domenica 18 dicembre 2011

Tiffany & Co(da)

Dopo il film di Natale di Pieraccioni "Finalmente la felicità"(che ho trovato molto carino e divertente che che se ne dica), una pizza che non era granché, una sosta dai miei e da mio fratello, e svariati tentativi di prendere sonno (alle 03:35 ancora commentavo il post di APPyLE ma questa volta era "Dietro alla Maschera della Realtà si nasconde la Fantasia"), erano le 4 passate quando ho preso sonno. E questa mattina col cavolo che alle 8 mi sono riuscita ad alzare!

Perché sveglia presto?
Perché ho avuto la geniale idea di offrirmi volontaria al macello come simil-babba di Natale (soprattutto babba) e fare le veci di mio fratello per acquistare il regalo della figlia che corrisponde alla mia nipote più grande di anni 16. Magari fosse stato alla "Città del Sole"...

Ma perché questa azione di altruismo?
Perché ieri camminando per le strade affollate di Milano (era via Torino e con Miss Raw camminavamo sui binari del tram per guadagnare metri), dopo il pranzetto al Mudra, giunge la telefonata di mio fratello che "voleva sapere dov'ero e se sapevo dove si trovava Tiffany in corso Vittorio Emanuele II"... Aaaaia!!! "No no, sto camminando in tutt'altra direzione per levarmi dal casino e ti sconsiglio proprio di tentare di venire a Milano oggi"... (conoscendolo avrebbe fatto dietro front prima dell'ingresso in città, un viaggio inutile).
E dato che a Natale si è tutti più buoni (funziona così no?) spinta da uno slancio di pietà bontà mi sono offerta volontaria per andare l'indomani in Via della Spiga 17 da Tiffany & Co pensando che "tanto sul presto non avrei certo trovato casino e comunque giù dovevo passare in libreria per il marito..." – quando si è più buoni si fanno commissioni per tutti tranne che per se stessi :)).

Sul presto però erano le 12. 
E in sella alla mia bicicletta viaggiavo più veloce del vento (che non c'era) ed erano le 12:20 quando mi parcheggiavo all'imbocco di Via della Spiga. Camminavo frettolosamente alla ricerca di quel numero 17 che sembrava non voler arrivare... cammina cammina e ad un certo punto trovo un primo intralcio con fotografi & Co ma non era il 17 (non ho nemmeno guardato cosa stesse succedendo) e poi un secondo intralcio. Ecco, questo era il 17 e la coda in strada era tutta per Tiffany me.

Premetto che io mi tengo ben alla larga da code, centri commerciali, saldi, tutte quelle occasioni in cui piuttosto preferirei andare a parenti.

Reazioni.
La prima reazione è stata quella di odio profondo verso "questa gran festa del consumismo". La seconda di rabbia verso me stessa (mi sarei schiaffeggiata!!) per essermi offerta volontaria in questa carneficina. La terza, inaspettata, una sorta di brivido masochista misto euforia che mi ha spinta ad immedesimarmi nel "cliente tipo".
Questa è stata la più gradita ovviamente, e infatti ho deciso che per un attimo mi sarei finta una di loro. Così ha preso forma una sorta di ghigno malefico sul mio volto.

Il regalo.
Dato che le buone azioni dovrebbero essere premiatequesto lo voglio considerare il mio regalo. L'essere andata a comprare il regalo (aggiungerò alla confezione il grattino al cocco che con il bianco del nastro ci sta una meraviglia) è il mio regalo di Natale :D

pendente piastrina a cuore di Tiffany - è dentro al sacchetto
Il ciondolo non lo vedete perché sta dentro alla borsetta
che il Babbo Natale controlla...

Come funziona la coda...
Funziona anche che ti metti in coda e una specie di Babbo Natale (non come quello della candela di cera che mi ha regalato Miss Raw insieme ai datteri, e che vedete qui sopra nella foto) "di nero vestito", che incontri dopo avere salito le scale, ti si rivolge con un sorriso chiedendoti "come può esserti utile". E così dal mio telefono ho fatto vedere questa bella schermata e sono stata smistata nella fila di destra (a sinistra ce n'era un'altra). 
Infatti il Babbo Natale era anche una sorta di vigile perché ti diceva dove andare e questo con sorriso e cortesia che quasi quasi vale la pena tornare da Tiffany e smazzarsi quei primi 11 minuti di attesa (che occorrono per raggiungere l'ingresso) per farsi pronunciare col sorriso tali gradevoli parole.

