giovedì 1 settembre 2011

Libri a luce pulsata

Settembre non è come gennaio. A gennaio non ricomincia proprio niente, è solo un'interruzione di circostanza (10, 9, 8, 7... auguri!!!!) con ripresa 10 secondi dopo.

Per me è settembre l'inizio del nuovo anno.

Oggi è il primo dell'anno e tutti gli anni si riparte con le migliori intenzioni in ambito personale e lavorativo (nel mio caso coincidono). Tanti progetti da realizzare, tanta energia (ci si vede addirittura più belli :)).

Ricordo quando ero alle medie (e alle superiori pure): non vedevo l'ora di settembre (e chi sa perché :)). Avevo voglia di studiare, acquistare i libri nuovi (all'epoca non badavo alle spese... perché adesso?). Già la passione per la carta (non di credito) era a livelli di guardia.

Le prime nebbie

Il tentativo di questa mattina di buttare giù una lista di propositi ha dato esito: foglio bianco.

Oltretutto questa mattina (era presto) deve anche aver piovuto. E' da quando mi sono alzata che c'è una luce strana, insolita. Come fosse una luce di pioggia e sole insieme: non la luce di una giornata tipica di pioggia, quindi con poca luce, ma un mix delle due cose che rendono quindi una giornata standard di pioggia un pochino più luminosa ma non quanto lo sarebbe una giornata di sole (non sono certa di essermi spiegata).

Tipo una cosa del genere.

Autore: Emma Dajska

E io mi sento senza energia, stanca. Ma non fisicamente o mentalmente. Sanca punto.

E anche un po' sbiadita, poco luminosa (un po' come l'insegna della gelateria all'angolo di Corso Sempione: c'è ma non spicca particolarmente e se non la conosci non ti accorgi della sua presenza).

Elucubrazioni.

Arrivo da quasi 2 mesi di astinenza dalle mie letture giornaliere di carta, causa blog. Non voglio mica colpevolizzarlo, tutt'altro. Ma devo riconoscere che la cosa è mooolto più impegnativa di quello che credevo. E una volta che sei dentro non te ne puoi mica tirare fuori così come se niente fosse successo e riprendere da dove avevi lasciato.
No che non puoi, non ce la fai. Preso il ritmo (e che ritmo!) ogni cosa che ti succede (non proprio tutto ovviamente) deve trovare il suo spazio in un post.

E allora i casi sono due.

Limite: 88 Miglia/h
O segui il flusso e arrivi fino alla velocità massima (che coincide con il punto di non ritorno nello spazio-tempo e con un crollo fisiologico) e ti ritrovi a confondere la notte con il giorno dato che, se non fosse per il buio e la luce, non farebbe alcuna differenza per la tua testa che ininterrottamenteelaboracose-lamentepensaelamanoscrive...


Lavori in corso
Oppure cerchi di causarti dei rallentamenti forzati che bloccano il flusso di idee (del tipo fai una telefonata a qualche parente o vai a leggerti delle cose di fisica incapibili). Buone tutte quelle attività che sospendono temporaneamente il sistema). Non certo le pulizie di casa, anzi, quelle riattivano il metabolismo e non provare neanche a fingere un sonno improvviso e a buttarti sul divano per un sonnellino dopo pasto. La ripresa sarebbe immediata (da 0 a 100 in 2 sec). 

Staccare la spina (momentaneamente e a comando) non è possibile purtroppo (resto dell'idea che prima o poi degli interruttori di corrente per umani, pratici e di design, verranno inventati).

Le potenze.
Questa divagazione per dire che il blog ha indotto un aumento esponenziale della mia attività neuronale: 2 elevato alla 7 (!).

Mettici poi che non ti riesce proprio di passare da un blog all'altro senza leggere qualcosina, lasciare qualche commento (poi hai anche le tue idee da buttar giù e immancabilmente il materiale per un post dà origine a tre post diversi, che a loro volta daranno origine ad altri post... esponenziale e all'infinito!). 
Non solo il piacere ma soprattutto il dovere. Non mi riferisco al lavoro (certo, anche quello è da fare ma per fortuna lo gestisco seduta alla mia finestra da 16 pollici) ma a tutte quelle cose che ancora devi imparare sulla blogosfera (molte non le imparerai mai, rassegnati).

Così stabilisci un tempo massimo per ogni attività (e ti scrivi tutto sul tuo bloc notes di carta, rischiando di trapassare il foglio per la forza che imprimi per circoscrivere le parole con certi solidi - invito a leggere il post di Ayame su questa cosa e capirete poi perché sto per dare i numeri!).

