giovedì 22 settembre 2011

Rubbici!

Se ancora non lo avete capito, tra le mie passioni c'è la bicicletta. 
Con delle giornate di sole come quelle di questi giorni (le ultime dell'estate e poi "vieni autunno!") chi non vorrebbe cavalcare la propria bicicletta per dirigersi verso qualche suggestivo angolo di paradiso come il parco, il castello, le aree pedonali (casualmente le botteghe di Lush stanno proprio nelle aree pedonali vicino al parco e al castello).

Però una condizione è imprescindibile. 
A parte avere il tempo a disposizione ed un abbigliamento consono (no minigonna per le ragazze soprattutto se non indossano le mutande), direi che la bicicletta serve abbastanza, anzi, è fondamentale.

E cose come queste non ci mettono nella condizione ottimale per una pedalata di fine estate: certo il verde del prato è bello, d'accordo...
Ma la bici?

no bici (in estate)
Autore: iwona_kellie

Qui le ruote non gireranno più per voi perché le hanno fatte girare altrove. 
Chissà ora dove staranno girando...

Se ti stanno rubando la bici, ruggisci!
La prossima volta che tenteranno di rubarti la bici, fatti sentire: caccia un urlo ma non lasciargliela prendere!

Se invece già ti hanno "rabbato" la bici allora, Rubbici!
Non sto dicendo cose senza senso, prima di trarre conclusioni affrettate ascoltate cosa ho da dire.
Ieri, durante uno dei miei smarrimenti virtuali, ho scoperto questo sito che è una vera e propria rivelazione. Dovete andarvelo a vedere, è proprio simpatico: c'è un archivio con le bici rubate, quelle sospette, e soprattutto con le bici che hanno riabbracciato il loro padroncino!

L'antifurto.
E lo sapevate che esiste anche l'antifurto per le bici?
Sì, è una marchiatura che viene fatta sul telaio con un codice personale associato al proprio documento di identità (questa cosa per il momento sembrerebbe disponibile solo a Torino).

E' legittimo a Milano.
Alla modica cifra di 15 euro (il costo di un grattino verde + uno shampoo solido a scelta di Lush) è possibile farsi inserire un chip all'interno del tubo verticale con memorizzati i propri dati. Le Forze dell'ordine, con specifici lettori, potranno così stabilire la proprietà del mezzo e restituire la bici al legittimo proprietario.

La carta d'identità.
Quando una bici viene ritrovata, è spesso complicato assegnarla al legittimo proprietario a causa della mancanza di dati identificativi che stabiliscano oggettivamente la proprietà. Adesso grazie al progetto MiBiciSIcura attivato dalla Provincia di Milano, ogni bici avrà la sua "Carta d'identità" (a  proposito, vi avevo detto no che avrei dovuto chiamare in comune per il rinnovo? - punto 5 del post a luci rosse - Ecco, ancora non l'ho fatto e credo andrò avanti col passaporto finché la foto mi somiglia).

Se anche dovessi mettere il chip, io il mio antifurto non lo mollo mica!

NO OIL.
Dovete sapere che posseggo una specie di antifurto anch'io.
Si tratta di una targhetta di Ciclobby che mi ha regalato Franca con scritto "NO OIL". 

Perché antifurto?
Mi immagino (e stiamo a posto) che il ladruncolo non se la prenda con la proprietaria di una bicicletta che dice "no oil" perché è una persona buona, che rispetta l'ambiente e non inquina (sì, peccato al ladruncolo non gliene importi un fico secco di queste cose). Poi penso che (ancora che penso) darebbe troppo nell'occhio una bici così da rubare, e come minimo con la targhetta di Ciclobby avrà anche un microchip, delle incisioni, qualche trappola per topi... di tutto.

La sciura Maria.
Infatti la mia bici ha anche il cestino (e il cestino è un oggetto da signora, vero?) e anche lo specchietto (fa tanto sciura?). "E mica andranno a rabbare la bici della sciura Maria?!"

(io non vado in bici quando piove)
Poi mettici che per prenderla dovrebbe comunque sporcarsi le mani (non per il gesto del furto in sé ma perché si è sempre lavata da sola, con la pioggia).

La raccolta differenziata.
Ho provato anche a lasciare nel cestino sacchetti vuoti della spesa per creare confusione e spiazzare il ladruncolo (perché dovrebbe essere spiazzato non mi è del tutto chiaro ma ad intuito mi sembra una mossa astuta) e alla fine ho dovuto toglierli perché il cestino veniva confuso con la pattumiera: infatti mi trovavo carte di caramelle, scontrini, tovagliolini. La solita mancanza di educazione. 

Da domani però proverò a lasciare bavaglie da bebè e magari anche qualche peluche e vediamo come si comportano (faccio la prova e vi dico).

Fischio col Jolly.
Allo stesso modo, con la targhetta "NO OIL" penso di avere un jolly in più nel mazzo nel caso in cui dovessi subire il fischio del vigile (per un'infrazione, mica per altro).
E allora mi immagino il lieto fine, lui che mi fa salire sul suo cavallo e mi porta via, lui che mi strizza l'occhio e mi fa passare, perché io sono una cittadina modello, non inquino.