Piccola polemica magica
Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire (anche) ma volevo dire che non c'è peggior cosa dei commessi con una faccia appesa che fanno sbuffando il loro noioso (sbuffano) lavoro!
Ma da Tiffany  questo non accade perché tutto è magico. Mentre sei in coda non dai i numeri come alle poste perché ti senti accolto, coccolato. E poi c'è anche una "tiffanyna" che va girando con un vassoio di spumantino e biscottini (con una  glassa color "azzurro Tiffany", 100% coloranti chimici) ad indorarti la pillola addolcirti l'attesa. La mia attesa non ho voluto farmela addolcire anche perché preferivo restare a temperatura ambiente (già era caldo e io il caldo lo soffro particolarmente e piumata com'ero nella mia giacca da alta quota non avrei certo rischiato un picco calorico). 

L'oggetto del desiderio.
La fila procedeva abbastanza velocemente (o a rilento - questo dipende dalla percezione che avete del tempo e anche dalle vostre aspettative) quando finalmente raggiungevo la sala dei gioielli dove in un percorso a ferro di cavallo si potevano ammirare le creazioni di Tiffany nell'attesa che arrivasse il proprio turno per poi dire:"pendente in argento misura extralarge su catena di 864 mmcosì almeno sai già cosa regalarmi per natale!" (questa era la seconda riga della mail di richiesta/suggerimento/imposizione della nipote al padre - a me).
Inganni.
Mi è stato mostrato il ciondolo (5 grammi?) con la catena (altri 5?) e mi è stato chiesto di lasciare il cognome: al mio turno (ancora??) sarei stata chiamata da un'altra signorina per recarmi alla cassa a pagare 305 euro. Per un attimo ho ricordato di quando da bambina aspettavo il mio turno dal dottore (non ho mai amato particolarmente il camice bianco) ma ho ingannato la spiacevole sensazione sfogliando il catalogo della collezione che stava appoggiato sul bancone (devo dire "bellissimo il lucchetto di diamanti" - ma tanto il marito il blog non lo legge :)). Giunto il mio turno ho pagato e mi sono portata via il mio acquisto e con quel sacchettino in mano mi sono sentita una di loro (erano le 13 in punto).

Ma "una di loro" chi?
Tiffany prende tutti i target. E per un ciondolino piuttosto non si fa manutenzione alla caldaia (tanto non si romperà mica), si rinuncia ad andare al cinema e a mangiare la pizza (si inizia l'anno prima ma considerato che ogni anno c'è qualcosa sono anni che non si va al cinema né a mangiare una pizza!). Magari si chiede anche un prestito e talvolta si rinuncia alla vacanza ma il ciondolino in argento di Tiffany  non si può non avere, soprattutto se si hanno 16 anni.

Comunque è stupendo l'azzurro di Tiffany e loro sono geniali (noi magari un pochino meno alle volte).
Se a qualcuno interessasse questo colore per lo smalto, segnalo che quello di Chanel è il 527 (e non è né eco-bio né eco-nomico ma è "azzurro Tiffany ").

5 commenti:

  1. Tiffany... Sto proprio leggendo un bel romanzo tutto dedicato ai gioielli di Tiffany & Co. di New York.
    S'intitola "Un regalo da Tiffany".
    Cmq è uno strazio comprare il regalo al posto di chi dovrebbe regalarlo... inoltre si perde anche il senso. Un regalo lo sceglie chi deve donarlo... e tocca a questi far code o assaggiare dolcini pieni di coloranti :D
    Insomma... ad ognuno le commissioni proprie... io ancora non ho iniziato a comprar regali.. povera me!

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  2. Dico solo una cosa:
    AAAAAAAAAARGHHHHHHHHHHHHHHHHH

    eheheheheh

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  3. Anch'io sto leggendo quel romanzo Ayame!
    Io non amo particolarmente i gioielli ma quelli di Tiffany hanno un fascino increbidile e ammetto che mi farei tentare da parecchi da loro, prezzo permettendo (anzi, so già che non lo permette!). L'azzurrino delle confezioni e così adorabile, poi!
    Complimenti per il gesto e la pazienza, cara ^_^

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  4. @ Vanilla... come ti sembra? Io ho superato la metà e mi sto costringendo a non leggerlo così troppo velocemente. Ma un capitolo tira l'altro... e... appena lo termino ne parlerò nel blog, magari mi dirai il tuo pensiero in merito :)

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  5. @Ayame: nel caso di una 16n finisce che lo sceglie lei :)
    Comunque mi sono offerta io di andare, credo spinta dalla curiosita' di vedere quello che probabilmente avevo previsto (anche spinta da una buona dose di masochismo e dalla voglia di passeggiare per quella via...).
    Non provo una particolare attrazione per i gioielli (che si ritenga fortunato il marito :)) ma devo riconoscere che alcuni gioielli di Tiffani sono molto belli. Ho visto dei pendenti in azzurro e perle davvero splendidi ma il ciondolo/placca mi pare lontanuccio da quello che Audry Hepburn ammirava nella vetrina di Tiffany... Comunque Tiffany resta un classico, che ci vogliamo fare, e' cosi' :D
    Mi incuriosite con il libro... attendo il post di Ayame ;)

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