Questa attività di "cazzeggio con licenza" la riesci comunque a prolungare con un semplice escamotage: le dai un nome diverso, la chiami per esempio: "attività di ricerca e analisi del sentiment on-line: come il web ha cambiato il modo di comunicare", una cosa del genere insomma.
E' il magico potere delle parole. E a me piace molto giocare con le parole.

Così alla fine le letture sono andate a farsi un giro con la DeLorean e chi le ha viste più!

(faccia rabbuiata)
Ho notato che da due post a questa parte (e questo è il terzo così) aggiungo dei titoli che dividono il post in blocchi. Non l'ho certo deciso, mi viene automatico e mi fa perdere tra l'altro più del doppio del tempo dato che poi tutto deve tornare (e figurarsi se torna!).

Chiedo una consulenza in diretta ad Ayame, domanda così a bruciapelo: "Che ci possa essere una relazione con le forme che disegno intorno alle parole (+ svariate sottolineature)? 


I Draghi.
Prima di finire il post senza parlarvi di quello di cui volevo parlarvi, ve ne parlo. 
Parliamo dei "I Draghi locopei".


Autore: plushplex

Ma chi sono i draghi locopei? 
Io me lo ero immaginata come il mostriciattolo della foto.

Per scoprirlo andate a cercare questo Einaudi verde prato di Ersilia Zamponi il cui sottotitolo è: "Imparare l'italiano con i giochi di parole".
Mica male come proposito per il nuovo anno, vero?


Libri.
Questo libro l'ho comprato ancora qualche mese fa e fa parte della categoria di libri che definisco “a luce pulsata”. Quei libri che ti leggi qualche pagina per volta, ad intervalli più o meno regolari, nei momenti liberi, e che spalmi su settimane, mesi, anni (anni magari meglio di no).

Comunque vi parlerò di altre letture a luce pulsata nei prossimi post.

Poi ci sono i libri "flash", prevalentemente saggi su vari argomenti che mi interessano e che mi sbrano in 2gg (rischiando di sbranare anche chiunque mi si metta sulla strada ad intralciare!). Mangi pochissimo in quei giorni, non hai occhi se non per loro (la vista ti cala anche di un po' per poi ritornare come prima, a lettura ultimata – capita anche a voi di avere abbassamenti temporanei di vista?).
Sono libri che mangi e digerisci in pochissimo (come avviene con la pasta).

I romanzi invece sono i libri "eclissi" che mi tengo solitamente per particolari periodi in cui ho voglia di isolarmi (estate, inverno o anche weekend).
Quest'anno il blog ha rotto i piani: estate, weekend, giorno, notte...tutto saltato!

Post.
Per cui, tutta questa manfrina per dire che i post sulle letture di carta arriveranno ma saranno piuttosto lampi di luce su letture curiose da alternare ad uno scrub, un pediluvio o una ricetta culinaria.

Se siete sopravvissuti a questa lettura significa che vi piace leggere e se addirittura riuscite a ritagliarvi del tempo per farlo (incluso leggere questo blog) allora siete bravissimi, complimenti!

Io la sola cosa che riesco a ritagliare in questo momento è questo avanzo di stoffa che sto per utilizzare come.... ve lo dico nel prossimo post.

8 commenti:

  1. Settembre è un mese di bilanci e propositi... a quanto vedo...un po' per tutti =)

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  2. Ciao!
    Con piacere mi lascio coinvolgere nel tuo post!
    Allora, allora...vediamo...

    Incorniciare le parole o le frasi:
    In generale, chi tende a racchiudere in cornici le parole o le frasi, è una persona che avverte il bisogno di tenere sotto controllo quello che sta facendo in quel momento.
    E' lo scarabocchio tipico di chi cerca una certa precisione sia a livello mentale che affettivo e vuole evitare ogni tipo di errore.
    Se la cornice è geometrica, come ad esempio un quadrato o un rettangolo, si avverte il bisogno di mettere da parte il sentimento, per affrontare tutto con logica e attenzione.
    A volte vi è un collegamento tra questo "stato emotivo" e le parole che si scrivono. Altre volte lo "stato emotivo" è semplicemente influenzato da quello che si sta facendo nella quotidianità.

    Sottolineare le parole:
    Quando si sottolinea significa che si sta cercando di "emergere" in un determinato contesto. Si vuol chiarire apertamente la propria posizione, la propria idea e si sta quindi cercando la migliore strategia per farlo.
    Si attraversa uno stato di apertura verso il mondo esterno, di ricerca nuove esperienze purchè siano stimolanti per la mente.

    Dividere in paragrafi "intitolati" un post:
    E' un pò legato a quanto scritto sopra. Mentre scrivi senti l'esigenza di rendere tutto chiaro e preciso. Dividere in "pezzi" un testo ti aiuta a tenere tutto sotto controllo, provando quindi ad evitare errori o ripetizioni.

