domenica 10 giugno 2012

Smell of Freedom

Ero convinta di essermi lasciata alle spalle il deserto ma non è esattamente così.

--------------------------------------------------------------------------------------------------
Divagazione (giusto per chiuderla sul nascere del post).

A proposito di miraggi...
Nel deo-post di venerdì avevo parlato di deodoranti e vi avevo detto che in certi casi perseverare con l’eco bio è diabolico (ragion per cui si era resa necessaria l'aggiunta di Chestnut Bud alla mia pozione di Bach).

A conferma che a volte le cose le vediamo non come sono ma come le vogliamo vedere (in pratica fingiamo di non vedere perché forse così è più facile) vi devo dire che purtroppo il deodorante che attualmente è mio amico è pieno di pallini rossi e anche dei peggiori!

Guardate qui cosa dice il biodizionario:
AquaALUMINUM CHLOROHYDRATE (1 rosso - antitraspirante), PPG-15 STEARYL ETHER  (1 rosso - emolliente), STEARETH-2 (1 rosso - tensiottivo), parfum (chiaramente di sintesi), STEARETH-21 (1 rosso  tensiottivo), Talc (2 verdi - assorbente), BENZYL SALICYLATE (1 giallo - allergene del profumo), 
Coumarin (1 giallo - allergene del profumo), Eugenol – (1 giallo - allergene del profumo/denaturante), Geraniol (1 giallo - additivo, allergene del profumo), HYDROXYCITRONELLAL  (1 rosso - allergene del profumo), Isoeugenol (1 rosso – allergene del profumo), Limonene (1 giallo - allergene del profumo)

Il più grave è proprio il primo ingrediente dopo l'aqua, l'ALUMINUM CHLOROHYDRATE (al quale però credo di dovere comunque i miei ringraziamenti per il discreto supporto dimostratomi). 

Ma conosciamo meglio ALUMINUM CHLOROHYDRATE:
Funzione: antisudorazione/deodorante
Chemical/IUPAC Name: Dialuminium chloride pentahydroxide.

E' utilizzato nei deodoranti con funzione antitraspirante. La sua azione astringente (non fisiologica, in quanto tende a chiudere i pori sudoripari) lo rende potenzialmente irritante.
Utilizzato su mucose o parti lesionate può provocare sensibilizzazione e altri danni.
E' sospettato di favorire il cancro al seno, ma ciò non è stato ancora confermato (potete guardarvi questo approfondimento). 



Ca***!!!
E mi ritrovo punto a capo, di nuovo in pieno deserto (e il deodorante in questa condizione mi diventa fondamentale!).

Da oggi si ricomincia con la sperimentazione su tutti i precedenti deodoranti più o meno eco-bio anche perché, come già detto più e più volte, le cose cambiano e non è detto che magari ad oggi non possano anche comportarsi bene (riproverei con il bicarbonato di sodio, magari arrangiato in questo modo più pratico e con aggiunta di olii essenziali).
--------------------------------------------------------------------------------------------------

Ritornando al deserto...
Vi devo riferire che purtroppo le trappole che si nascondono sotto la sabbia sono tante soprattutto quando siamo meno vigili, più stanche (certo il caldo e la camminata non giocano a nostro favore) e magari in un periodo di sete, fame o carestia. 
Parlo della carestia di quella cosa che ha a che fare con la nostra natura più profonda e selvaggia, quell'energia che scorre e ci fa fare cose, la passione creativa. In pratica l'anima.
Potrebbe infatti sopraggiungere un beduino di passaggio a sedurci, ma noi non dobbiamo lasciarci incantare! Tutti i giorni un beduino (o una carrozza dorata, scegliete l’immagine che preferite) ci si presenta per tentarci e mettere a rischio la nostra integrità.

"Quando la vita-anima personale è ridotta in cenere, la donna perde il tesoro vitale e comincia diventare arida come la Morte" e assumerà qualsiasi cibo le capiti a tiro. C’è infatti qualcosa nella fame che provoca un annebbiamento del giudizio.
E questo avviene quando una donna è eccessivamente addomesticata e così sperimenta indecisione, noia, depressione, improvvisi stati di ansia (comunque la buona notizia è che c’è un fiore di Bach per ogni condizione, guardate qui).

"Il desiderio di essere facilitati (il beduino o la carrozza) non è la trappola, è un qualcosa che l’Io desidera naturalmente. Il suo prezzo è la trappola” e potrebbe condurci all’inizio della fame dell’anima. 
E il rischio è di afferrare la prima cosa che prometterà di farci sentire di nuovo vive. Per questo acume, intuizione, prudenza e tenacia non devono mai mancare all'appello.

Quando tocchiamo il fondo per via di scelte distruttive, istinto danneggiato, fame o cattura non dimentichiamo che è sul fondo che stanno le vive radici della psiche.


