino di più per via del caffè (ancora non l' ho provata).

Il bello delle cose fatte a mano è che vengono sempre diverse. 
Come le creme di Fitocose che ogni volta hanno colore e profumazioni diversi (ecco perché attendo con tanta gioia l'arrivo del pacco, è sempre una sorpresa). Ma è anche un po' il brutto perché non sai mai come ti vengono chiamarle. E certo non puoi rischiare di portarle alla suocera come dolce alla cena della vigilia (quella mi tocca).

Bene, è ora di un tè/caffè con arancino/muffin/brownie, voi che fate?

5 commenti:

  1. 1 brownie x me, grrrrrrrrazieeeee!!!!!!!
    :)))))))))))

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  2. Ehm... prendo appunti perchè questo post è abbastanza da studiare... mi devo rintracciare le tre ricette un po' qua e un po' là.

    E avendo un marito che invece ama la frutta secca, quella non si elimina, anzi... abbondiamoooo! : )))

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  3. @ Khadi: mi rendo conto che alle volte i post sono più simili ad appunti ma questo mi è funzionale a non lasciarmi sfuggire nulla perché infatti nelle piccole variazioni alle volte si nascondono delle svolte pazzesche...
    Vai pure alla ricetta originale (la versione 1) che puoi fare anche totalmente di ceci, così com'è, piena zeppa di frutta secca!!!
    (e se lui adora la frutta secca ci scommetto che andrà fuori di testa per questi :))
    Mi sono appena mangiata l'ultimo :D

    @Miss: ops, mangiato pure quello...

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  4. Hihi titolo geniale... What else? Let me think: a real Xmas lunch with u and some vegan friends :-)
    Slurp
    cavolo nn ho neanke mangiato 1 dolce decente a Natale..... qst sarebbe stato xfetto: niente zuccheri raffinati... andiamo proprio d'accordo :-)
    mi sembra hai abbondato col caffè è il cacao... xfetto, adoro i sapori forti accostati al dolce
    Allora il marito ha approvato?????????

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  5. La sola cosa approvata è stata l'avere trascorso per conto nostro a casuccia il "pranzo di Natale": per noi menù regolare, spaghetti integrali al pesto (x lui), seitan con verdure -senza sesamo perché lo avevo finito!!- (per me).
    Gusti difficili e a parte il tiramisù altre cose non le considera (comunque un pezzetto di dolcetto alla crema di cacao per forza l'ha dovuto assaggiare, eccheccavolo!! :D)
    Un buon caffè "velenoso" poi ci sta sempre bene per chiudere il pranzo ;)

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