    Per quel che riguarda i colori con cui sottolinei e incornici, dipende dai colori usati.
    In generale, è un rendersi un pò più "elastici" di fronte tutta questa voglia di attenzione e precisione. Non fissi troppi paletti...stai attenta a quello che fai, ma ti lasci sempre la libertà di farti trasportare liberamente dalle idee e dalle emozioni.

    Ecco qui... fammi sapere se ti ritrovi. Sono curiosa!
    Se riesci a pubblicare anche una scannerizzazione o foto dei tuoi scarabocchi, analizziamo meglio :)

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  3. Grazie Ayame,
    preziosa e precisa la tua analisi (sei anche tu una che fa rettangoli allora!?).

    Sto riguardando il block notes che mi ha accompagnata dall'inizio del blog (pensieri, intuizioni, cose da fare, vedere, leggere, ecc...).
    Le sottolineature compaiono più che altro nelle liste delle cose da fare, per far prevalere una cosa sulle altre (questa è l'intenzione almeno).
    I lati dei rettangoli spesso sono tondeggianti.
    Alterno poi i due evidenziatori (uno verde e l'altro rosa) immagino per dar risalto a più cose che altrimenti nel caos si perderebbero (a volte coloro i rettangoli con l'evidenziatore, altre evidenzio parole o frasi che non erano state ancora contaminate da solidi o sottolineature).
    Altra cosa, faccio anche cerchi intorno a parole (sto notando che sono aperti come a volte anche alcuni rettangoli - non tutti però).

    Come avrai capito le pagine risultano tutt'altro che ordinate: utilizzo gli spazi come quelli della mia scrivania, metto cose qua e là e l'effetto è il caos - che coincide con quello della mia testa, del mio desktop e purtroppo in questo periodo anche della mia casa (!).

    Che questa precisione nel blog forse serva a bilanciare?

    Direi che mi ritrovo sì e soprattutto mi rincuora l'"elasticità" nella parte finale (che sollievo!).

    Più tardi vado a leggere la seconda parte del tuo post sui solidi (ho visto che lo hai finalmente pubblicato, ero molto impaziente :)).

    Magari privatamente ti mando le foto delle pagine
    ;)

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  4. adesso uccido per avere il peluche che hai postato.

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  5. Benvenuta!
    Non occorre tu lo faccia, puoi prenderlo se vuoi, è di plushplex (sembra il materiale ma è l'autore) ma essendo con licenza creative commons lo puoi utilizzare :) Se invece lo vuoi vero cerca cerca che lo trovi su Etsy.
    Ho sbirciato il tuo blog, al volo, giusto tags e titoli (+ un mezzo post)... Dovrò assolutamente ritornarci stasera!!! (ecco, di nuovo piani modificati e cose che slittano...)

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  6. Oh my God, come mi ritrovo in questo post( settembre mi dà energia, mi vedo carinissima anche se in realtà sembro un cesso, adoro il ricordo di quanto mi piacesse comprare i nuovi libri di scuola)
    e soprattutto... nn pensavo che gestire un blog fosse così complicato... io sono proprio all'inizio, però cavoli. Cmq è una cosa che mi mette una carica immensa, tanto che, delle volte, non riesco a dormire pensando a tutte le cose che mi frullano per la mente! eheheh

    Un beso muy grande!!!

    C.

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  7. Sì sì, è un impegno molto piacevole ma comunque un impegno... ora infatti sono appena tornata sudazzata dalla palestra e come prima cosa non vado certo a farmi la doccia, no no, mi fermo qui a risponderti, vedi?
    E sono stata ovviamente da te per vedere la tua risposta al mio commento... capisci ora cosa intendo per numeri e potenze?

    Comunque io riesco a complicare tutto perché la mia testa vede ogni caspiterina di dettaglio e non riesce a tralasciare nulla (e menomale sì che c'è il blocco di carta!!) ma non per tutti è così fortunatamente... vai easy col blog, lascia frullare e poi accertati solo di non avere impiastricciato in giro :)

    Ho già 2 post che mi frullano (pure la palestra mi canalizza le idee!) che devono assolutamente vedere la luce... e siamo solo alle 12:47, capisci perché all'infinito?
    Ci vediamo da te appena riesco
    ;)

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  8. Oh mama, sei troppo forte, mi ha fatto ridere la risposta, xché anche io sono così! La prima cosa importante ormai è controllare/rispondere/mettere giù idee ecc ecc!! ahahaha

    Io sto facendo molti giri sul tuo blog, è che ho la connessione lentissima e ci metto un'ora x aprire le pagine...

    Ci aggiorniamo dopo, buona doccia!!!!!!!!

    Beso!

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