Come al solito si parte da una cosa e si arriva ad un'altra (e molto spesso nemmeno ci si arriva!).
Vi ricordate i miei famosi biscottini di kamut? Quelli un po' abbronzati...
Come l'orso con il miele...
Quei biscotti avevano attirato un certo Cattivo Gusto (Luca del ménage à trois con Miss Raw, che peraltro vedrò sabato per la prima volta - Miss Raw, non Luca) che si è poi rivelato essere buono, considerato che anche lui adora Lush, mangia macrobiotico (quanto spesso non saprei) e dice di essere attirato dalla "robaccia" che cucino perché vuole depurarsi l'anima.
Ma c'è dell'altro. Ho scoperto che è un esperto di dolcezze bio tipiche del sud, nonché di mieli e conservanti naturali. Uno shock averlo appreso così, io che lo immaginavo decisamente molto poco bio (donna di poca fede che non sono altro!). E ha tentato di farmi concorrenza con un tipico dolce calabrese, la "Pitta 'mpigliata", che dice di volermi far provare (e lo so io perché me la vuole far provare... spera di far sfigurare i miei kamuttini e così di far crollare il mondo di "Anice e limone", in un soffio). E sì perché qui si tratta di una vera specialità, fatta in casa dalla mamma...
Pan per focaccia.
Ma io accetto la sfida: beccati la mia biscotta di kamut!
Una ficata di kamut... |
Ritornando ai biscotti...
Come sapete, da qualche mese a questa parte la mia cucina è vegana ma ancora i biscottini non li avevo fatti veg. E allora, quale miglior occasione per "veganizzarli"? Solo così avranno l'autentico sapore di niente Anice e limone.
E allora ieri è stato effettuato il passaggio di fede dei biscottini. Ecco gli ingredienti che ho utilizzato.
- 355 gr di farina di kamut bio
- 110 ml di olio di semi di girasole biologico
- 60 gr di prugne bio
- 115 gr di fichi secchi (non sono bio)
- un pizzico di bicarbonato
Procedimento.
Prendete prugne e fichi secchi e frullateli (per via dei fichi, ieri il mio frullatore ha quasi raggiunto il punto di fusione: consiglio di prendervi regolari "pause spremuta/caffè/tè" circa ogni 30 secondi per non farlo surriscaldare).
Ho poi aggiunto la farina di kamut poco per volta, l'olio e poi ho iniziato ad impastare con l'ausilio di guanti monouso (fondamentali, a maggior ragione che finirà in bocche orse sconosciute...).
Risultato?
Un composto che sembrava sabbia, difficile, anzi impossibile da sformare con lo stampo per biscotti, ma invece possibile con lo stampo in silicone da torta (la versione grande, la "mamma" della sockerkaka bambina). Così è entrata in forno e c'è rimasta per 12 minuti, a 180° (funzione ventilato), ed è uscita come l'avete vista nella foto.
Quindi non sono biscotti?
No, non lo sono per ora, ma lo saranno.
Si fa una biscotta e poi la si riduce in bi s cot ti n i.
Infatti, uscita dal forno non si reggeva molto tutta d'un pezzo e così le ho dato una mano e l'ho fatta a pezzi. Avrei anche potuto rifare i biscotti (questa volta con l'aggiunta di acqua o di latte, non avendoci messo le uova) e invece no: perché rifare una cosa che è venuta buona buona (e poi non ho tutto sto tempo)?
Non vi dico l'espressione sul mio volto (tipo la mucca del bannerino del concorso dei buoi che vedete in alto a destra nella pagina) dopo avere constatato che era simile alla "sbrisolona": non solo per la consistenza, anche il sapore è simile. E qui non abbiamo messo tutto quel burro e quello zuccheraccio. E nemmeno le mandorle ci sono (ma non le rimpiangerete, tranquilli).
E proprio per questo motivo ho deciso di spedire "questi cocci" al sud.
Ho anche trovato questo bel fiorellino per chiudere il sacchettino (che andrà riposto in una scatola!!) |
Luca non me ne vorrà quando si vedrà recapitare un pacco di biscotti spezzati, che spero quelli delle poste non mi ridurranno in farina.
Polvere di...
Ma se anche così fosse, non c'è problema. Infatti la farina potrebbe essere utilizzata come aggiunta golosa allo yogurt (o anche al gelato - e se non è il mio è ancora più buono), oppure nel latte della colazione, perché no? O bellamente mangiata direttamente dal sacchetto con un cucchiaio, sul divano (occhio alle briciole killer, queste qui sono micidiali).
E come si chiamerà? Polvere di unicorno ovviamente!
Buono a mangiarsi sapersi.
I fichi per greci ed egiziani erano considerati potentissimi afrodisiaci: nell'antica Grecia questo frutto veniva prescritto agli uomini con problemi di sterilità in quanto i semini sarebbero ricchi di amminoacidi utili per stimolare l'attività sessuale.
Questo per dire che nella peggiore delle ipotesi (in cui il problema non riguardasse né l'aspetto né la consistenza del dolce) un piccolo beneficio lo avrà avuto comunque.
Per altre biscottate, è si raccomanda l'uso del "salva la vita pischelli".
figata!! c'è anche la chiusura a fiore! bellissima! (se stai leggendo, SI quella busta verrà a casa mia!)
RispondiEliminaE' stato un caso fortunato averla trovata... esatto, verrà da te :)
RispondiEliminaAhhhhhh ma che carino questo viaggio di biscotti Bio! :D Allora,Luca, ci FACCI sapere come sono... ma senza dubbio saranno buonissimi :)
RispondiEliminaSono appena rientrata e preparo una ciambella che devo regalare. Utilizzare le uova che la tua gallina ha appena "sfornato" non ha prezzo! :D Peccato che non siano di oro!
Ma sono bellissimi!!!
RispondiEliminaE saranno buonissimi.. te ne metti uno in tasca venerdì?
Grazie ragazze, spero Luca terrà conto anche e soprattutto dell'impegno (come si faceva alle elementari) per esprimere il suo verdetto...
RispondiEliminaHo spedito il pacco poco fa... vi dico solo che sto per partorire un "poste post" (e anche un parto sarebbe stato più veloce...)!
P.S.
@fermoimmagina: biscotti non ne ho ma ho le briciole in un sacchettino che se lo infiocchetto facciamo anche Natale :) Ti dico anche che la mia mente ha appena elaborato una nuova ricetta che farò nelle prossime ore... te la senti?
E' vero le foto promettono bene
RispondiElimina: )
Gnammmmmmmmm
e smackkkkkkkkkkkkkkkk