Queste sono le piantine cresciute grazie anche al mio supporto per la
causa ecologica
 del progetto CO2 Neutral, ricordate?
Mi hanno mandato le foto :) :) :)


"Sul fondo si trova il terreno migliore per far crescere qualcosa di nuovo". In quel senso toccando il fondo, sebbene ciò sia estremamente doloroso, si trova anche il terreno della semina.

E noi donne (non addomesticate e con la psiche intatta, chiaro) siamo come un saguaro (che non centra nulla col giaguaro, piuttosto siamo come lupi). 
Il saguaro è un cactus che vive nel deserto e lo si può sforacchiare, tagliuzzare, calpestare (se ci riuscite senza pungervi!) e continua a vivere e crescere e a ritornare all’antica bellezza (non vale ovviamente per il mio di stoffa acquistato a Barcellona -  lo vedete nella foto di questo post).

Inevitabilmente siamo influenzati da molte collettività, che siano la famiglia, la religione, la scuola. 
Ma non dobbiamo conformarci a nessuna di esse poiché il rischio sarebbe perdere il collegamento con la nostra natura più profonda.

Non dobbiamo confonderci con l’ambiente in cui stiamo ma arricchirlo con la nostra speciale fragranza.
E io da oggi ne ho una tutta speciale! 

Infatti...
Due settimane fa (o forse sono già tre??) sono passata da Lush per scegliere la fragranza selvaggia che mi avrebbe dovuta accompagnare per le prossime settimane in questa camminata tra deserto e savana (sinceramente non ho ancora capito dove mi trovo!). 
Il mio caro e buon vecchio Dirty (della cui linea ho anche il sapone solido blu - non è perseverare, me lo hanno dato come campione omaggio senza nemmeno sapere che mi piaceva, ma che caso :)) l’ho voluto momentaneamente sospendere poiché ha superato fin troppo brillantemente il test (per capire meglio di cosa sto parlando vi rimando al post dedicato alle "Strategie di sopravvivenza in ufficio").

Appurato che era tempo di nuove esperienze olfattive, dopo una indecisione durata 4 tappe da Lush in due giorni (vi ricordo che sto assumendo anche Scleranthus, il rimedio per le persone che trovano difficile decidere tra una o più alternative) ho optato per "una fragranza profonda che si apre su una nota fresca e vivace di erbe, lemongrass e fiori, per poi evolversi in qualcosa di più grande e complesso, con note di legno, sandalo e spezie. È il profumo della libertà, per vivere la vita con le ali ai piedi!" ("esselodice Lush...").
E devo dire che non solo Bach mi ha supportata nella scelta, ma anche Fabiana ha avuto il suo ruolo e alla fine il responso è stato: Smell of freedoom...
ooooooh yeah!

(riporto paro paro le parole del sito di Lush - qui trovate scheda prodotto e l'Inci completo)
"La libertà è un dono prezioso, va celebrata respirandola a pieni polmoni ogni mattina e ogni sera
Questo profumo è dedicato a tre persone che la libertà l'hanno persa e poi ritrovata (ma di chi parlano? Non ho capito...).
Da loro prende la gioia e l'allegria di una vita riscoperta, e la bellezza di chi ha saputo liberare la propria mente da troppi inutili ingombri". 

Capito??
Acquistata la versione spritz da 10 ml (e da 25 euro!): è pratico da tenere in borsetta, da usare quando vi sentite soffocare (ne basta una sola spruzzatina altrimenti poi comunque non riuscirete a respirare - e gli altri pure!).

Proseguendo sulle note della agognata/ritrovata libertà...
La psicologia Junghiana classica sottolinea che la perdita dell’anima avviene in particolare intorno ai 35 anni.
Io di anni ne ho solo 31 e credo di avere sempre più o meno fatto di tutto per non perderla ma la lotta è da portare avanti tutti i giorni e non dobbiamo mai lasciarci sedurre né fermarci e restare immobili, mai mai mai (se ancora non lo avete letto vi suggerisco di andare a vedere "Chi ha spostato il mio muffin?").. 
L’istinto ci verrà in aiuto poiché la donna nasce con l’istinto intatto. E se unito alla riflessione e alla consapevolezza ci guiderà nel nostro cammino: "Dal deserto alla savana, la gazzella e la banana", ovunque!

Titoli di coda.
Ringrazio Lisa che mi hai fatto conoscere Clarissa Pinkola Estés e il suo meraviglioso "Donne che corrono coi lupi", grazie al quale questo post ha avuto luogo (e non solo il post :)). 
Se siete donne e non lo avete ancora letto (i libro, non il post) è giunto il momento di farlo. 
Se siete uomini siete comunque in ritardo ma va bene, potete leggerlo (post e libro)...

2 commenti:

  1. Ci credi che mi sono stampata questo post? evidenziatore per quelle parti che devo sempre tenere a mente, e lo lascio nel mobile di casa, vicino allo specchio.

    RispondiElimina
  2. Mi hai resa felice Miss, davvero... ;)

    RispondiElimina