Sia chiaro, non ho l'auto ma perché al momento non mi serve e giro benissimo a piedi, in bici, coi mezzi pubblici (molto meno bene). Potrei impazzire nel traffico e rischierei di abbandonare la macchina in coda per andare da Lush a farmi un giro).

Però, prima dell'antifurto proviamo con la testa (già ci era stata utile in una precedente situazione).

Eccole le regole di Rubbici che vengono prima dell'antifurto (in viola, da questo momento in poi, le mie inutili integrazioni).

Se la vogliono in ogni caso ce la prendono, ma almeno facciamoli sudare!(come rimedio per la nausea in condizioni di "aria viziata"  leggi questo post fino in fondo o eventualmente scegli Rapunzel. Per prevenire invece, leggi il post su Teodoro).

In caso di furto è bene che la bici sia identificabile, quindi:
  • Installa il chip (magari non tu, fallo fare a chi lo sa fare) 
  • In alternativa o in aggiunta al chip, nascondi nel tubo verticale un foglio plastificato con i tuoi dati (questo lo puoi fare tu)
  • Fai incidere sul telaio, in un punto nascosto ma non esposto ad usura e/o colpi, il numero seriale della tessera a cui è stato associato il chip
  • Fatti una foto con la tua bici (fondamentale però che si veda anche la bici, non i soliti autoscatti da mettere su fb)
  • Fotografa i punti particolari, ad esempio dove la vernice è rovinata, i componenti, ecc. (no foto artistiche come il pane nel cestino e cose di questo tipo: non identificano un bel niente, solo che probabilmente non siete celiaci – a meno che il pane sia di grano saraceno, o non sia per voi, allora in quel caso... ma ci stiamo allontanando troppo, stiamo come al solito divagando)
  • legala sempre vicino ad altre bici magari più appetibili per rapporto valore/lucchetto (io suggerisco di renderla comunque meno appetibile con qualche intervento creativo - sbizzarritevi già a casa)
  • legala in un luogo frequentato e/o controllato da telecamere

mezza bici (in autunno)
Autore: elmada
(le foglie d'autunno son belle ma le ruote pure)

  • evitare di legarla vicino a cantieri (edili, stradali, ecc.) attivi: "statisticamente" numerosi furti sono avvenuti in prossimità di questi, dove è possibile trovare ed usare arnesi "da scasso" (tronchesi, flessibili) senza insospettire più di tanto i passanti ed avendo la copertura del rumore (frasi del tipo "è diventato duro"- riferito al cemento -mentre stai passando in bici ti fanno tenere le distanze)
  • lascia il minor spazio possibile tra lucchetto (soprattuto se u-lock) e palo a cui è legata la bici, legando insieme più parti possibili, per minimizzare lo spazio di lavoro del ladro (Franca mi suggerisce di legare la ruota davanti... e pensare che credevo fosse quella dietro)


la bici compatta
Autore: Emmarale (io)


(qui lo spazio è stato decisamente minimizzato)

  • cercare sempre di legare anche le ruote, mai solo quelle! Sempre anche il telaio! (vedi sopra, ma non la foto)
  • fai attenzione a cosa la leghi: magari il ladro fa prima a sfilare il palo del cartello stradale che a tagliare il lucchetto (adesso mi è chiaro perché l'altro giorno il tizio con in mano il cartello stradale giallo dei lavori in corso stava trasportando anche una bici... sto scherzando!!!)

Buona fortuna!
Mi associo, buona fortuna (intanto sono uscita sul ballatoio per una toccatina alla ringhiera che è di ferro per controllare se la bici c'è ancora).

Riprendo la parola: di moda e di smog.
Che non vi salti in mente in questi giorni di provare a raggiungere zone di sfilate (in pratica tutte le zone). In bici, in macchina, a piedi, con i mezzi pubblici. Tutto bloccato, la settimana della moda è un suicidio (forse con una barchetta lungo il naviglio...).
Anche questa è Milano, e io così la detesto.

Teodoro ti odoro.
Oggi credo di avere trovato una soluzione per non respirare lo smog: quando sei ferma alla fermata del tram (difficile da fare mentre vai in bici ma comodo piuttosto se sei su un'auto cabrio) prendi il tuo bel sacchettino di Lush con il tuo Teodoro. L'odori e l'adori. Sì perché ti calma la nausea e neutralizza all'olfatto certi cattivi odori.
Profuma di limone, sembra quasi citrosodina. Oggi purtroppo non l'avevo con me ma l'ho fatto poi a casa.

2 commenti:

  1. Sì sì sì sì bici forever!!!!!!!!!!

    :))

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  2. Questa sera mi ha preso un colpo perché mi hanno spostato la bici dal mio solito posto (Chi è Perché????) e quando non l'ho vista davvero ho pensato me l'avessero "rabbata" (e mi è pure sembrata una coincidenza simpatica... sono messa bene!!!)

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